Italo Modena di braccio a Nova Gorica: “Non ho deallato perché…”

Nella nottata di ieri Italo Modena ha messo le mani sull’evento finale del Premier Championship of Poker, un 200.000€ garantiti da 1.000€ di buy-in andato in scena al casinò Perla di Nova Gorica, evento che gli è valso una prima moneta da 55.000€.

Il grinder veneto (a destra in foto copertina con i grandi amici Christian Nuvola e Nicola Cappellesso) ha dovuto dare il meglio di sé nel testa a testa conclusivo contro il serbo Marko Mikovic, former IPT champion nel gennaio 2014 proprio in terra slovena.

Nonostante i 21.000€ di differenza tra primo e secondo posto, Modena ha tirato dritto per la sua strada rifiutando il deal con il suo avversario:

“Pur partendo con un middle stack, al final table mi sono sentito subito molto confident. Vincendo diversi piatti uncontested, sono diventato chipleader e grazie ad uno showdown sono riuscito a sfondare addirittura quota 100x. In quel momento Mikovic, che era in position su di me, è salito in cattedra e ci siamo ritrovati in heads-up a bui 20.000/40.000 con io che avevo 3.400.000 e lui 2.200.000. Avevo 20bb in più e sapevo che potevo farcela. Inizialmente gli ho chiesto se voleva vedere le cifre: il deal per ICM sarebbe stato 46k a me e 43k a lui. Gli ho chiesto se volevo deallare 50k a 39k: sapevo che era un po’ sbilanciato, ma magari cadeva nella trappola… [ride]. A quel punto lui mi ha detto che giocava per il trofeo e non poteva accettare un deal del genere. Abbiamo continuato a discuterne e sembrava si potesse trovare un accordo per 48k a me e 41 a lui. I miei amici mi suggerivano di accettare, perché il divario tra primo e secondo era davvero tanto, ma ero ultra fiducioso delle mie possibilità e a quel punto ho preferito giocare per più di un motivo”.

Italo, difatti, conosce bene il suo avversario. I due si sono incrociati diverse volte in quel di Nova Gorica; l’history e le info estrapolate in passato hanno dunque convinto Italo a giocarsela fino in fondo.

“So che Marko non è l’ultimo arrivato, ma lo conosco bene e in passato non lo avevo mai sofferto particolarmente, anzi. Inoltre ero certo che in un heads- up live 80x contro 60x avevo tutto il margine di manovra per prendermi gli spot migliori. Online ho giocato tantissimi heads up cash e sit’n’go. Non sono un heads uppista, ma in una situazione del genere sapevo di avere edge contro di lui. Vero: sul singolo heads-up puoi coolerare ed è sempre un po’ rischioso, specie con questo gap di payout. Però, a quel punto, ero davvero troppo confident e sapevo di avere grandi chance. Inoltre avevo anch’io voglia di vincere. Fame di vincere. Non è stato un grande annata a livello di risultati e volevo fare primo con tutto me stesso. Sono riuscito subito a prendergli le misure: non ho fatto particolare uso della limp strategy perché aprendo praticamente atc da bottone vedevo che lui flattava quasi sempre pre per poi giocare molto passivamente post flop. In ogni caso, alla fine, è stata molto dura. Il testa a testa è durato oltre 4 ore! Io vincevo i pot senza andare a showdown, prendevo vantaggio ma ogni qualvolta si accorciava, lui riusciva a trovare un raddoppio che lo rimetteva in corsa. Alla fine la contesa si è chiusa con un coin flip che sembrava nuovamente arridere al mio avversario: openshvova 12x con 10-J, io chiamo con 7-7 e subito 10 flop… ma dal nulla è sceso un 7 magico al turn che mi ha regalato la vittoria!”

Un sorridente Modena festeggia con gli amici

Tra i protagonisti di questo Premier Masters da segnalare anche il solito Luigi Curcio, decimo per 3.700€, e un ottimo Luigi D’Alterio, terzo per 21.000€:

“E’ un bel risultato – ha dichiarato a freddo – ma poteva andare anche meglio. A 4 left e 3 left ho perso due 70-30 che hanno spostato non poco. Un peccato perché se fossi arrivato in heads-up con Italo, sono certo che l’accordo per un deal… l’avremmo trovato!”