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Il mito del rifiuto del deal nel terzo posto di Luigi D’Alterio al Sunday Million
Terzo su più di diecimila entries è un risultato clamoroso da qualunque punto di vista lo si guardi.
Ma Luigi D’Alterio mantiene i piedi per terra dopo il gradino più basso del podio raggiunto ieri notte al Sunday Million della estensione internazionale di PokerStars.
Il giocatore campano da anni residente a Malta è ormai abituato alle cifre folli, in entrata come in uscita, dei tavoli High-Stakes. Nel raccontarci il torneo, Luigi si è dimostrato soddisfatto del gioco espresso nell’arco di tutto il torneo anche se gli resta un filo di rammarico per la gestione della fase tre left.
Per iniziare, però, gli abbiamo chiesto del ‘mito del rifiuto del deal’ che ha menzionato nello status Facebook in cui ha informato la community del bel risultato raggiunto:
IPC: Per iniziare spiega cosa è il “mito del rifiuto del deal” che hai scritto di non essere riuscito a sfatare…
LDA: A tre left partivo chipleader ma nelle prime mani lo short ha doublappato su di me e siamo andati tutti paristack. A quel punto gli avversari hanno proposto il deal. Io già ero scettico poichè la struttura era ancora abbastanza giocabile ancora e pensavo di avere edge. Viste le cifre ho deciso di rifiutare e ho scritto come caricatura questa cosa: tra i giocatori di tornei c’è un po’ la leggenda che chi rifiuta il deal alla fine perde sempre perchè viene punito dalla sorte!
IPC: Raccontaci il torneo: quali sono state le mani più importanti che ti hanno messo la strada in discesa?
LDA: Il day2 sono stato sono stato sui 20/25x per tutto il tempo fino a 3 tavoli left. Poi ho doubleappato e poche mani dopo ho vinto un pot da secondo in chips, per 75 big blind, AA>AKo. Da lì ho gestito bene arrivando deep al final table. Al Tavolo Finale credi di aver giocato nel miglior modo possibile anche se col senno di poi credo che avrei potuto gestire meglio la fase 3 left.
IPC: Hai anche un po’ la sensazione di aver sprecato una grande occasione per la vittoria? Quanto spesso giochi il Sunday Million e finora quale era stato il tuo migliore risultato?
LDA: Gioco il Sunday Million tutte le domeniche che grindo, ovviamente, poichè è un torneo che per il montepremi ha un field molto morbido, anche se è una maratona e potresti pure non fare tavolo finale tutta la vita runnando male. In ogni caso per l’abi che sto giocando ora shottare 50/60k non dico che sia la normalità, anzi, ma comunque c’è una buona probabilità che accada. Nel 2020 sto giocando abi 200$/250$ circa, quindi c’è il rischio di swing grossi ma anche la possibilità di shottare grandi cifre. Però in ogni caso è diverso vincere 50k in un torneo dal buy-in di mille o 530$, che in un 109$ con tantissimi iscritti come questo Million.
IPC: Quale è il torneo online che sogni di vincere?
LDA: Ovviamente sono i Main Event delle Series, oppure gli eventi High Stakes oltre ai grandi appuntamenti live che purtroppo non potremmo giocare per un po’. Peccato per il 3 left perchè ho sbagliato sicuro una mano però non sono pentito di aver rifiutato il deal. Al tavolo finale sono stato chipleader quasi tutto il tempo e mettevo davvero tanta pressione.
IPC: Hai esultato durante il tavolo finale quando gli avversari venivano eliminati? Credi che festeggerai questo terzo posto?
LDA: Sì, il field del Tavolo Finale era abbastanza morbido per quel payout, ma quando uno tra i migliori reg al tavolo finale ha perso mezzo stack in coinflip ero felice nonostante non avessi preso alcun payjump, poichè comunque potevo mettere pressione e quel reg in position su di me era il player che avrebbe potuto crearmi piu problemi. Sinceramente per l’abi che ho giocato nell’ultimo anno non mi sposta troppissimo questa vincita, anche perchè stavo swingando non dico una cifra simile allo shot ma quasi, che per l’abi che gioco è anche normale: ovviamente sono felice perchè non è da cosa da tutti i giorni vincere queste cifre. La stessa sera ho fatto 28esimo al 3.200$ con 3 milioni garantiti di partypoker, c’era una prima moneta da quasi mezzo milione.
IPC: Quanto hai giocato in quarantena e quali sono i tuoi progetti pokeristici adesso?
LDA: In quarantena ho giocato tantissimo, quasi tutti i giorni, poi ho preso più di un mese di pausa tornando in Italia e stando un po’ con la famiglia. Ho ripreso a giocare le ultime due settimane che sono tornato a Malta dove vivo. Quest’anno sta andando bene, in quarantena ho cashato cifre enormi soprattutto nel mese dello SCOOP e ho chiuso close to even arrivando vicino a premi molto grossi. Sono davvero felice del gioco espresso e del livello di gioco che ho raggiunto, anche per non aver swingato poichè coi numeri della quarantena era molto facile, però un po’ di rammarico per la vittoria sfumata c’è sempre. Ma penso che se riesco a restare sempre su questi livelli e migliorare di gioco, non posso far altro che meglio 🙂
Photo credits: PokerNews