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Andrea Iocco, colpo da $50.000 al Venetian: “Ho prenotato Vegas in una notte, scegliendo di investire su me stesso”
In questo periodo a Las Vegas si possono tirar su bei soldi non solo alle World Series, infatti tantissimi tornei quotidiani soddisfano la voglia di poker di tutti coloro che sono a ‘Sin City’ in cerca di fortuna.
Ha preso una piega ben precisa anche la trasferta di Andrea Iocco, che si è imposto al Venetian nel 600$ SuperStack da ben 100.000 dollari di montepremi garantito, incassando poco più di 50.000 dollaroni dopo aver battuto 540 iscritti.
Lo abbiamo rintracciato poco dopo il successo, con il torneo che è terminato con il deal fatto con un forte player finlandese.
“Ho pensato di venire qua solo un mese fa – ha confessato Iocco – in una notte ho prenotato tutto, pensando che sarebbe valsa la pena rischiare una parte del mio bankroll investendo su me stesso. Sto crescendo molto sia livello tecnico sia di mindset, ho preso delle ore di lezione da un regular straniero e sento di aver giocato con più qualità. I tornei live in Europa nella prima parte della stagione sono andati abbastanza male, mi sono detto, quindi, di provarci a Las Vegas. Ho così buttato giù il mio schedule, togliendo il Main Event rispetto allo scorso anno (andai a premio) e seppur il campione di tornei sia esiguo, è il terzo anno che piazzo una bella bandierina qua. Il mio vantaggio è quello di riuscire a giocare ogni mano come se fosse l’ultima, questa può dunque essere la mia arma in più…”.
Iocco ha aggiunto questi tornei low buy-in del Venetian che, a detta sua, hanno una struttura migliore rispetto a quelli del Rio.
“Si parte più deep e nell’early stage riesco a far pesare la mia edge. In quelli del Rio lo stack iniziale è di 5.000 chips e nonostante i livelli da un’ora se sbagli una mano o sei card dead non hai molto margine. Il field era abbastanza semplice, ho avuto momenti in cui ho sofferto con 12/13 bui, poi però sono salito progressivamente. Ho rischiato in bolla, sono riuscito comunque a leggere bene gli avversari e a giocare un gran poker. Ho fatto un paio di fold che, probabilmente, uno o due anni fa non sarei riuscito a fare. In bolla, in war blind, ho foldato coppia di dieci contro una ragazza che poi ha mostrato coppia di dame. Al tavolo finale ho avuto i giusti spot a mio favore e il colpo decisivo è stato K-K contro A-K. Lui fa una five-bet push, chiamo, prende l’asso al flop e chiudo colore runner runner a fiori. A tre left avevo contro due ottimi regular, non erano favorevoli al deal e il finlandese che è arrivato secondo grinda ad abi 100 su PokerStars.com”.
Dopo un po’ di sportellate nel testa a testa, l’avversario di Andrea ha deciso di fermare il gioco.
“Ha chiesto lo stop perché voleva discutere il deal, avevo due milioni di chips in più e lo abbiamo siglato. E’ stata una soddisfazione percepire il suo rispetto nei miei confronti per quello che aveva visto nel corso del tavolo finale. Festeggerò probabilmente con Rocco (Palumbo, n.d.r.) e alcuni dei tanti amici italiani presenti qui a Vegas, sono comunque una persona che ha grande rispetto dei soldi, quindi credo di investirli in qualche circuito europeo e online. E’ il mio più grande risultato economico ottenuto live e ci voleva davvero, dato che avevo sfiorato diversi risultati di rilievo, senza però ottenerli”.