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Intervista a Luca “elsamareno”, il giocatore del Club del Poker che ha vinto il 6-Max Carnival Series!
Le Carnival Series di Pokerstars hanno portato una bella vittoria anche a un veterano del nostro Club del Poker.
Stiamo parlando di Luca “elsamareno” che proprio due giorni fa ha portato a casa il primo posto nel €5 NL Hold’em 6-Max delle Carnival Series.
“Ciao a tutti, sono Luca vengo da Bolzano e sono un giocatore della “first generation” ovvero quelli che giocano Hold’em da prima ancora che esistesse il punto it – spiega Luca – Amo moltissimo la musica deephouse, mi faccio i miei mix e mi accompagna in ogni mia sessione: praticamente non riesco a giocare senza. Prima ero un giocatore di sit and go, giocavo i micro poi con l’arrivo del cash game il traffico è cambiato e mi sono spostato ai tavoli cash NL 2 giocando da amatoriale diciamo.”
IPC: Come sei arrivato allora alla vittoria recente alle Carnival Series?
L: La vittoria è frutto di un cammino iniziato a dicembre quando ho conosciuto un regular del .it e ho iniziato un percorso di coaching. Dopo il primo mese di confusione, in cui ho dovuto stravolgere il mio gioco, ho finalmente metabolizzato tutti i concetti e da febbraio ho ottenuto i primi risultati, su tutti il torneo delle Carnival Series.
IPC: Proprio riguardo a questo torneo, ci sono stati momenti particolari in cui hai rischiato e quando hai invece avuto i colpi che ti hanno spinto verso la vittoria?
L: Sì, ricordo che in zona bolla a tipo 100 left ero a 6 bb. Dopo un po’ sono riuscito a portare a casa una serie di double-up e sugli 80 left ero nella top ten del chipcount. Ricordo una mano in particolare, a ridosso del tavolo finale: io ho uno stack sui 40 bui, apro Q-Q da middle position, il big blind con 20 bui shova io chiamo e mi gira 4-7 off! Grazie a questo colpo ho fatto un ottimo stack.
IPC: Cosa ci dici invece del tavolo finale: in quale momento hai svoltato?
L: Al tavolo finale ricordo una mano: ho AK in BVB sono small blind e decido di completare, Big Blind a quel punto shova con 40 bb. Credo che per un discorso ICM non avrei dovuto chiamare, ancora non ho avuto modo di fare analisi, fatto sta che chiamo e lui mi gira AT off, a quel punto ho fatto double up e sono schizzato chipleader.
IPC: Con questa iniezione al bankroll cambierà qualcosa per te?
L: Il mio punto di forza è sempre stato il bankroll management. Negli anni non sono mai andato rotto, ho sempre avuto il giusto controllo e diciamo che almeno fino a prima che conoscessi il mio coach non ho mai fatto un grosso salto di qualità. Adesso in seguito a questa vincita step by step ho intenzione di alzare leggermente il mio ABI. Attualmente sono intorno ai 7€, credo che aggiungerò qualche torneo da 10€ o 15€.
IPC: Per quanto riguarda il Club del Poker, da quanto tempo sei un membro e come ti sei avvicinato a noi?
L: Sono un membro del Club dal primo giorno in pratica. Già seguivo il sito web di ItaliaPokerClub ed ero iscritto alla newsletter, quel giorno mi arrivò la mail in cui veniva detto della creazione del gruppo e mi sono subito iscritto. Quello che mi ha convinto subito del Club è stata la linea editoriale anche perché ci sono tre tipi di giocatori che non sopporto: i maleducati, quelli che si lamentano e i tankatori. Appena ho visto che Carmine nella linea del gruppo non voleva lamentele e cooler mi è subito piaciuta come cosa. A tal proposito ci terrei a rimarcarlo perché c’è ancora gente che continua a lamentarsi piuttosto che fare autocritica.
IPC: Cosa pensi delle nostre iniziative, le conosci e hai già partecipato?
L: Sì conosco tutte le vostre iniziative, ho sempre partecipato, dal Club del Re ai vari sat, e in passato ho anche vinto un ticket per il Sunday Big su 888. Apprezzo molto che ci sia il gruppo, che promuoviate un gioco sano e di abilità e non di fortuna come molti pensano paragonandolo invece a roulette e giochi da casinò. I montepremi delle vostre iniziative sono sempre molto interessanti e lo apprezzo molto.
IPC: Cosa diresti a chi punta a migliorare a poker e raggiungere traguardi importanti?
L: È molto importante studiare e fare analisi, io faccio 5 volte a settimana delle sessioni di studio di 2 ore o più. A tal proposito ci tengo tantissimo a ringraziare il mio coach, che oltre ad essere bravo è una persona eccezionale che mi ha aperto la mente sul gioco e me lo ha fatto vedere da tutt’altra prospettiva. Più che altro quello che posso dire è che non bisogna mai dimenticarsi dell’importanza delle emozioni. Per me, al di là della vincita economica, la soddisfazione più forte è essere stato il primo e aver battuto tutti gli altri. Il poker per molti è solo una fonte di guadagno e basta, mentre invece è molto di più. Date importanza alle sensazioni che provate, a me mi piace dire “music is emotion” e per il poker la vedo proprio allo stesso modo.