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“Non potrei essere più felice, e ora gli High Roller!” Cosa ha detto Simone Andrian dopo la vittoria del Main WSOPE
Giornata storica per l’ItalPoker: per la prima volta nella storia un azzurro ha vinto il Main Event WSOP, della edizione europea nel caso dello straordinario bracciale di Simone Andrian.
Ecco cosa ha detto il trentunenne di Monfalcone in provincia di Gorizia dopo la vittoria del braccialetto più ambito.
Per lui è il terzo in carriera dopo aver rotto il ghiaccio sempre alle WSOPE nel 2021 e dopo il braccialetto online vinto a inizio settembre. Ma questo è il più speciale.
Le parole a caldo
Pochi attimi dopo l’ultimo showdown Simone è stato avvicinato dai colleghi di PokerNews che seguivano il torneo in loco.
“E’ meraviglioso, di gran lunga il miglior risultato della mia carriera. Non potrei essere più felice, ora. Ho giocato tanto qui e arrivare a un risultato del genere qui è un sentimento speciale – ha detto Andrian per poi commentare brevemente il testa a testa: “E’ stato molto molto difficile. Giocare heads-up super deep, con 100bb ciascuno, è dura. Di solito non arrivi a giocare pot molto grandi.”
Simone ha anche aggiunto che il supporto degli amici nel rail è stato fondamentale, “specialmente quando ero short e avevo 25bb di stack”.
Un sogno che si avvera
Ad AssoPoker Andrian ha poi esternato tutta la sua gioia per il sogno avverato:
“Sono felicissimo, se mi avessero detto prima che avrei vinto questo torneo non ci avrei mai creduto. Ha un significato che assolutamente va oltre i soldi […] Da quando ho iniziato a giocare a poker il sogno era vincere un braccialetto, adesso siamo a tre ma in assoluto questo è quello più sentito”.
Le difficoltà del testa a testa
Simone ha poi parlato delle difficoltà del testa a testa, iniziato con la convinzione che l’avversario fosse abbastanza nitty dopo aver visto in differita lo streaming del day 4.
E ha anche commentato la mano del sorpasso, in cui con J7, dopo aver chiamato la tribet pre di Urmo e aver checkato dietro su flop J29, Simone bet/chiama su turn 8 il push di Velvelt, che gira Q2 per l’overcard con gusthot.
“All’inizio dell’heads-up mi ha sorpreso, non sapevo che pesci prendere, poi mi sono adattato. In quella mano in cui ho herocallato non aveva senso niente da parte sua, intanto perché avrebbe dovuto bettare close to range al flop, poi ha check-shovato al turn per sessanta bui… Non so cosa gli sia passato per la testa, forse pensava che io overfoldassi, non so. Quella mano mi ha fatto capire che ce l’avrei potuta fare, ha proprio cambiato la dinamica dell’heads-up”.
L’incoronazione di Camosci
Quando gli chiedono conferma della voce che sta girando con insistenza, che lo vede come il più forte pokerista italiano del momento, Simone devia le attenzioni su Enrico Camosci.
“Studio con lui, imparo dai suoi contenuti, secondo me non è vero che sono io il più forte. La presenza al tavolo non è così importante, magari può aiutare contro i fish ma il reg bravo se ha la combo per chiamarti ti chiama, non è che folda perché lo guardi male”.
L’approdo agli High Roller
Ed è proprio insieme ad Enrico Camosci che a novembre Simone Andrian farà il suo esordio nel circuito live più di élite del panorama, le Triton Super High Roller Series.
Sarà la prima volta che degli italiani vi prenderanno parte. Il grande successo non ha per nulla placato la fame di poker di Simone, che a stretto giro andrà a Cipro per la tappa EPT aperta ieri dal Main Event Eureka.
“Dopo Cipro vorrei giocare gli High Roller, tra l’altro a inizio novembre sarò a Montecarlo per le Triton Super High Roller Series ma era una trasferta già in programma prima di questo bracciale. Ne avevo parlato con Enrico che lui ci va e quindi andrò a giocarmi i venticinque e penso fino ai cinquanta kappa.”