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Enrico Camosci racconta l’exploit al Super Tuesday: “Soddisfatto? È solo l’inizio, ma che liberazione!
Massa per Costanza al Quadrato = Enrico Camosci.
E’ dietro la legge che regola il cosmo il segreto di uno dei grinder italiani più in forma da qualche anno a questa parte. Ed è proprio in nome della relatività che il buon “Camosh” mantiene un discreto aplomb, nonostante uno shot che di ordinario ha poco o nulla.
Centottantacinquemila dollari e spicci equivalgono all’atteso di due, talvolta tre, anni di lavoro di un top grinder sulle room ‘punto it’. Ma per chi, come lui, punta decisamente più in alto il discorso non può ridursi a una mera questione economica:
“Chi mi conosce sa quanto mi stia applicando nell’ultimo periodo e quanto stia dedicando la mia vita al poker.”
Tutto vero. Non è un caso infatti che ieri sera, il giorno seguente alla vittoria dell’evento #40 nel palinsesto WCOOP, Enrico sia tornato subito sui tavoli, senza concedersi nemmeno una pausa:
“Perché l’ho fatto? Durante il periodo delle Series è impensabile ‘missare’ il giovedì…Ma state tranquilli, oggi e domani diserterò i tavoli e andrò a festeggiare con gli amici!”
Con queste premesse diamo inizio all’intervista, partendo da una delle domande più scontate:
Che cosa hai pensato subito dopo lo shippo?
“Finalmente! Stars era l’unico sito in cui non avevo ancora vinto qualcosa di grosso: è stata una bella liberazione.”
Pur sapendo che aspettavi uno shot simile da tempo, siamo sicuri che non si tratti di un punto d’arrivo: quanto o cosa deve vincere Camosh per esser pienamente soddisfatto?
“Esatto, sembrerà paradossale ma la mia soddisfazione per questo shot è piuttosto contenuta: per me si tratta solo dell’inizio, non di un punto d’arrivo. Sono determinato ad arrivare molto in alto e non ho intenzione di fermarmi per niente al mondo.”
Parliamo del torneo: raccontaci un po’ come hai fatto a vincere un MTT così prestigioso con oltre duemila iscritti…
“Non è stato un torneo così mirabolante, così emozionante. Anzi, non è successo praticamente niente: sono sempre stato tra i più short o comunque in mezzo al chipcount. Poi a 20 left ho vinto due mani, mi sono portato in top five e da lì ancora calma piatta. Sono rimasto sempre in average finché, a 6 left, ho vinto un colpo A-Js vs K-Qs: ero 4/6 con 20x e BTN openshova i suoi 40x in uno spot dove su di me e su SB, che aveva circa 18x, dovrebbe shovare fanta-largo. Invece ha girato top range, K-Qs, tuttavia il board è stato (incredibilmente) liscio e da quel momento in poi il torneo ha preso tutta un’altra piega.
Cosa cambia questa vittoria, sia a livello psicologico che monetario?
“Prima di centrare uno shot del genere avrei pensato che un’eventuale vittoria avrebbe potuto cambiare qualcosa da entrambi i punti di vista. Soprattutto a livello psicologico mi aspettavo di ricevere un boost di sicurezza nei miei mezzi, ma in realtà nulla di tutto ciò si è verificato. In fondo non è la singola vincita che determina le tue qualità come giocatore, l’ho sempre pensato e ne ho semplicemente avuto conferma. Continuerò a giocare gli stessi tornei e a vivere la stessa identica vita. Se ho pensato a fare level up? Lo farò quando mi sentirò pronto per farlo, non è una questione di soldi per me, assolutamente.”
Senza false modestie, sei uno dei migliori giocatori italiani al momento. Probabilmente nell’online condividi il podio assieme a pochissimi altri nomi. Quanto e cosa ti manca per fare il salto tra i top grinder online mondiali?
“Per arrivare tra i top mondo mi manca tanto studio e tanta, tanta esperienza. È lì che voglio arrivare e penso che ci vorrà almeno qualche anno continuando a studiare e applicandomi come sto facendo ora. Il mio obiettivo è arrivare a giocare tutti gli stakes possibili online e gli high roller live.”
Studio e abnegazione sono gli unici ingredienti necessari per arrivare in cima o c’è dell’altro?
“Credo che oltre a questi, il segreto risieda nel coltivare altri aspetti della vita che prescindono dal gioco. Condurre una vita sana, fare dello sport, avere altri interessi: sfaccettature fondamentali che indirettamente aumentano la produttività anche nel campo specifico. Ad esser sincero sono uno dei primi che commette degli errori in questo senso e infatti è una delle cose che vorrei migliorare nella mia vita. Se c’è una cosa che dovrò fare dopo questo shot è impegnarmi seriamente ad avere una vita un po’ piu sana, ecco…”
Appuntamento a domenica sera con il Main Event WCOOP: e se dopo Tankanza fosse proprio Camosh a combinarla nell’evento online più prestigioso al mondo?
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