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Andrea Crobu torna sul suo bluff live: Il field italiano non concepisce queste giocate
Protagonista di un bluff che ha infiammato i social, Andrea Crobu ha scelto di chiarire il suo punto di vista sulla strategia adottata a La Notte Degli Assi nella sua ultima apparizione live.
Era proprio necessario, caro Andrea?
E’ questa, in sintesi, la domanda che molti utenti si sono fatti dopo aver visto la giocata che gli è costata l’eliminazione. Una mano che il grinder sardo ha spiegato per filo e per segno, giustificando in modo brillante la sua scelta in più occasioni.
CLICCA QUI per ripercorrere l’action nel dettaglio con l’analisi di Andrea Crobu
Tralasciando l’aspetto tecnico della giocata, abbiamo chiesto ad Andrea Crobu per quale ragione ha scelto di premere sull’acceleratore in una fase in cui non era strettamente necessario fare chip a tutti i costi, specialmente in virtù del tavolo abbastanza soft, dell’approssimarsi dello scoppio della bolla e di una situazione di stack decisamente confortante?
Indole da cash-gamer
“La mano con cui ho bustato a La Notte degli Assi, a rigor di logica sarebbe dovuta essere un fold pre. A me però di giocare standard non mi va più di tanto, sebbene il tavolo fosse super facile e avrei potuto giocare più tranquillamente, salendo pian piano.
Ma se in una determinata circostanza credo sia utile metter pressione o so che la mia giocata potrà essere profittevole, la faccio, senza stare a guardare quanti BB ho a disposizione o se il tavolo è più o meno facile e via dicendo.
Il field italiano medio non concepisce un bluff del genere perché giocano tutti in modo conservativo e pulito.
Non dico sia sbagliato, ma in fondo ognuno ha il suo stile di gioco. Io non mi sono mai fatto troppi scrupoli nello splashare con 50/100/200 bui o giocare fuori ICM anche se in linea teorica si tratta di una scelta sbagliata.”
Mezzogiorno di fuoco
“Ho scelto di fare questo tipo di bluff perché mi andava di outplayare il giocatore più sensato al tavolo, gli altri giocatori non mi impensierivano più di tanto. Volevo mettere un po’ di pressione prima della pausa cena, considerando che non mancavano tante posizioni all’ITM.
Diciamo che, essendo un giocatore cash-game, dovrei avere qualche attenuante in più rispetto a un MTTer. Quando gioco una mano, anche se il piatto è da 5 bui e dietro ne ho 200, posso bustare.
Questo è il mio gioco, quello che preferisco, pur consapevole che si tratti di un gioco ad alta varianza. Ci sta anche giocare super standard e pulito, specie in un field italiano live dove si possono fare ancora tantissimi soldi senza strafare.”
Vincere è l’unica cosa che conta
“Io rispetto la linea che prediligono gli altri così come gli altri dovrebbero rispettare il mio stile “meno ortodosso” diciamo. Detto ciò, una delle ragioni per cui continuo a fare dei soldi col poker è proprio per questa mia attitudine, perché ho sempre avuto un gioco fuori dalle righe.
Anche quando giocavo 6-max MTT, quando mi cimentavo, non ero bravo teoricamente ma cercavo di exploitare le debolezze degli avversari e vincevo comunque. Però certo, col passare del tempo bisogna anche aggiornarsi come ho fatto e sto facendo, ma questa è stata la mia caratteristica.
Proprio per questo mi differenzio tantissimo dal field italiano, che si ferma a though process base mentre io ho sempre cercato di andare oltre lo standard.”