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il 3 Nov 2010

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Intervista Marco Della Monica, protagonista del Final Table Main Event ICOOP 2010

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Si è concluso lunedi scorso il Main Event dell’ICOOP 2010, un grande successo consacrato da un field all’evento di chiusura di 6,608 player che per due giorni hanno sfoderato le loro migliori giocate per cercare di vincere il titolo dell‘evento più ricco di quest’anno di Poker.it. Abbiamo intercettato Marco Della Monica, uno dei protagonisti di questo torneo, arrivato fino in fondo e classificatosi in quarta posizione.

Della Monica è uno dei protagonisti del Poker Italiano già da molti anni e di risultati alle spalle ne ha davvero tanti, quindi nessuno è stato sorpreso di vederlo giocare per la vittoria questo evento: oltre 300K vinti nei tornei dal 2002 ad oggi per un player che non disdegna il Cash Game nel quale ottiene sempre ottimi profitti. Un player costante a cui da sempre manca solo il grande risultato con la vittoria di un grande evento che anche in questa occasione gli è sfuggita a causa di un pizzico di sfortuna nel finale.

Ciao Marco, raccontaci com’è andato il tuo Main Event ICOOP…

Quando mi sono seduto davanti al pc ed ho visto i 6800 iscritti al main delle Icoop non ho pensato nemmeno per un secondo alla possibilità di arrivare fino in fondo. Giocando però mi sono reso conto che il torneo aveva una struttura fantastica e che era possibile mantenere un certo controllo delle situazioni. Nel frattempo i giocatori andavano fuori di secondo in secondo e a quel punto ho cominciato a pensare che era il caso di fare sul serio sperando in qualche spot favorevole.

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Uno di questi si è presentato intorno al decimo livello quando ho callato un raise da bottone con QJ. Al flop Q x Q le prime schermaglie, al turn J raise e reraise all in con l’oppo che aveva , purtroppo per lui ,QK river ininfluente e primo raddoppio importante.

Poi gestione dell stack fin quasi alla fine del day 1 dove poi si è concretizzata la mano che credo sia stata fondamentale per il risultato finale. Ho raisato UTG con 88 e ho ricevuto il call del Cut Off e del Dealer. Il flop 9 8 3 mi ha regalato il set e sono uscito bettando 3/4 del pot chiamato ancora dai miei due oppo. Il turn 5 non era la carta che volevo vedere ma a quel punto non ho potuto fare altro che andare all in. Ancora call del cut off ma al reraise all in del dealer ho subito realizzato che questi avesse la scala con 6 7 . Il river 5 però mi ha dato il full con il quale ho fatto un fantastico triple up e le chips necessarie ad interpretare con aggressività tutto il resto del torneo.

Alla fine del day1 ero ai vertici del chipcount e poi nel day2 ho gestito lo stack capitalizzando gli spot favorevoli e assorbendo senza tiltare quelli sfavorevoli. L’inizio infatti non sembrava dei migliori quando nel primo livello del day2 ho ricevuto QQ per due mani consecutive perdendo rispettivamente contro 99 e 9 al river e contro un piu’ normale AK e Ak al flop..

Nonostante ciò avevo ben chiara la strada verso il final table e ho cercato di mantenere ben sopra average lo stack effettuando anche in assenza di carte giocabili uno, due tentativi di steal per ogni giro per evitare erosioni dello stack. Ovviamente tutto è filato piu’ o meno liscio e sono quindi arrivato al final table.

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Un tuo commento su questo ICOOP?

Sicuramente positivo, le strutture dei tornei erano fantastiche. Mi permetterei di suggerire di insistere di piu’ sulle varianti piu’ giocate:  quindi soprattutto Omaha e Seven Card Stud oltre naturalmente al THE da giocare casomai in tutte le salse e cioè nelle varianti hi/low , pot limit , shorthanded ed HU. Lascerei perdere le altre varianti , troppo di nicchia , e che non credo importanti in questo momento per la crescita del movimento pokeristico italiano.

Cosa ne pensi del comportamento del vincitore in merito al suo atteggiamento al final table( continue richieste di deal e interruzioni varie)

Non è stato un bel tavolo a causa dell’insistenza da parte del giocatore che poi ha vinto nel proporre un deal che definirei irreale. E soprattutto caratterizzato da frasi scritte in chat che ho trovato abbastanza arroganti ed antipatiche del tipo ” IO PROPONGO IL DEAL VOI LO ACCETTATE” oppure nel giustificare l’irreale cifra che pretendeva ” QUESTA CIFRA MI SPETTA IN BASE ALLA MIA SUPERIORE SKILL”. Le frequenti pause hanno pesantemente condizionato l’andamento del FT e io stesso ho badato inizialmente a non uscire prematuramente pur avendo mani che avrei potuto giocare diversamente.

Nel clima che si era creato un clic sbagliato sarebbe potuto costare decine e decine di migliaia di euro. Alla fine rimasti in 4 mi sono stancato delle continue richieste di deal e, pur essendo ormai lo short del tavolo, gli ho scritto semplicemente in chat di stare zitto e giocare.
Purtroppo il Dio del poker che è spessissimo distratto gli ha fatto vincere un colpo ormai al 8% e invece di finire settimo è andato alla fine a vincere. Io invece quarto dopo che con A10 ho callato il raise dal bottone del mio pari stack che aveva A9 . Purtroppo 9 al turn e…. gg.

Per evitare che ciò accada in futuro potrebbe essere auspicabile un numero fisso e limitato di interruzioni per discutere di eventuali deal senza lasciare ciò alla discrezione totale dei giocatori. In conclusione direi che si è trattata di un’esperienza faticosa ma senza dubbio gratificante anche se come è ovvio mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Con un pizzico di malasorte in meno avrei potuto raggiungere un magnifico braccialetto.

Sarà per la prossima volta 😉

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