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Per Federico Cirillo il titolo ICOOP è arrivato senza decisioni difficili
Per gli specialisti di tornei di poker online l’ICOOP di PokerStars ha bissato la giornata di festa registrata all’esordio.
Tra i protagonisti della seconda serata dell’Italian Championship Of Online Poker c’è infatti anche Federico ‘cirillofe’ Cirillo, che si è imposto all’evento 5, 50€ Bubble Rush.
La formula iniziava con livelli di 5′ di durata che poi sono diventati 10′ allo scoppio della bolla itm e 20′ al raggiungimento degli ultimi due tavoli.
Una struttura che ha sorpreso Federico per la tenuta senza collassi fino alla fine:
“La formula non mi è dispiaciuta affatto, non pensavo che il tavolo finale fosse così deep. In generale, tutta la late stage è stata giocabile”
Mani memorabili (da sotto)
Come ogni racconto pokeristico che si rispetti, Cirillo snocciola le mani che più hanno segnato il cammino per il trionfo.
“In questa fase ho vinto un colpo parecchio fortunato, un all-in preflop a tre in cui avevo A-T contro due giocatori che avevano entrambi A-K! Ovviamente per arrivare in fondo in un field con tutti quegli iscritti bisogna essere molto fortunati”
Ma ci sono state almeno altre due situazioni che sono rimaste impresse:
“Tra i tanti all-in preflop del torneo ne ricordo altri due in particolare vinti da sotto, il primo A2s>AK mentre ero short, poi a due tavoli left ho vinto small blind vs bottone 66>88 per un pot abbastanza grande. Da lì è stato tutto in discesa”
Un’altra faccia della run?
Dalle parole di Federico emerge che sotto una particolare ottica la vittoria non è stata molto sudata: le carte non lo hanno messo davanti a situazioni difficili.
“In tutto il torneo e poi al Tavolo Finale non ho avuto spot molto complicati, per fortuna. Non so ancora se ho fatto errori grossi perchè non ho ancora ricontrollato il torneo”
In pratica le carte non hanno mai fatto trovare Cirillo fuori dalla sua comfort zone.
“Non mi sono trovato in situazioni che non conoscevo completamente quindi tutto sommato giocare è stato semplice, sicuramente avrà fatto degli errori ma credo siano stati minimi, magari cose che potevo evitare di fare ma niente di troppo grave immagino”
Anche questa si può intendere come run favorevole. Tanto più che al Tavolo Finale su PokerStars erano arrivati molti altri regular come Nicola JhonCheever’ Cappellesso (5°), Andrea ‘Andreacigna’ Pini (8°) e Tommaso ‘TCsrl’ Carletto (9°).
Il trovarsi sempre davanti a scelte semplici secondo quello che è il proprio bagaglio tecnico, per un pokerista, non è di certo poco, ma non sempre è un fattore di cui si tiene conto quando si parla di run favorevole.
Il ritorno dal Messico e i nuovi orari
Di recente Federico ha abbandonato la comfort zone pokeristica che si era creato in Messico assieme ad altri ragazzi italiani emigrati. Col ritorno a casa le differenze gli pesano soprattutto a livello di orari.
“Giocare la notte rispetto a mattina e pomeriggio non è il massimo, anzi è abbastanza terribile perchè cambiano completamente i ritmi di vita. Adesso che sono tornato in Italia vado a dormire sempre tra le sei e le sette del mattino!”
L’altra faccia della medaglia. Ma la vita di un grinder nelle acque placide del punto it scorre è comunque molto serena rispetto agli oceani del punto com / eu.
“Giocare solo punto it è un po’ più tranquillo, lo spending è molto più basso e quindi si può swingare di meno nel senso che i danni che si possono fare sono molto ridotti. Su dot com gli swing possono essere violenti, l’ho provato io stesso. Il mio plan adesso è ridurre un pelo la varianza tramite lo studio e tornare a breve a giocare sul dot com, magari vendendo quote. Vorrei tornare a sentirmi competitivo in modo da non sentirmi in balia della run”