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Coach e allievo: Intervista doppia a Simone “ilcreativo85″ Raccis e AkonShinnik1983
Nel modo del poker è diffusissima la pratica del coaching, che consiste in vere e proprie lezioni di poker tenute da giocatori professionisti e che dal poker traggono i maggiori profitti.
Al coaching spesso è associato anche uno staking per il livello che si intende prendere in esame: in pratica il coach ti fornisce il bankroll adeguato per il livello ed in cambio il player coachato deve garantire un numero tale di games che consenta di sboccare il bonus di primo deposito che la room scelta offre.
Ovviamente tutti gli utili derivanti verranno poi divisi secondo accordi privati tra i due giocatori. Questo è quello che è accaduto per Nicola “AkonShinnik1983” Bonasia e Simone “ilcreativo85” Raccis, con quest’ultimo impegnato a fare da coach ad Akon nel delicato passaggio dai micro stakes agli small stakes.
IlCreativo85 è ai vertici delle classifiche di guadangi del network OnGame in questo inizio 2011 per i profitti derivanti sia dai SNG che negli MTT, grazie anche all’ottimo quarto posto al SundayMaster di GDpoker del 2 gennaio. I due si sono incontrati su Italiapokerforum, grazie ad un’iniziativa proposta dallo stesso Simone, che tra l’altro ha un suo blog su IPF.
Noi di ItaliaPokerClub abbiamo deciso di conoscere meglio i diretti interessati e di farci spiegare da loro questa iniziativa in un’intervista doppia.
- Presentatevi con Nome, età e città di provenienza ?
S: Ciao sono Simone, ho 25 anni e sono di Milano
N: Sono Nicola, ho 27 anni e sono di Bari
- Nick Name e rooms dove grindate di solito ?
S: Ilcreativo85 su GDpoker
N: AkonShinnik su Pokerstars.it , AkonShinnik 1983 su Sisal Poker
- Professione ?
S: PPP ( Professional Poker Player )
N: Ingegnere libero professionista, all’inizio della professione.
- Da quanto tempo giochi a poker ?
S: Da quasi due anni, diciamo che, a parte i primi 5/6 mesi, ho cominciato da subito a fare sul serio…
N: Un’ anno e mezzo circa for fun, più seriamente solo da un paio di mesi.
- A che livelli giochi abitualmente ?
S: High stakes sulle .it, tutto quello a va dai 37€ ai 100€. Di solito tendo a partire dai 100€ e poi se non parte nulla scendo, dovendo fare tanta massa purtroppo è così.
N: Ho cominciato giocando i microstakes giungendo ai 5€ , il livello che giocavo sino a pochi mesi fa. Poi , grazie a quest’esperienza ho iniziato a grindare i 10€ ed ora, d’ accordo con il mio coach, sto level-uppando ai 20€…
- Specialità preferita ?
S: Tendo a dare priorità agli HU, però dovendo fare tanta massa posso fare contemporaneamente per esempio 3 HU e 3 SNG o 2 HU e 4 SNG; dipende dal traffico che trovo…
N: In passato alternavo SNG turbo 27 max ed HU turbo, ora faccio solo HU normal!!
- Quanto hai guadagnato nel 2010 grazie al poker ?
S: Qualcosa tra i 30.000€ e i 40.000€
N: Circa 2.000 €.
- Quante ore a settimana giochi ?
S: Solo di gioco circa 35 – 40 ore a settimana
N: Prima di quest’esperienza giocavo non più di 15- 20 ore a settimana, attualmente circa 35 – 40
- Quando hai pensato di poter avviare un’esperienza come quella del coaching con staking ?
S: Poco più di un anno fa c’era gente che mi chiedeva se facessi coaching ed io ho sempre risposto di no; spesso in tanti si proponevano per essere coachati ed ho sempre rifiutato. Da li dopo qualche tempo ho cominciato a pensare a questa possibilità di coaching con staking. Poi anche per costringermi ad essere tot ore davanti al pc, altrimenti per pigrizia lavorerei meno, ed ancora per diversificare un lavoro di per sé abbastanza noioso…
N: Proprio nei mesi immediatamente antecedenti all’inizio di questo progetto, stavo pensando che fosse giunto il momento di affidarmi ad un coach. Ero conscio del fatto che ormai la passione per il gioco era tanta e da sola non sarebbe stata sufficiente per fare il cosiddetto salto di qualità. All’idea del coaching con staking non ci avevo mai pensato, e quando su IPF ho letto l’annuncio di Simone, mi sono subito candidato, pensando che fosse l’ideale per me: un coaching del tutto gratuito con prospettive di crescita stimolanti.
- Cosa pensi possa significare nella crescita di un giocatore un’esperienza di questo tipo ?
S: Diciamo che velocizza i tempi per chi sarebbe diventato comunque un giocatore, o fa diventare un giocatore chi da solo non lo sarebbe mai diventato; io non ho avuto una possibilità di questo tipo e sono diventato un PPP comunque, viceversa sarei potuto diventarlo prima se qualcuno mi avesse istruito.
N: Io lo ritengo un passaggio fondamentale per chiunque voglia fare level up dai micro stakes quanto meno agli stakes medi. L’esperienza del coaching-staking mi è servita a comprendere cose che prima forse solo immaginavo…
S: Agli inizi Nicola sottovalutava l’aspetto che per guadagnare nel poker bisogna sudare, alle volte sei costretto a grindare…
N: ride… Si infatti solo adesso, dopo più di un mese, ho compreso a pieno il senso di una frase che il mio coach mi disse in una delle prime lezioni, ossia che il poker è fatica, sudore, proprio un lavoro come un altro.
- Come sta andando, i risultati ottenuti sono quelli che vi aspettavate ? e con gli altri allievi ?
S: Con Nicola avevo un impegno ai tavoli dopo il coaching di 3 mesi, siamo a circa metà del percorso ed ha bruciato tutti gli obbiettivi che ci eravamo dati, tanto da cominciare ora a fare level up ai 20 di Sisal. Anche con gli altri allievi va piuttosto bene, per ora hanno raggiunto tutti gli obbiettivi che ci eravamo prefissati, pur essendo partiti leggermente dopo Nicola. E’ comunque presto per valutazioni finali.
N: I risultati sin qui… francamente nemmeno avrei mai sperato di poterli ottenere, quindi al di sopra di ogni aspettativa. Ero certo di poter far bene, ma non così bene!
- Pensi di ripetere esperienze di questo tipo in futuro, magari in altre discipline? O magari tu Simone con altri allievi ?
S: Per altre discipline è difficile, non credo di tornare indietro sui sit&go: francamente non vedo molto futuro per questo gioco. Su esperienze di tipo coaching con staking forse lo farei solo con obbiettivi a lungo termine, per esempio fare supernova. Il solo coaching non credo di poterlo fare, specie se il gioco continua ad andare bene come sta andando: non vorrei togliere troppo tempo al gioco.
N: Non saprei, sono in una fase della mia vita in cui devo pianificare il mio futuro non solo pokeristico, per cui anche le aspettative dal poker sono in continuo divenire. Ho sicuramente intenzione di proseguire con questa passione e continuare a ricavarne un po’ di profitto, poi a seconda di come andranno le cose si vedrà…
- Quali sono stati i momenti più difficili, e quelli migliori ?
S: Credo che a livello di risultati sia una domanda più per Nicola, di sicuro credo che siano stati più i momenti buoni di quelli brutti…
N: Ovviamente ho avuto momenti brutti, uno swing di circa 15 buy in, irrisorio rispetto alle bad run standard anche dei top regs delle .it, ma comunque significativi per la mia giovane esperienza di grinder. Per fortuna con l’aiuto del coach e degli amici li ho superati e posso dire che fino ad ora, per fortuna conto più momenti buoni di quelli brutti…
S: Di sicuro 15 buy in sono pochi e, pur non augurandoglielo, credo che avrà swing più importanti di questi, altrimenti sarebbe irreale…
- Se dovessi dare un consiglio ad un giocatore che si avvicina per la prima volta al poker consiglieresti un’esperienza di questo tipo ?
S: Nel 2011 si , ormai il livello di gioco si è alzato a tal punto che è molto dura dal nulla da soli venir fuori; non è impossibile ma i tempi sarebbero troppo lunghi…
N: Assolutamente si …concordo a pieno…
- Come si svolge la tua giornata tipo ?
S: Sveglia alle 09.00, biblioteca dalle 10 alle 13 per studiare, alle 14 attacco a giocare fino alle 19 circa e poi esco e da mezzanotte alle 2 ancora poker.
N: Sveglia alle 08.00, mattinata in genere dedicata pienamente al lavoro, alle 14 inizio anche io a giocare fino alle 17 circa, poi a seconda degli impegni di lavoro, nel pomeriggio alterno gioco al lavoro. In serata, se non ho particolari impegni, dalle 21 ricomincio a giocare fino a quando necessario.
- Cosa pensano i tuoi amici ed i tuoi familiari del fatto che giochi molto a poker ?
S: I miei amici la vedono come una cosa bella, i miei familiari quando ero agli inizi mi hanno messo in guardia dal non lasciarmi calcare troppo la mano, poi quando ho deciso di farlo per professione ne ho parlato prima con loro e francamente la mamma era un po’ più perplessa… Lei vorrebbe vedermi prima laureato alla specialistica e poi lavorare in un campo affine alla mia laurea.
N: Partendo dal presupposto che il poker per me è ancora un hobby, se pur profittevole, i miei amici condividono con me questa passione quindi guardano con interesse il mio percorso di crescita. I miei famigliari per fortuna hanno sempre avuto una grande considerazione di me e sanno che qualsiasi cosa io faccia, la faccio sempre con la testa sulle spalle, quindi mi danno piena fiducia. La mia ragazza dopo aver superato le titubanze iniziali, ora ha consapevolmente accettato questo tipo di attività secondaria…
- Ritieni che si possa vivere giocando a poker per tutta la vita come con le altre professioni ? o prima o poi si spegneranno i riflettori e tornerà tutto tranquillo ?
S: Io lo vedo come un lavoro a tempo determinato, come qualsiasi altra professione. In questo momento se io provassi a fare qualsiasi altra cosa non riuscirei a trovare altro che non sia a breve termine e se devo fare qualcosa che non mi da garanzie per la vita almeno provo a fare quello che mi da più soldi: in questo momento il poker…Poi nessuno sa quando i riflettori si spegneranno,cercherò di valutare di anno in anno il mio margine sugli avversari ed il traffico di gioco. Per ora cerco di guadagnare in un anno quello che con un altro lavoro guadagnerei in 6 anni e se riuscissi a farlo per ancora 5 o 6 anni non sarebbe male.
N: Ritengo che siano in poche le persone con tutte le qualità per poter vivere di poker. Serve una grande consapevolezza nei propri mezzi, mindset infinito e volontà di dedicare sudore e fare sacrifici, come in tutti gli altri lavori. Sul futuro non so…chi vivrà vedrà…
- Cosa saresti ora se non avessi conosciuto il poker, come sarebbe stata la tua vita senza il poker ?
S: Di sicuro ora non farei il giocatore professionista, avrei già finito la mia laurea specialistica in Scienze della Comunicazione e potrei essere disoccupato o impiegato in qualche azienda per guadagnare i miei 800€ al mese…
N: La mia vita in realtà sarebbe poco diversa dall’attuale, dedicherei il tempo che ora dedico al poker per passatempi di poco valore, come ad esempio guardare la tv. Ritengo che sia stata una scelta EV+ aver fatto entrare il poker nella mia vita…
- Programmi per il futuro ?
S: Io cerco di solito anno per anno di decidere se rinnovare o meno la professione, in generale potrei dirti che mi piacerebbe essere costate come ore di lavoro, cioè cercare di far si che la mia giornata tipo che ti dicevo prima sia quella per tutto l’anno… Per i live non saprei, non essendo sponsorizzato mi costerebbero troppo, poi magari giusto per divertirmi ogni tanto qualche evento lo farò…
N: Sicuramente proseguire nella strada degli HU normal, con la speranza di riuscire ad ottenere un buon ROI anche ai 20 euro. Tra i sogni, mi piacerebbe riuscire a qualificarmi per un evento live… magari un Mini IPT.
Un caloroso grazie va ad entrambi da noi di ItaliaPokerClub, ed un in bocca al lupo per il futuro.
S: Grazie a voi ed ad ItaliaPokerForum e crepi il Lupo
N: Mi associo nei ringraziamenti. E’ proprio vero: IPF porta bene! Crepi il lupo.