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Poker Live

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il 1 Feb 2020

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Dal successo al Main ISOP al grinding online, Andrea Iocco torna a brillare: ‘Nel 2020 focus sul live!’

Dal successo al Main ISOP al grinding online, Andrea Iocco torna a brillare: ‘Nel 2020 focus sul live!’

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Primo su 301 iscritti, poco meno di 20mila euro in tasca e terzo risultato più importante a livello monetario per un azzurro nel 2020.

Andrea Iocco torna a brillare live mettendosi in tasca il suo secondo Main Event nel circuito ISOP dopo il successo del 2018.

Grazie a questa vittoria riesce a superare ampiamente quota 200mila dollari nei tornei live, cominciando l’anno nel migliore dei modi.

Il tutto basta e avanza per scambiarci qualche battuta per parlare non solo del torneo ma dei suoi progetti, attuali e futuri.

Il ritorno su Stars ‘com’

Dopo aver passato diversi anni in Slovenia Andrea ha deciso di spostarsi in Croazia per via delle restrizioni sul gioco online.

Una scelta che gli ha permesso di continuare a misurarsi col field internazionale:

Online diciamo che ho quasi del tutto abbandonato il ‘punto it’ mentre prima qualcosa la tenevo. Mi sono focalizzato quasi solo su sul ‘com’ dopo esser tornato su Stars, dato che in Slovenia non si poteva più giocare.

Ora non gioco un abi altissimo, attorno ai 25, ma il mio obiettivo è quello di alzarlo e studiare. Mi focalizzo più sulla qualità che sulla quantità, anche per via del gruppo di staking a cui dedico metà del tempo.

L’ultima parte dello scorso anno l’ho spesa a studiare cash game, è una disciplina che ho sempre giocato ma mai studiato seriamente
e questa esperienza mi ha aiutato sia a giocare meglio (imparando alcune cose che prima trascuravo) sia a trovare più stimoli anche negli MTT.

La deep run al Main ISOP

Ho giocato un buon torneo, chiudendo il Day1 a 90K (su 40K di stack iniziale) per poi imbustare da terzo in chip il Day2. Al tavolo finale invece partivo secondo su otto.

Credo di aver espresso un buon poker e soprattutto ho tenuto bene a livello mentale, specie dopo aver perso un bruttissimo colpo ad inizio Day3. Siamo in 7 al tavolo, io apro A-K da UTG e SB fa all-in diretto 23x, io chiamo e lui gira A-7 di quadri.

Lui fa colore nut al flop, ma dopo un paio di orbite vengo a sapere che l’oppo non aveva visto la mia apertura, pensava di essere in blind war e credeva di aver openpushato da SB!

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Sono rimasto sul pezzo, ho fatto il mio gioco e sono risalito, facendo anche qualche mano carina. Al tavolo finale ho applicato una strategia un po’ diversa dal solito in virtù di stack e posizioni un po’ ambigue.

Non era un tavolo particolarmente tecnico ma c’erano giocatori che avevano una buona tenuta ed erano molto scomodi dal profilo mentale, anche loro stavano sul pezzo ed è stato abbastanza complicato.

Considerazioni sul field

Il field medio credo si stia alzando, al tavolo i giocatori cominciano a capire alcuni concetti che prima non erano ben chiari, e questo è anche un bene perché se si alza un po’ il livello in basso il gioco avra più longevità ed è giusto che sia così anche se i reg piu forti vinceranno qualcosina in meno.

A Praga ho giocato il National e ho fatto male, anche lì ho riscontrato un livello piuttosto alto e alcuni tavoli avevano dei giocatori davvero preparati.

Live secondo me ci sono tanti piccoli vantaggi che molti non si prendono perché si distraggono o perché li sottostimano.

Si tratta di vantaggi su vari livelli che spaziano dall’aspetto psicologico ai tell o, molto più banalmente, alla soglia d’attenzione: tutte piccolezze che dal vivo spostano tantissimo.”

Il progetto di staking

“Per quanto concerne il progetto di staking che gestisco assieme a Galb faccio il coach di uno dei gruppi mid stakes MTT.  Mi sono sempre trovato bene e chi è stato con me può dire altrettanto.

L’obiettivo principale è che un allievo esca dal mio gruppo più forte di quando è entrato. Cerco di preparali al meglio e dargli le competenze necessarie per avanzare al gruppo successivo.

Mi piace aiutare i giocatori ad entrare nel mood giusto, insegnare loro la gestione roll e tutto ciò che gira intorno al poker, oltre ovviamente al lato tecnico, ma soprattutto come stare all’interno di un gruppo che è un aspetto fondamentale.”

Se vi siete persi la REG ID di Andrea Iocco, date uno sguardo qui

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