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il 11 Gen 2011

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Tresa: “Notte del Pokerclub, un successo: via a una nuova stagione per il movimento”

Tresa: “Notte del Pokerclub, un successo: via a una nuova stagione per il movimento”

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NOVA GORICA – Un field e un tavolo finale praticamente senza eguali nella storia del poker italiano. Un vincitore, Max Pescatori, blasonato che più blasonato non si può. Come non definire “un successo pazzesco” la quinta edizione della Notte del Pokerclub, organizzata a Nova Gorica da Lottomatica in collaborazione con Italian Rounders?

Domenico Tresa, presidente di Ir e organizzatore dell’evento, lo dice a chiare lettere, e non ha paura di dare “una lettura ottimistica” del -35% nelle iscrizioni fatto registrare rispetto alla edizione 2010: “Preferisco fare meno iscritti se questo è un bene per il movimento”.

Domenico, partiamo dalla fine e facciamo un bilancio di questa edizione della Notte del PokerClub. Ha vinto Max Pescatori, Filippo Candio è arrivato al tavolo finale ed è stato protagonista. Meglio di così non si può.

Davvero. Sono arrivati fino in fondo i due giocatori più vincenti del nostro poker, hanno dato spettacolo, e attorno a loro c’era un cast degno del loro livello. Pensate che ci siamo quasi trovati a dimenticare che col loro al tavolo finale c’erano Marco Figuccia, Alessandro Speranza, e un certo Emiliano Bono, che col secondo posto fatto il mese scorso all’Ept di Praga ha fatto uno dei risultati più importanti del 2010 per l’Italpoker.

D’altronde, anche avessimo rigiocato cento volte questo torneo, col field che c’era era impossibile non vedere arrivare in fondo gente fortissima. Se ripenso al day1A, tradizionalmente quello con giocatori di minor livello tecnico, non mi viene in mente un tavolo in cui non ci fossero almeno tre o quattro dei più forti player italiani”.

Domenico Tresa

Domenico Tresa

Merito anche, una volta tanto, della mancanza di tornei concomitanti nel calendario nazionale, se facciamo eccezione per la PCA che però ha portato ai Caraibi via solo una piccolissima fetta dei nostri player.

Sì. E abbiamo riscontrato anche un grandissimo interesse da parte dei media (ItaliaPokerClub ha seguito tutto l’evento con il Video Blog ndr) e degli appassionati che hanno seguito con numeri da urlo questo torneo. D’altronde la Notte del Poker è uno degli eventi con la maggiore tradizione nel panorama del poker nazionale.

Credo che l’organizzazione sia stata all’altezza, introducendo anche la novità di un reale chip count real time che è stata molto apprezzata in sala”.

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Non dimentichiamoci, però, che questa Notte del PokerClub è stata anche caratterizzata da un netto -35% nel dato delle iscrizioni. 177 entranti a fronte dei 270 medi di tutte le precedenti edizioni (fatta eccezione quella shootout che per scelta ne vide solo 64 impegnati).

A mancare, più che i grandi pro, è stato il “popolo” del poker, quello non sponsorizzato che si paga i buy in. Non è che alla fine questo calo sia fisiologico e sia un bene per il movimento?

Credo tu abbia colto nel segno. E io dico senza mezzi termini che preferisco fare qualche iscritto di meno a questi eventi se è per il bene del nostro poker. In fin dei conti finora molti hanno probabilmente sovrastimato il proprio bankroll e le proprie possibilità pur di poter giocare i tornei di vertice del nostro panorama.

Chi ha soldi da spendere può fare ciò che vuole ed è bene accetto a tutti i tornei, sia chiaro, ma è evidente che non sono in tanti a potersi permettere di giocare un torneo da 2.000 euro al mese. Credo quindi che il lotto degli entranti a questi tornei di prima fascia, con buy in da 2.000 e più euro, sia destinato a restringersi un po’, per dare spazio a tornei di importo inferiore e eguale giocabilità che stanno prendendo sempre più piede nei nostri calendari”.

Esempi?

Su tutti cito il fatto che Lottomatica ha acquisito anche il marchio della Notte degli Assi di cui quest’anno farà un appuntamento in tre tappe, con struttura giocabilissima, buy in da 550 euro e copertura mediatica completa, final table televisivo incluso, che soddisferà anche la vanità di tutti gli appassionati che magari finora hanno speso oltre le loro possibilità per provare l’ebbrezza di poter giocare davanti alle telecamere. Stiamo entrando in una fase nuova per il nostro movimento. Che certo non manca di problemi da risolvere”.

Quali?

Uno su tutti, il fatto che se è vero che la gente per 500-600 euro pretende, giustamente, strutture giocabili, non sempre è facile per chi organizza poterle garantire perché se non si fa un numero adeguato di iscritti diventa difficile non solo ricavarsi margini, ma anche solamente rientrare delle spese. Nova Gorica a parte, dove il personale di base è garantito dal casinò, altrove le spese sono altissime e se non si fanno tornei con buy in alto è difficile rientrare dai costi. Per questo la presenza fondamentale di sponsor come Lottomatica, che ha deciso di investire anche su tornei non riservati solo all’elite del nostro poker ma alle tasche di molti, è fondamentale”.

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