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Che fine ha fatto Lucio ‘luciom’ Martelli?
Lucio is back.
Dopo circa 3 anni off poker, Lucio ‘LucioMM’ Martelli è tornato a furoreggiare ai tavoli online di PokerStars.it.
Ma a dispetto di quel che potrebbero pensare in tanti, Martelli ha scelto di cambiare strada: niente più cash game. Spin&Go is the way:
“A dirla tutta – ammette – qualche tempo fa ero piuttosto scettico sulla possibilità di stampare tramite questa nuova disciplina. Non pensavo ci fossero chissà quali soldi da fare. Ho iniziato a grindare i 50 e i 100€ circa un anno fa: pur essendoci diversi reg di livello, il field mi è apparso subito fuorché imbattibile. Poi, da inizio 2018, le cose sono addirittura cambiate in meglio. Vuoi il calo della rakeback, vuoi altri fattori random, ma alcuni tra i player più fastidiosi incontrati lo scorso anno sono di colpo scomparsi. Ultimamente sto giocando quasi solo i 100€ di buy-in, anche perché partono con più frequenza. Ho sempre tiltato un po’ nel mixare gli stakes. Ora ho il quadro più chiaro.”
Poche settimane fa, il fenomenale player bolognese è riuscito a centrare e vincere un 100x e un 200x ai 50€ di buy-in:
“In totale, da quando gioco, ho preso 5 moltiplicatori grossi. Teoricamente, per un reg, giocare per un montepremi più alto non dovrebbe comportare alcun genere di patema, anzi. Questo però non vuol dire che vadano giocati esattamente come i canonici 2x. Tutto sta nel capire come si muoveranno i nostri avversari in questa situazioni: alcuni si nittizzano, altri impazziscono. E noi non dobbiamo fare altro che adattarci di conseguenza. C’è chi proverà a gamblare con un semplice flush draw flop. C’è chi invece giocherà meramente hit or fold. In quest’ultimo caso, ovviamente, saremo più propensi ad aggredire, specie in heads-up dove aumenteremo i raise da bottone rispetto ai limp.”
L’analisi della fenomenologia del giocatore da Spin occasionale fornita da Martelli è oltremodo interessante:
“Occasionali ai 100€? Ce ne sono eccome. Ma non è sempre necessariamente un bene. I fish che si presentano agli Spin dal buy-in così elevato sono quasi sempre loose. Non ne ricordo quasi nessuno passivo. E posso affermare con certezza che è molto più complicato trovarsi al tavolo con due unknown loose piuttosto che con due reg nitty del livello. Le tendenze maniacali di alcuni fish sono più efficaci nel battere il gioco. Al contrario, alcuni regular che pensano di aver capito tutto sono completamente fuori strada e puoi prendere loro le misure come e quando vuoi…”
L’avventura Spin&Go di Lucio va di pari passo con un progetto che ha deciso di sposare senza troppi indugi:
“Lo scorso anno ho fatto quattro chiacchiere con ‘W1llyss’ [Vito Barone, ndr.], uno dei più preparati sul tema. Mi ha proposto di entrare a far parte di SpinLegends, una scuola spagnola dedicata a questi hyperturbo 3-handed ora presente anche in Italia. A differenza delle altre scuole, SpinLegends punta a selezionare giocatori novizi per formarli ex novo. Ci sono lezioni per tutti, dai 0.20€ a salire. Abbiamo prodotto centinaia di video e forniamo live coaching quotidianamente. Alcuni ragazzi che giocavano i 5€ un anno fa, sono riusciti già a raggiungere i 50€ di buy-in. Ci distinguiamo dai competitor anche per i parametri con cui concediamo il level-up agli stak-coachati. Noi non guardiamo la mera ChipEV, ma ci concentriamo anche sulla review. Per gli Spin, nella fase heads-up, ci sono risoluzioni matematiche pressoché perfette. E se c’è qualche spot di troppo che non ci piace o intuiamo che il player in questione ha trovato un banale escamotage per battere quel determinato livello, lo teniamo lì finché non dimostra del tutto il proprio valore.”
Il mai banale Martelli, che in tempi non sospetti aveva già effettuato un’interessantissima disamina su questo formato di gioco, ha dunque concluso la sua analisi spiegando le motivazioni che lo hanno convinto a gettare anima e corpo negli Spin:
“Gli Spin mi hanno comportato un bagno di umiltà infinito. Li ho approcciati studiando tutto da 0. E al momento non esiste disciplina più stimolante. Ogni singola mossa, ogni singola bet è significativa. Al termine di ogni sessione dovrai porti per più volte la domanda ‘Ma avrò fatto bene?’. Amo risolvere puzzle intellettuali e gli Spin mi stimolano senza soluzione di continuità. Oggi ne apro circa 100 al giorno, cercando di sfondare almeno quota 2.000 giochi a fine mese. Devo ancora migliorare tanto, specie nel focus 4x. In questi mesi, difatti, ho sempre tritablato perché è così che penso di riuscire a dare il massimo. Il prossimo obiettivo sarà dunque quello di riuscire a trovare l’A-Game anche giocando 4 tavoli in contemporanea. More tables, more money…”