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Alessandro Pichierri racconta il call con asso alta al tavolo finale del braccialetto WSOPE
Nella straordinaria cavalcata che ha portato all’Italia il 15° braccialetto World Series della sua storia pokeristica, Alessandro Pichierri è stato protagonista di un tavolo finale pressochè perfetto.
Tra le tante belle mani che hanno spianato la strada della vittoria a ‘Deneb93’, una ci ha colpito in modo particolare
Si tratta di un herocall con asso carta alta contro il chipleader del torneo. Una vera e propria sliding door: dopo aver incamerato il pot Pichierri si è trovato con la maggiore dotazione di chips del tavolo, ma se l’esito del suo call fosse stato diverso sarebbe precipitato.
La mano
Blinds 25.000-50.000 con bb ante. Da cutoff Pidun, con 46x di stack, apre x2, Pichierri con 43x chiama da small blind.
Flop 622 Pichierri check, Pidun 100.000, call.
Turn K nuovo check-call per Pichierri, Pidun dimensiona la second barrel a 230.000.
River T Pichierri check, Pidun bet 415.000, Pichierri chiama e si girano le carte per lo showodown!
Pichierri AJ incassa il piatto contro A8 dell’avversario tedesco.
Ecco la grafica che ricostruisce tutti i dettagli dello spot in un unico colpo d’occhio:
Il TP di ‘Deneb93’
In questa mano giocavo 43x e da secondo in chips mi sono trovato contro il chipleader che probabilmente mi copriva di un paio di bui. Avevo capito che oppo stava tenendo delle frequenze fuori standard. Preflop non ho tribettato perché in questo spot, nonostante le frequenze anormali dell’avversario, non ero sicuro di poter 3bet-brokare AJ contro una sua eventuale fourbet, in più pensavo che avrebbe flattato tanto e lo spot sarebbe diventato più complicato da gestire post flop.
Al flop non sono in check-call proprio il 100% delle volte ma quasi. Sul re turn che apre doppio flush draw penso che, appunto per le frequenze che stava tenendo, l’avversario potrebbe addirittura avere una mano senza equity, come Q9off o qualcosa di simile, o qualche progetto a colore che vuole far foldare asso carta alta. D’altronde il re al turn per lui era una buona carta da ribarellare.
Sul river T che non chiude nessun flush draw sinceramente ho snappato perché credevo che avrebbe bettato ancora le mani senza equity per far foldare gli assi alti con i draw, qualche dieci del draw e nella mia testa anche mani come 77/88/99. Poi lui a fine mano ha dichiarato di voler far foldare solo asso carta alta
Il confine sottile tra genio e idiozia
Pichierri sa bene che a chiamare in uno spot come questo un certo numero di volte ci si ritrova a muckare. Ma in spot simili ha accumulato una certa esperienza e si sente confident:
“Nella mia vita mi capita spesso di snappare spot particolari e devo dire che ho un buon intuito e indovino parecchie volte il timing. Ovviamente per la legge dei grandi numeri qualche volta ho anche muckato. Il confine tra genio e idiota è molto sottile”.
Anche Pidun glielo ha ricordato al termine di questo spot, ma non fa testo più d tanto: stava giusto vedendo le sue chips prendere la direzione di Pichierri.
Photo credits Danny Maxwell / PokerNews