Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Luca Paschetta e gli adattamenti post vip system: “Sto sperimentando il Pot Limit Omaha!”
A 2 mesi dall’introduzione dell’ultradiscusso Vip System di PokerStars iniziano a farsi tangibili gli effetti dell’epocale cambiamento.
Il traffico di cash game latita, ma la disciplina che sembra oggi farne maggiormente le spese è lo ZOOM, in particolar modo il NL100, che nelle ultime due settimane ha stentato a prendere vita.
Per cercare di capire come muoversi in questa complicata situazione abbiamo interpellato il Supernova Elite Luca “PervisPaske” Paschetta, che dei tavoli Atena aveva essenzialmente fatto la sua casa base:
“Diciamo che mi sto un po’ guardando intorno per capire come muovermi. Nei primi mesi dell’anno sembrava che lo Zoom NL100 continuasse ad avere un discreto traffico, mentre in questi ultimi tempi è veramente complicato vederlo partire. Da qualche giorno ho deciso di affacciarmi ai tavoli di PLO100 e 200 che mixo con i ring game 6-max di Hold’em per avere un po’ di action. Penso che l’unica soluzione sarà però quella di aprire nuovi conti gioco in altre room…”
Al momento, però, Luca sembra essere parzialmente rinfrancato per questo ripiego nato quasi per caso:
“E’ fondamentale avere una certa elasticità mentale per poter giocare cash game online in questo preciso momento storico: l’idea del PLO è nata più per costrizione che per scelta, ma al momento mi sta sicuramente dando qualche stimolo in più. Di certo ho ancora tanto da studiare e sono quasi costretto a fare table selection, ma penso che per la mia sopravvivenza e crescita pokeristica sia importante applicarmi anche in questa variante. Tra l’altro a Vegas ci sono sempre partite interessanti e guardando al futuro potrebbe non essere male specializzarmi con le 4 carte in mano: non mi stupirei se tra due anni fossi un vero e proprio regular di Omaha!”
A differenza di altri colleghi, Paschetta non vede possibile lo switch dal cash game agli MTT, né tantomeno agli Spin&Go:
“Ci sono alcuni ragazzi, come Davide Nardelli, che stanno provando ad approfondire lo studio dei tornei. Sinceramente non credo facciano per me: li ho sempre ritenuti poco meritocratici. La differenza che c’è tra il decimo e il primo posto in un torneo da oltre 1.000 persone è qualcosa che ho sempre fatto fatica a digerire. Inoltre ho sempre preferito un approccio più scientifico al gioco: entrare nella testa del reg, analizzare i suoi range, rivalutare l’action su ogni street sono dinamiche che mi entusiasmano troppo e che non penso di riuscire a vivere con pari intensità nei tornei multitavolo. Per quel che riguarda gli Spin&Go, vale più o meno lo stesso discorso degli MTT… e il moltiplicatore sposta davvero troppo! Lo scorso anno ne ho giocati circa 500 da 25€ di buy-in facendo even, ma anche per questa specialità non è mai scattata la scintilla.”