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Le incursioni di Alessandro Pichierri agli high stakes ‘dot com’: “Non vendo mai quote, gioco sempre al 100%!”
Da ‘Deneb93‘ a ‘HakiD93‘ la musica non cambia.
Da quando si è trasferito a Malta per giocare sul ‘dot com’, oltre alla consueta schedule ‘punto it’, Alessandro Pichierri non ha mai smesso di macinare profit.
In questi giorni lo abbiamo visto impegnato negli eventi targati WCOOP, compreso il Main Event da 5.300$, dove purtroppo la fortuna lo ha lasciato a piedi a un passo dalla bolla.
Non essendo un habitue degli high stakes abbiamo pensato di scambiarci quattro chiacchiere per fare un bilancio sulla sua avventura ai campionati mondiali di poker online e non solo…
A giudicare dall’abi macinato in questi giorni possiamo intuire che le cose vadano piuttosto bene anche sul ‘dot com’…
“Bene è un parolone…Vinco sì, ma decisamente meno rispetto a quello che avrei potuto fare quest’anno. Non so nemmeno da dove cominciare perché la frustrazione per le deep-run sfumate è davvero tanta, anche se lamentarsi mi pare eccessivo. Sto vincendo sicuramente una cifra adeguata alle mie aspettative, ma credo che ormai da un paio d’anni sono lì lì per fare il salto di qualità. Un salto che però non arriva mai e questo mi lascia un po’ l’amaro in bocca.”
In questi giorni ti abbiamo visto sfiorare uno shot particolarmente succulento all’evento #60, un turbo Ko da 1.050$ di buy-in, dove sei incappato nel più classico dei cooler: è il rimpanto più grosso finora?
“Il più grosso è stato l’anno scorso dove persi pot da chipleader contro C.Darwin a 20 left di un KO da 1.050$, K-K vs 9-9, con 150K al primo. Ovviamente alla fine lo vinse lui… Live invece faccio ancora fatica a digerire il Battle of Malta dell’anno scorso, dove persi un pot che poteva riportarmi a 30x a meno di 40 left: A-A vs 8-5s, tutto preflop.”
Per un professionista come te, che ha scalato tutti i livelli da autodidatta, è giusto concedersi degli shot a buy-in così elevati…O hai venduto delle quote per farli?
“Non vendo mai quote, gioco sempre al 100%. Onestamente giocare tornei da 1K di buy-in di tanto in tanto non mi pesa eccessivamente, anche perché penso di avere molti vantaggi sul field. Comunque per il Main da 5K ho fatto un sat da 530$, per il resto ho giocato tutti gli eventi da 530$ e 1.050$ più qualche altro da 2.100$.”
Da quando giochi sul ‘dot com’ hai preso delle lezioni da qualche coach preparato?
“No, non mi sono mai fatto aiutare da nessuno. Sono completamente autodidatta e ne vado fiero, penso di aver raggiunto un livello molto competitivo soltanto con le mie forze e sto assottigliando sempre più la differenza tra me e i più forti in circolazione. Leggo un po’ in giro, railo, osservo… So che ci sono dei siti a pagamento per studiare ma non mi sono ancora spinto fin là.” (clicca QUI per scoprire la routine quotidiana di Alessandro ‘Deneb’ Pichierri)
Il tuo grafico sul ‘punto it’ è qualcosa di strepitoso, quasi 300.000€ di profit e mai uno swing superiore a 6K: qual è il segreto?
“Beh, se è per questo non c’è nemmeno uno shot superiore ai 15K… Tra ‘punto it’ e ‘dot com’ c’è troppa differenza di livello. Sul ‘punto it’ il field è così tanto exploitabile che per perdere bisogna davvero mettercisi d’impegno. Sul ‘com’ invece la situazione è leggermente diversa, se non vinci quei 2/3 colpi al momento giusto non vai da nessuna parte.“(QUI il reg identikit di ‘Deneb’)
Rispetto a tanti regular non hai mai rinunciato ad avere altri interessi oltre al poker. E se fosse questa caratteristica a darti una marcia in più?
“Ho sempre avuto sensazioni fortissime per questo gioco, come se l’avessero creato apposta per me. Allo stesso tempo ho dato tanta importanza a crearmi qualcosa al di fuori dal poker, sebbene ci abbia dedicato tutto me stesso. Ci tengo tantissimo, ho una voglia matta di arrivare e riesco a concentrarmi soltanto sul gioco quando sono in sessione, anche se non nascondo che nei periodi peggiori l’influenza sulla sfera privata si è fatta sentire eccome. In tutto quello che ho fatto nella mia vita ho sempre cercato di essere il migliore e se pensassi di non potercela fare probabilmente avrei già smesso.”
Se domani riuscissi a centrare uno shot da 150/200K, cosa cambierebbe a livello pokeristico e in real life?
“Nella vita quotidiana non cambierebbe nulla. A livello pokeristico invece cambierebbe tutto: una volta che raggiungi un grosso obiettivo è tutto in discesa. E’ come vincere la Champions, avrai sempre un vantaggio su chi non l’ha ancora vinta!”
Chiudiamo con una domanda maliziosa: essendo una mosca bianca nel panorama nazionale, quanto incide il giudizio altrui per uno come te che ha sempre fatto tutto da solo?
“Nel mondo c’è tanta cattiveria…Ora come ora non mi tocca minimamente il pensiero degli altri, perché sono perfettametne cosciente di ciò che faccio. Alle persone, è risaputo, piace parlare degli altri ma nella vita ognuno fa quello che ritiene giusto. Io sto nel mio…Peace!”