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Irene Baroni torna ai tavoli live dopo due anni: “Il poker mi aveva nauseato ma ora mi rivedrete in tutti i casinò”
Fate attenzione, sta per tornare ai tavoli una delle giocatrici più note e vincenti del panorama italiano, ovvero Irene Baroni. L’ex pro di GD e Roombet è stata scelta da un nuovo sponsor e allora abbiamo voluto fare due chiacchiere con lei per capire cosa ha in mente: nell’ultima intervista ci aveva detto che si stava dedicando al bridge.
Qualche giorno fa Irene ha annunciato su Facebook l’inizio della sua sua nuova avventura pokeristica con queste parole:
“È ufficiale: sono stata reclutata nel team pro iFullCommerce. Da quest’anno scendo nuovamente in campo, principalmente per le tappe organizzate dalla nostra azienda. Per gli altri circuiti vedrò di volta in volta. Ringrazio il capitano Fabio Scepi per la fiducia che ha riposto in me, spero di fare bene, di divertirmi e di raggiungere i miei obiettivi“.
Dai tavoli live Irene manca da oltre due anni, per la precisione da un IPT di fine 2013. Nonostante questo è ancora al secondo posto delle giocatrici italiane più vincenti di sempre nei live.
Questo perché anche le altre sue illustri colleghe, come Carla Solinas o Cecilia Pescaglini, non si sono più viste ultimamente nei circuiti importanti. Vi proponiamo la nostra intervista integrale a Irene, che ci ha raccontato cosa ha combinato in questi due anni e che intenzioni ha per i prossimi mesi.
IPC: Ciao Irene e bentornata! Cosa hai combinato ultimamente? Sei ferma da un paio d’anni col poker, vero?
Irene: Grazie! Sì, negli ultimi due anni ho giocato a bridge per guadagnare qualche spicciolo e ho ripreso l’università. Sto studiando cinese e giapponese alla Sapienza. Sono ancora al primo anno, anche se sto seguendo dei corsi di giapponese già da due anni.
IPC: Bene! Quindi l’ultimo tuo torneo qual è stato? Hai giocato un po’ online nel frattempo?
Irene: Non ricordo quale sia l’ultimo mio torneo live, forse un IPT nel 2013. Non ho giocato online, a parte qualche monotorneo così per svagarmi. Ho fatto seconda ad un evento ICOOP, ma appunto monotablando, non lo definisco propriamente giocare. Avevo un po’ la nausea del poker, faccio fatica a fare sempre la stessa cosa per un periodo di tempo prolungato. Così, finché andava bene e avevo uno sponsor, ho continuato, ma quando ho iniziato a non fare risultati, ho smesso.
IPC: Come ti è tornata la voglia di poker live?
Irene: Un paio di mesi fa, guardando delle vecchie fotografie, mi e’ tornata la voglia di giocare, rigorosamente LIVE. Allora dopo aver letto un articolo di Fabio Scepi sul suo nuovo progetto, dedicato al settore live, ho pensato che si addicesse alla perfezione a ciò che piace a me.
IPC: Pensi che stiano tornando delle opportunità per quanto riguarda le sponsorizzazioni?
Irene: Di certo i tempi delle sponsorizzazioni sono finiti, le poker room non investono piu’ sui giocatori, altrimenti non si spiegherebbe come giocatori del calibro di Sammartino, Kanit per l’hold’em o Alioto per l’omaha non vengano valorizzati da alcuna azienda. La mia sponsorizzazione non viene da una poker room, ma da un’azienda che si occupa di carte da gioco e altri gadget per il live.
IPC: Bene, quindi quando e dove ti rivedremo in azione?
Irene: Non ho una scaletta precisa, le uniche tre tappe sicure sono quelle organizzate da iFullCommerce. La prima sarà a Malta dal 5 al 9 maggio. Sicuramente voglio iniziare a farmi vedere in giro per i casinò da subito, cominciando prima da eventi di buy-in basso (tipo qualche 300 o 500€) e poi fare in modo di salire di livello (con IPT eWPT). A Pasqua sarò al Nord dai miei genitori e quindi penso che dopo le feste andrò a trovare Carlo Savinelli, che è diventato poker manager al casinò di Lugano, anche perché organizza sia 8handed che 6handed e il buy-in si aggira attorno ai 150€, quindi per riscaldarsi sarebbe perfetto. Di sicuro tornerò al Perla di Nova Gorica appena posso, è sempre stato il mio casinò preferito; sono tutti cordiali e simpatici, dai dipendenti dell’hotel ai floorman e croupier del casinò. E poi c’è Pikol.
IPC: Qual è la cosa che ti è mancata di più del poker e quella che invece non ti manca per niente?
Irene: Mi manca la voglia di vincere, arrivare a un tavolo finale importante, viaggiare. E mi mancano i vecchi amici che non vedo da tanto. Non mi mancano per niente gli swing negativi, i colpi persi per sfortuna, i colpi persi per aver sottovalutato un giocatore, i colpi persi per errori grossolani, il momento in cui foldi e ti girano un bluff, il momento in cui chiami e ti rendi conto che non avevi capito nulla della mano.
IPC: Pensi di poter tornare subito a fare risultati?
Irene: Chi lo sa? Manco da troppo tempo, non so se il circuito live è migliorato o peggiorato, se io posso ancora giocare bene, se il dio del poker mi vuole aiutare con qualche colpetto di fortuna….
IPC: Grazie mille Irene e in bocca al lupo! Un’ultima cosa: del tuo ragazzo Davide (Costa) che ci dici? Torna anche lui a giocare?
Irene: Lui ora si sta occupando del mondo della ristorazione, che e’ sempre stata la sua passione! Ma di certo mi raggiungerà’ in qualche trasferta, anche se non a tutte!