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Reg Identikit – Carlo ‘Puffetta19′ Giannacco: “Guadagnare più di 10K al mese con il cash game? E’ possibile!”
Torna la rubrica Reg Identikit. E torna in grande stile.
Essendo piuttosto disinteressato alle dinamiche che incendiano la community sui Social non è stato facile pizzicarlo. Il protagonista odierno, probabilmente sconosciuto ai più, è però un vero e proprio funambolo, anzi; dati alla mano è uno dei cash gamer più forti e vincenti d’Italia.
Il suo nome è Carlo Giannacco, il suo nickname su PokerStars.it è “Puffetta19“.
Originario di Bari, Carlo è cresciuto a Como e si è recentemente trasferito a Firenze. La sua storia pokeristica è molto diversa rispetto alla maggior parte di quelle che vi abbiamo raccontato. Esattamente come il numero uno della all-time money list francese, Bertrand ‘Elky’ Grospellier, Carlo nasce come professionista di Starcraft:
“Ho conosciuto il Texas Hold’em nel 2005 – esordisce – mentre mi allenavo ad andare ai miei primi mondiali di Starcraft. Alcuni miei amici del nord Europa mi raccontarono di come fossero riusciti a guadagnare centinaia di migliaia di dollari in poco tempo, e di come il processo di apprendimento per diventare giocatori di successo fosse molto simile a quello di Starcraft. Nonostante ciò al tempo decisi di continuare a fare quello che amavo e di non provare il poker anche perché avrei voluto laurearmi in medicina o psicologia. Ero anche conscio che avrei avuto serie difficoltà a prenderlo come un hobby part time perché se faccio qualcosa devo spingere sempre al massimo e puntare ad essere il migliore. Ho cominciato a giocare a poker dopo che ho deciso di abbandonare l’eSport e il progaming. In passato ho avuto una lunga depressione molto debilitante, ma compiuti 25 anni decisi che avrei fatto di tutto per ottenere il massimo dalla mia vita e puntare a diventare la miglior versione di me stesso possibile. A quel punto mi era chiaro che i soldi sono più importanti di quello che ho pensato fino ad allora (nell’ottica che garantiscono la libertà di poter fare ciò che si vuole della propria vita), e il percorso che nel breve termine ho reputato più valido era proprio quello del giocatore professionista di poker. La scelta di buttarmi nel poker fu piuttosto difficile visto che vivevo in Germania, viaggiavo continuamente in giro per il mondo per giocare tornei di Starcraft, ero pagato bene e facevo un lavoro che mi piaceva moltissimo. Ma volevo di più, e quindi dopo qualche mese sono tornato in Italia ospite dei miei genitori e ho cominciato ad impegnarmi a fondo con il poker.”
Carlo inizia a giochicchiare online nel 2014, partendo dai sit’n’go, con magre soddisfazioni. Improvvisa arriva però la virata che cambia tutto:
“Per la precisione a settembre del 2014, dopo aver letto la storia di un ragazzo croato che era partito da zero e giocando cash game in pochi mesi era riuscito a guadagnare più di 20.000€ al mese. Ho rintracciato questa persona e ci siamo accordati per un progetto di coaching per qualche mese. Parte dell’accordo era scrivere e aggiornare un blog sui vari forum di poker. Questo blog è stato molto discusso perché ho ricevuto innumerevoli commenti che mi invitavano a darmi obiettivi più modesti e che mi dicevano avrei sicuramente fallito e rinunciato ai miei obiettivi. Io ho sempre risposto a queste persone che proiettare la propria visione fallimentare della vita sugli altri è un atteggiamento orribile. Potete immaginare che direzione ha preso la faccenda. Stranamente però ora che sono il giocatore con i migliori risultati in Italia non parla più nessuno.”
Forza di volontà, abnegazioni, voglia di primeggiare. Il tempo rivelerà inevitabilmente i frutti del talento unito al sacrificio:
“Oggi gioco principalmente i tavoli dal NL400 al NL1000. Negli ultimi mesi ho giocato poco (2 ore e mezza al giorno in media, più qualche ora di studio) sia perché il traffico è calato sia perché mi sto concentrando anche sul miglioramento personale e su altre attività lavorative, e al momento i soldi che faccio col poker sono una porzione piccola dei miei guadagni totali. Quando gioco cerco di aprire tutti i tavoli disponibili.”
Parole suffragate da fatti, numeri. Il grafico relativo alle ultime 100.000 mani giocate su PokerStars (circa 3 mesi di gioco) è a dir poco devastante: 80.000$ di profit (67.310€).
Oltre a qualità fuori dal comune, Carlo rimarca l’importanza dell’avere una guida all’inizio di ogni qualsivoglia percorso:
“L’apprendimento tramite l’esperienza indiretta fornitaci dai nostri predecessori e simili è la base del progresso della razza umana. Imparare dagli altri è fondamentale. Il problema del coaching nel poker, specialmente in Italia, è che la maggior parte degli insegnanti non sono giocatori di poker validi e non sono in grado di portare i propri allievi ad avere risultati concreti. In più in questo ambiente il coaching si paga profumatamente, quindi si creano situazioni in cui dei totali incapaci insegnano concetti che non funzionano e si fanno pagare anche fino a centinaia di euro l’ora. O può anche succedere che chi i concetti li conosce non li voglia divulgare troppo velocemente per prolungare il processo di coaching.”
Più importante la Review o il confronto con altri Reg?
“Non mi esprimo a riguardo perchè ritengo che ognuno apprenda in modo differente. Io ho bisogno di capire le cose a fondo prima di metterle in pratica, e quindi tendo a studiare più per conto mio. Ma anche se così non fosse, visto il livello di gioco in Italia, non conosco altri giocatori italiani dai quali potrei trarre un beneficio concreto nel confronto reciproco.”
Come da tradizione di rubrica abbiamo dunque provato a solleticarlo, chiedendogli se e chi sono stati i mentori/punti di riferimento da seguire a livello nazionale e internazionale:
“In Italia nessuno. Per quanto riguarda gli stranieri sono stato molto motivato da Doug Polk e Ben Tollerene, perché sono riusciti a essere i migliori giocatori indiscussi delle loro discipline e nonostante ciò hanno sempre trovato lo stimolo per migliorarsi.”
Qualora non l’aveste capito, Carlo è davvero un passo avanti:
“I miei obiettivi iniziali per quanto riguarda il poker li ho raggiunti tutti. Prima di iniziare pensavo che guadagnare 10.000€ al mese sarebbe stato incredibile e, visto il mio scarso talento per i giochi di carte, non mi sarei mai aspettato di raggiungere i miei risultati attuali in così poco tempo. Ora so che con il poker si possono guadagnare tranquillamente cifre ben più alte di quella che mi ero prefissato 3 anni e mezzo fa, ma ciò non toglie che ci sono altri business più profittevoli del poker. Al momento sono molto dibattuto se continuare a giocare seriamente o meno, ma probabilmente continuerò ancora per qualche mese anche perché ormai il poker è un gioco che amo tantissimo e mi dà delle scariche di adrenalina, emozioni intense e soddisfazioni che non ho mai provato prima. Continuerò quasi e solo esclusivamente online visto che live… sono un disastro! In realtà mi diverte tanto, ma ogni volta che bluffo cifre più alte dei 1000€ inizio a tremare 🙂 Il cash game live è una disciplina che mi piacerebbe tantissimo imparare anche perché trovo l’interazione dal vivo con gli altri giocatori molto divertente.”
Dopo un botta e risposta del genere, ‘Puffetta19’ non può che chiosare ‘filosofeggiando’:
“Tutto quello che ho ottenuto come giocatore di poker è sempre stato dettato dalla fiducia che ho in me stesso e dalla decisione di avere una vita che mi soddisfi a pieno, senza dar peso a chi mi ha costantemente augurato di fallire. Spero che la mia esperienza possa essere d’ispirazione a chi vuole seguire i propri sogni ma si sente scoraggiato da chi gli sta intorno.“