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Alessandro ‘sguaratovic’ De Leo, campione SCOOP: “Action troppo frenetica, impossibile evitare Bernaudo!”
Il sabato sera di Alessandro ‘sguaratovic’ De Leo è stato ‘alternativo’: niente uscita serale, piuttosto si è messo davanti al pc a provare, poi riuscendoci, a mettersi al polso l’orologio dello SCOOP di un evento certamente non semplice, il 4-max rebuy turbo da 25€ di buy-in.
Successo condito da un premio di 11.321€, ottenuti in appena cinque ore e 27 minuti di fatica. Insomma, c’è di peggio.
“Sicuramente in un mtt del genere – spiega De Leo – la run non deve mancare, come in ogni torneo che si rispetti. In un 4-max, dove si giocano range molto larghi, un player aggressivo ha certo un feeling maggiore rispetto agli altri. Da 12 left poi ho preso tante mani forti, credo però di aver espresso in diverse fasi un buon poker…”.
Al tavolo finale è arrivato anche Antonio Bernaudo, che era il maggior indiziato, senza nulla togliere agli altri, a mettersi al polso l’orologio.
“Alla mia sinistra, sì, avevo un avversario molto forte, ma in una specialità del genere è difficile evitarsi, l’action è troppo frenetica. Se eviti uno come Bernaudo, che su tre mani ne apre quattro, finisci col venire stuprato. Di certo non l’ho cercato, ma neanche evitato. Ho molta stima per lui, ma gli altri due non sono sicuro fossero dei fish”.
De Leo è contento per il successo ottenuto, seppur sia abituato a battagliare per obiettivi importanti.
“Avevo fatto un terzo posto in un altro evento SCOOP, se non erro in un 6-max. Ho pagato l’aver fatto il deal, che non avrei dovuto fare. Di certo non voglio apparire come il duro della situazione, ma non è la prima volta che vinco tornei di questo tipo, capita a chi, come me, sta gran parte del tempo seduto dietro un monitor. Guai se non fosse così! Comunque sono contentissimo per il primo posto, mi ripaga dalla delusione di quel podio… poi c’è l’orologio”.
Su 42 eventi sono tanti i regular che hanno messo al polso l’orologio, come se la struttura dei tornei SCOOP sia favorevole a chi, a poker, sa giocare meglio della media.
“Beh, mi sarei meravigliato del contrario. Anche nei turbo e negli hyper i reg hanno una marcia in più, nonostante siano tornei ad alta varianza. Non credo, quindi, sia merito della struttura, credo piuttosto sia un fattore fisiologico, lo stesso che spinge chi si sente bravo a intraprendere la carriera pokeristica…”.
Il suo 2016 sta andando bene e parlando con lui si ha l’idea di farlo con una persona originale, anche se in chat è tutt’altro che un esempio da seguire.
“Gioco prevalentemente mtt ad abi 40€, nel 2016 credo di star runnando addirittura sopra expected. Speriamo duri per dieci anni (scherza). Sono noto per innescare chat di fuoco, ma il più delle volte lo faccio per spezzare la monotonia del grinding. Nella vita reale, infatti, sono molto peggio di come sembro! Per il momento sto dedicandomi al 100% al poker, mi tuffo a capofitto su una cosa quando mi piace, dentro o fuori senza mezze misure”.
Per staccare dallo stress, beh, non usa la meditazione.
“Posso insultare la gente per strada senza motivo, posso parlare da solo, svuotare frigoriferi oppure dedicarmi, ogni tanto, al biliardo e alla palestra”.