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Federico Butteroni sulle prossime WSOP: “È ora di scrivere un nuovo capitolo della favola”
Mancano ormai un paio di mesi alle prossime World Series of Poker. Tra gli italiani che seguiremo in questa edizione ci sarà sicuramente Federico Butteroni, che ci ha spiegato come si preparerà per l’appuntamento estivo e quali sono le sue aspettative.
Sicuramente tra gli italiani alle prossime World Series tutti avranno un occhio di riguardo per Federico, visto che è stato uno dei November Nine all’ultimo Main Event. Abbiamo contattato il player romano in questi giorni per capire se sta già pensando ai tornei di questa estate oppure no. Ovviamente la risposta è stata positiva… Federico ha studiato un po’ il programma e si è fatto un’idea dell’edizione 2016.
Prima di tutto Federico ci ha spiegato cosa giocherà nelle prossime settimane e come si preparerà: “Ho già deciso che salterò Montecarlo al 99,9%. Forse potrei fare un piccolo pensierino per il WPT Amsterdam che mi attira molto. Per quanto riguarda la mia preparazione, adesso sono tornato in Italia e farò un po’ di allenamento fisico. Ho messo su qualche chiletto, devo tornare in forma. Guarderò sicuramente i tavoli finali delle WSOP 2015 per capire meglio le dinamiche della scorsa edizione. Preferisco preparami così piuttosto che giocare tanti tornei live, quelli saranno già troppi a Vegas“.
Federico sarà molto presente alle prossime WSOP, stando alle sue parole: “Dovrei arrivare là a fine maggio, dopo dieci giorni in Messico“. Gli abbiamo chiesto allora cosa ne pensa delle novità del programma, come ad esempio i nuovi orari mattutini. Federico non sembra entusiasta ma dà fiducia agli organizzatori: “Non sono proprio felicissimo per quanto riguarda il cambiamento degli orari. Iniziare alle 10:00 di mattina vuol dire svegliarsi almeno alle 8:30. Se uno fa qualche sessione di cash o va in giro la sera sarà uno zombie il giorno dopo. Mi piacerebbe fare un po’ di sport la mattina ma allora dovrei svegliarmi alle 6:30 o 7:00… Vedremo. Mi piace invece il nuovo Team Event, una bella cosa. Sto già pensando con chi farlo.
Per quanto riguarda il Main non sono contentissimo, diciamo che sono tradizionalista. Le 30.000 chips classiche andavano benissimo. Lo starting stack portato a 50.000 può attirare qualche giocatore in più ma non cambia molto in sostanza. Si inizierà a giocare con i bui 75-150 invece che 50-100… Vediamo comunque se la novità porterà più iscritti. Mi fido del team delle WSOP. Hanno deciso tutto ciò tramite sondaggi tra i giocatori, quindi se aumenteranno field e montepremi, ben venga“.
Ma dopo oltre quattro mesi Federico ci pensa ancora al tavolo finale di novembre? Ecco come ci ha risposto: “Non ci penso tantissimo al mio Main Event, sono più gli altri che mi ci fanno pensare quando mi riconoscono e mi chiedono magari un selfie. Ogni tanto rileggo i messaggi belli ricevuti l’anno scorso ma non sto sempre lì a riguardarmi i video, ecc… Quello è stato un bel capitolo, è ora di scriverne uno nuovo!”
A tal proposito Federico sembra convinto di poter tornare di nuovo protagonista anche questa estate e sogna un back-to-back: “Firmerei subito per piazzarmi di nuovo ottavo al Main Event“. Gli abbiamo chiesto su chi punterebbe invece tra gli altri italiani: “Negli high roller da 5-10k$ in su punterei su Mustapha Kanit. È quello che ha più esperienza anche a livello internazionale. Può fare qualcosa di importante. Per i buy-in medi da 3-5k punterei su Dario Sammartino, Andrea Dato oppure Alessio Isaia, che mi piace tantissimo anche se non sta giocando molto ora. Per i buy-in bassi ci sono Walter Treccarichi, Rocco Palumbo e tanti alti italiani che possono dire la loro“.
In realtà però Federico spera che possa mettersi in luce qualche outsider: “Credo nella favola di qualche altro giocatore che possa arrivare lì a Vegas per la prima volta e fare un grandissimo risultato. Sono un romantico. Sinceramente, sarei contentissimo per esempio se Kanit vincesse un braccialetto ma sarei più contento se vincesse un italiano sconosciuto qualificatosi da un satellite.
La room di SNAI organizza satelliti a pochi euro e anche freeroll in esclusiva per le WSOP. Sarebbe bello se arrivasse qualcuno dai tavoli online, sono cose che fanno bene al poker e che mi piacciono particolarmente. Io sarei pronto ad aiutare i qualificati in prima persona, anche mentalmente. La tenuta mentale a Las Vegas è una delle cose principali“.