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La storia di Michael Rossitto: vivo negli States da quando avevo 2 anni, voglio vincere il POY Italia
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Nella classifica italiana del Player Of The Year GPI 2019, il gradino più basso del podio è occupato da un giocatore che mai abbiamo visto all’opera dalle nostre parti.
Di Michael Rossitto ci eravamo già interessati quando lo avevamo visto precedere un mostro come Mustapha Kanit nella classifica parziale dell’anno.
Adesso siamo riusciti a contattarlo: ecco la sua storia…
Il passaporto italiano e la classifica GPI POY…
Oggi Michael vive a Brooklyn, New York City. E’ nato a Siracusa 26 anni fa. Alla tenera età di due anni, con la famiglia si è trasferito negli States dalla Sicilia. Non ha mai visto il paese natio anche se ha il passaporto italiano:
“Non conosco la lingua italiana, non sono mai tornato in Italia. Tutti me ne parlano molto bene quindi mi piacerebbe tornarci un giorno”.
Prima che glielo raccontassimo noi, Michael neanche sapeva di essere arrivato terzo nella classifica italiana 2019 stilata dal Global Poker Index:
“Non sapevo di essere terzo nella classifica GPI italiana del 2019, è pretty cool! Significa che nel 2020 proverò a essere il numero uno.”
Quando gli chiedo se conosce qualcuno degli altri giocatori nella top ten tricolore dell’anno appena concluso, Michael ne indica tre:
“Conosco Dario, Kanit e Gianluca. Li conosco come giocatori, non personalmente, ma ho molto rispetto per loro”.
I primi passi nel poker e la decisione di diventare un pro
Michael spiega di aver iniziato a giocare a poker nel 2003:
“Ho iniziato ai low stakes in qualche poker room online, giocavo al 5c/10c. A metà del 2017 ho lasciato il mio lavoro di cameriere a Manhattan per fare il poker pro. Oggi gioco solo mtt. Gioco online ogni giorno, cerco di studiare su base quotidiana in modo da dedicare allo studio 10-15 ore a settimana. Il mio plan con il poker è di giocare a lungo perchè ancora mi piace molto”
Sul versante online Michael ha uno score di tutto rispetto. Ecco le statistiche dei suoi nick che si possono vedere su SharkScope:
In più di 11 mila tornei online, Rossitto ha accumulato un profitto di oltre 200.000$. Ma il 26enne è ben attivo anche sul versante live…
L’inno di Mameli per il braccialetto?
Finora, nei tornei dal vivo trackati da Hendon Mob, Rossitto ha accumulato vincite per oltre 700 mila dollari.
I suoi primi, modesti, in the money risalgono alla fine del 2015, ma è nel 2018 che arrivano i bei risultati, con la vittoria di un evento da 1.200$ al Big Star di Bentelem (108.000$ di prima moneta) e un secondo posto da oltre 140.000$ a un evento deep stack del Borgata Summer Poker Open.
A oggi Rossitto ha collezionato anche dieci in the money alle World Series di Las Vegas, cui si aggiungono quelli in numerosi altri eventi del WSOP Circuit. Anche quest’anno l’antifona non cambierà:
“Vado a Las Vegas per tutta l’estate dal 2017, lo farò anche quest’anno. Cercherò di giocare il maggior numero di eventi possibile”.
Quando gli si chiede che inno e bandiera vorrebbe, tra quella italiana e quella statunitense, per festeggiare una eventuale vittoria, la risposta di Michael lascia la porta aperta:
“Non mi dispiacerebbe festeggiare con la bandiera italiana… Vedremo!”