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Antonello Ferraiuolo racconta la mano decisiva per la vittoria del braccialetto WSOPE
Nella straordinaria cavalcata che ha portato ad Antonello Ferraiuolo il braccialetto WSOP Europe ci sono state diverse sliding doors.
Il giocatore di Sorrento si è presentato al tavolo finale con uno stack risicato che lo ha costretto a mettere tutte le chips al centro più di una volta.
Antonello ha però individuato una mano in particolare che gli ha spianato la strada per la vittoria: quella che nel testa a testa conclusivo ha azzoppato l’avversario facendo da preludio al colpo del definitivo KO.
La mano
L’heads-up è in corso da un po’, Efe ha trenta milioni di stack contro i 23,6 di Ferraiuolo su blinds 500.000-1.000.000 con bb ante.
Preflop Efe apre x2,5 JT, Ferraiuolo con AK tribetta 7.800.000, il tedesco chiama.
Flop QQ4, Ferraiuolo bet 2.600.000, Efe rilancia 7.500.000, Ferraiuolo shova, Efe getta le sue carte nel mucchio per restare con poco più 10 milioni di chips contro i 40 dell’azzurro.
Di lì a poco arriva la mano del KO: da bottone Ferraiuolo limpa con gli assi e, dopo il check del tedesco su flop 6Q9, bet-chiama il suo all-in. Efe gira T9, turn e river bianchi consegnano la vittoria al giocatore di Sorrento!
Il TP di Antonello
Ferraiuolo spiega così la sua condotta:
“Sicuramente da un punto di vista tecnico questa è la mano più interessante. Il tedesco era un buongustaio che faceva delle mosse un po’ estrose. Gli faccio quella size apposta, sia per avere una minima protezione, sia per dargli spazio di inventarsi qualcosa. Raisando in posizione su quel board non rappresenta assolutamente nulla quindi mi dà la scelta più facile del mondo. Unica cosa, se proprio va male, è in progetto di colore che comunque dovrebbe solo callare, contro cui potrei flippare, ma sono tranquillamente in odds, o potrebbe girare un 4, ma ne vedo pochi con cui flatta la 3bet e che poi in testa sua raisa per protection, senza che lui stesso sappia se per callare o passare. Ma anche in quel caso sarei comunque in odds”.
Le parole a caldo del neo-campione
Grazie a questa mano Ferraiuolo ha riportato in Italia un braccialetto World Series a sei anni di distanza dall’ultimo.
“Non ho giocato a poker dal vivo per tre anni – ha detto Antonello pochi minuti dopo la vittoria ai microfoni di PokerNews – Al tavolo finale mi sono ritrovato all-in quattro o cinque volte e ho avuto fortuna. Ho avuto davvero una buona partenza nel torneo, sempre nelle posizioni alte del chipcount. Ma all’inizio del final day, con 20 left, mi sono trovato a oscillare tra i 20 e i 25bb di stack e aspettavo solo il momento buono per fare una mossa. Al tavolo finale è stato un continuo saliscendi, forse anche troppo!”
Niente Vegas
Vista la vittoria del ticket per il Main Event WSOPE, Antonello resterà a Rozvadov fino all’8 dicembre, poi sarà all’EPT fino al 20. Il braccialetto però non cambierà più di tanto le sue abitudini pokeristiche.
“Io sono principalmente un giocatore cash game, gioco tornei a volte per la gloria. Visto che il ticket che ho vinto per il Main Event WSOPE non è cedibile o cashabile giocherò per forza l’evento, anche se un po’ controvoglia”.
Per lo stesso motivo difficilmente in futuro vedremo Antonello cercare un bracciale alle World Series di Las Vegas:
“L’estate mi risulta difficile spostarmi quindi non penso che andrò alle WSOP a Vegas. Nella vita ho altre priorità. Come ti dicevo sono un cash gamer molto più che un torneista. E anche come cash gamer mi definirei quasi in pensione”