La straripante carriera online di Max Mosele: “Il lavoro paga se c’è costanza, determinazione, mindset, umiltà e Q.I.”

Quando inveite contro la sfortuna o vi iscrivete al partito del ‘online è tutto truccato, vanno sempre gli stessi’, beh, provate a farvi un esame di coscienza e magari, allo stesso tempo, date un occhio a chi per campare col poker ha studiato, ha sudato e ha dedicato al gioco tutto sé stesso.

Troppo facile appellarsi alla sfiga quando, magari, non si è aperto mai un libro oppure si flatta K-7 dopo un rilancio di utg perché ‘sono suited, magari floppo colore’.

Questa mattina il torinese Massimo ‘MAXSHARK’ Mosele ha pubblicato sul proprio profilo Facebook il grafico Sharkscope che racconta coi numeri la sua carriera. Numeri impressionanti.

Il professionista di PokerYes ha giocato sulle varie poker room qualcosa come 42.560 games (compresi anche quelli sul .com) e mantenuto un ROI del 12,1% con uno stake medio di 114 dollari. Il profit? 594.901 dollari!

“E pensare che mancano 20.000€ degli Spin&Go e 300.000€ del cash game – ci ha spiegato poco fa Mosele – sennò sarei milionario!”.

Difficile che possa non andare fiero di una carriera impeccabile, dunque un brag è più che giustificato.

“Il lavoro paga se c’è costanza, determinazione, mindset, umiltà e quoziente intellettivo. Se hai tutto ciò lavorare duramente, si, porta dei risultati”.

Dopo anni di poker online, però, c’è ancora chi nasconde le proprie debolezze e i propri leak dietro il nauseante discorso del ‘è tutto pilotato, gioco solo live’.

“Alcuni di quelli che perdono online a poker se sostenessero che è tutto regolare – sottolinea Mosele – è come se dicessero di essere dei polli. Difficile che ciò accada…”.

Max, ormai non più un ragazzino, ha cominciato a giocare molti anni fa e ha sfruttato appieno il periodo del boom, prima sul .com e poi sul .it. Oggi, chiaramente, è impensabile credere di poter fare i numeri di un tempo.

“Se una persona ha bisogno di lavorare, si, può dedicarsi ancora al poker, ma l’atteso è ovviamente più basso. Tutto dipende dalla posizione, dall’età e dalla necessità che uno ha di fare soldi. Personalmente adesso punto anche ad altre cose, ho gente da coachare, gente stakata, gioco solo Spin&Go e mtt”.

E negli Spin&Go se la cava più che bene, visto che in oltre 10.000 games ha un ROI positivo, vince tantissime chips e mette in riga praticamente tutti i regular.

Il grafico delle chips vinte da MAXSHARK negli Spin&Go

Online, dunque, ha poco da dimostrare ancora, mentre ha sempre un conto aperto col poker live.

“Live ho runnato da incubo per anni – racconta Max – avrò una run sotto atteso di un milione di euro. Ho preso una picca di plastica e fatto un final table alle WSOP in uno degli eventi meno cari. Quest’anno tornerò comunque a Las Vegas, magari vincessi un braccialetto…”.