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Reg Identikit – Giovanni ‘Juan100’ Cantarutti, il torneista che vive ‘sperduto’ tra le montagne della Carnia
Quella di Giovanni ‘Juan100’ Cantarutti è una storia sui generis, perché lui non è propriamente un ragazzino e, grazie al poker, si è potuto trasferire in un posto dove per tenere buono il mindset è sufficiente mettere il naso fuori dalla porta di casa e respirare l’aria pungente della montagna.
Cantarutti ha 48 anni, vive in Carnia – precisamente a Ricciol di Rigolato – ed è uno dei migliori regular mtt del network iPoker, che dopo tre anni e 8.500 tornei conosce a menadito.
Ieri ci siamo fatti raccontare qualcosa tra una sessione e l’altra, visto che per campare di poker online è ‘costretto’ a giocare parecchio.
“Juan100 nasce nel periodo decisi di fare level up al NL100, da qui il nickname. Già prima, dopo un po’ di costanti perdite, capii che avrei dovuto specializzarmi per ottenere risultati online, quindi partii dai sit’n’go 6-max e riuscii ad arrivare fino a quelli da 30€. Seguì un periodo di staking/coaching con Pokermagia e raggiunsi il NL100, massimo livello giocato nel cash game. Poi optai per un più stimolante e rilassante grinding mtt, attività che faccio tutt’oggi. Il poker per me rappresenta la possibilità di vivere in un luogo in cui il lavoro scarseggia, che però amo da sempre, la Carnia, ovvero la parte montuosa del Friuli…”.
Il luogo da cui grinda Giovanni è una sorta di paradiso terrestre, quando le cose vanno male ai tavoli, dunque, ha la possibilità di staccare davvero la spina e rimanere solo a rilassarsi nella natura che lo circonda. Come detto, il mindset ne beneficia.
“L’importanza del mindset nel poker non è certo una cosa che scopriamo oggi, quale miglior modo per prendertene cura se non vivere in un luogo che ami e che si addice a te e alle tue passioni? Per me, ovviamente, è la montagna. Poter uscire sul terrazzo durante i 5 minuti di pausa, godere di un bel panorama e di aria fresca, frizzante e pulita non ha prezzo. Come non lo ha partire da casa e ritrovarmi immerso nei boschi senza dover muovere la macchina. La mia quotidianità, comunque, rimane incentrata sul poker. Gioco due sessioni al giorno, quindi il tempo che mi rimane non è poi molto. Però mi è sufficiente indossare gli scarponi e uscire per ritrovarmi subito in un’altra dimensione!”.
‘Juan100’ è uno dei pochi che grinda esclusivamente sul network iPoker, sfruttando i vantaggi di un field numericamente non paragonabile a quello di PokerStars. Conosce poi molto bene tutte le strutture dei tornei e le caratteristiche degli avversari che incontra quotidianamente. Tutto ciò si traduce in soldi.
“Mi vergogno un po’ a dirlo (ride), ma la scelta di grindare solo su iPoker doveva essere momentanea, invece son già passati due anni! Sto ancora riorganizzando la mia vita per centrarla esclusivamente sul poker, il processo però si sta dilungando più del previsto. Non posso, adesso, impegnarmi in maniera diversa da questa. Spero che in breve tempo la situazione cambi e che possa studiarmi una schedule più consona. Certo, un field più piccolo riduce la varianza ed è inoltre più veloce da conoscere e studiare. I regular non sono molti e il focus più alto, insomma direi che si tratta di una strada più semplice e sicura da percorrere”.
Staccare la spina è, o almeno dovrebbe essere, un must per tutti i grinder online. I modi per farlo sono i più disparati, ma quello di Cantarutti è decisamente in linea col suo lifestyle.
“Esco a camminare di solito il martedì e il giovedì mattina, poi mi concedo un’intera giornata di relax il sabato, riuscendo così a fare escursioni più lunghe. Questo ‘plan’ mi permette di liberare la testa dal poker, quando si va in montagna, per fortuna, come per magia ci si dimentica di tutto!”.
Diciamoci la verità, per un quasi 50enne non è semplice fare del poker online la propria professione al pari di un ventenne, però la scelta di Giovanni, ovvero il dedicarsi totalmente a questa disciplina, è ben ponderata e arriva dopo diverse esperienze lavorative.
“Nessun lavoro fatto in passato mi ha dato la stessa libertà che mi dà il poker. Negli ultimi 10 anni ho fatto il ristoratore, mettendoci la stessa passione che metto nel poker, però il tempo non bastava mai, i pensieri non mi abbandonavano mai, insomma è un mestiere che ho fatto con discreto successo, ma che non mi dava la serenità e, ripeto, la libertà che mi dà il grinding. Il poker, se gestito con la dovuta attenzione, credo possa darti una qualità di vita veramente alta. Quello che detesto, invece, è il fatto che non venga riconosciuto come un lavoro, purtroppo siamo ancora in una fase in cui se dici che giochi per vivere ti guardano come fossi un extraterrestre e la gente prova pena per te perché ti trova incosciente. Tutto ciò mi infastidisce molto”.
Gli altri regular non si sbarazzeranno facilmente di ‘Juan100’, infatti il suo progetto, oggi, è chiarissimo.
“Il mio progetto di vita prevede che vada in pensione col poker, quindi se tra cinque anni non ci sentiremo più significherà che avrò fallito. Il sogno che avevo era quello di passare la mia vecchiaia tra queste magnifiche montagne e il poker me lo sta già regalando…”.