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Reg Identikit – Alessandro ‘Jamesbond862’ Santoro
Nuovo protagonista per la nostra rubrica reg identikit.
Dopo aver raccontato la storia del torneista Salvatore ‘theboss19902’ Bonanno, oggi puntiamo i riflettori su un cash gamer campano, classe 1993, che partito dal NL2 ha raggiunto il NL100 in 24 mesi.
Il player in questione è Alessandro Santoro, regular conosciuto ai tavoli di PokerStars con il nickname ‘Jamesbond862’.
Senza ulteriori indugi, scopriamo insieme tutti i particolari del percorso pokeristico del 24enne di Agropoli.
IPC: Come hai conosciuto il Texas Hold’em? Perchè hai scelto il cash game?
A: Così come capita un po’ a tutti, ho giocato per la prima volta al Texas Hold’em una sera insieme ai miei amici, senza conoscere neppure le regole. Mi è bastata quella prima partita per capire che il poker sarebbe diventato presto una passione; ero curiosissimo di scoprire tutte le dinamiche del gioco, così ho creato il mio account su PokerStars dopo pochi giorni. Tutto è iniziato senza la benché minima nozione tecnica, passando qualche ora ai tavoli del NL2 quando mi andava: da qui, la scelta del cash game.
IPC: Sei mai stato stackato? Durante la tua esperienza hai avuto modo di prendere lezioni da qualche coach o di studiare insieme ad altri giocatori?
A: Non sono mai stato stackato, sono un po’ contrario all’idea. Lo studio del gioco invece è stato ed è ancora oggi parte integrante di tutto il mio percorso! La prima esperienza di coaching è arrivata al NL10: si trattava di qualche piccolo accorgimento per superare i primi ostacoli dovuti al level up. Oggi mi confronto abitualmente con altri players come Andrea Mastropaolo e Paolo Galimberti, che saluto!
IPC: Ad oggi ti ritieni soddisfatto dei tuoi risultati? Pensi che la scelta di partire dal NL2 sia stato un vantaggio?
A: Mi ritengo abbastanza soddisfatto del mio percorso ma nel contempo so di avere buoni margini di miglioramento, ci sono sempre cose nuove da imparare nel poker! Le prime mani al NL2 sono state fondamentali perchè mi hanno permesso di familiarizzare con un mondo che non conoscevo minimamente. In questo modo ho studiato il comportamento degli occasionali, ho metabolizzato in fretta i concetti di sessione e di level up e ho scoperto le prime dinamiche di gioco. Quindi si, credo sia stato sicuramente un inizio positivo.
IPC: Quanto tempo dedichi al poker ogni giorno? Com’è organizzata la tua sessione quotidiana?
A: Non sono un massgrinder, difficilmente supero quota 30.000 mani mensili. Prima preferivo la quantità alla qualità, sopratutto ai tempi del NL10 e del NL25. Oggi è l’esatto opposto! Gioco di media su 6 tavoli al NL100, 8 in rare occasioni, e cerco di startare sessione sempre prima dei pasti.
IPC: Al netto del tragitto percorso, cosa ti ha permesso di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato? Quali aspetti, invece, vorresti migliorare?
A: Sono una persona estremamente determinata e credo di avere un buon mindset. Quasi tutte le mattine sono impegnato come volontario nel servizio civile e ci tengo a sottolineare come questa attività extra poker sia in realtà importantissima anche ai fini del gioco stesso. Mi piace stare a contatto con la gente e cerco di trasmettere ai tavoli la stessa positività che percepisco mentre aiuto gli altri. Un aspetto che vorrei migliorare invece è sicuramente quello tecnico; come ti dicevo prima, never stop learning!