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Niccolò Caramatti propone nuove strutture per i tornei italiani
Qualche giorno fa in una Nota pubblicata sul suo profilo Facebook Niccolò Caramatti ha posto un’interessante spunto di riflessione sulla struttura dei tornei organizzati nei vari circuiti italiani. Nella sua nota Niccolò faceva riferimento alla durata, a suo avviso eccessiva, dei tornei che spesso presentano strutture DeepStack che si protraggono in media per circa 4 giorni.
Niccolò si spinge sino alla formulazione di una proposta, portando come esempio le strutture degli eventi WSOP che spesso hanno una durata limitata al massimo di 3 giorni (eccezion fatta per il Main Event). Noi di ItaliaPokerClub, abbiamo deciso di parlarne direttamente con lui per approfondire meglio la questione.
Ciao Niccolò, è un piacere sentirti. Ho letto del tuo piccolo sfogo su facebook, ci spiegheresti come mai arrivi a questo ?
Spesso mi chiedono perché gioco pochi live, è una mera questione di convenienza economica. Il mio non è uno sfogo ma un invito a riflettere, spero che la mia esperienza possa aiutare a migliorare gli eventi live. Ho notato che ultimamente non c’è torneo che non dura meno di quattro giorni, anche se i buy-in sono, per così dire, popolari.
Questo, secondo me è assurdo perché gli amatori non sempre possono permettersi di prendere ferie per un torneo e quindi rischiano di non partecipare. Un Pro che fa dell’online la sua fonte di guadagno invece, vedi il mio caso, non è minimamente interessato a giocare un torneo dove dopo tre giorni porti a casa poco oltre il buy-in considerando spese varie e mancato guadagno dall’online (e non considero il tempo libero perso etc).
Ormai il panorama pokeristico italiano del live pullula di eventi ( si arriva anche a due al mese), credi che si sitia esagerando ?
Penso che, come ogni cosa, ci sia domanda e offerta, se i tornei raccolgono giocatori è giusto che ci siano. Il fatto che sia difficile giocare live nelle città senza casinò fa si che si crei un bisogno maggiore di tornei.
Credi che la tua proposta possa essere anche estesa all’online ?
Assolutamente sì, anzi nell’online ci sono paradossi assurdi, tornei che per quattro ore sono inutilmente deep stack, quando una struttura più snella iniziale diventa piacevole anche per l’appassionato occasionale.
Mi spiego meglio: ai tempi del Sunday Million, torneo con montepremi di quasi dieci volte il nostro domenicale più importante, dopo il secondo break si era ITM e non c’è mai stato bisogno di interromperlo; non mi sembra che abbia ricevuto particolari critiche! Il torneo è giusto che non collassi, quindi che ci siano molti livelli intermedi quando sono tutti abbondantemente a premio, in modo che chi deve restare sveglio lo faccia per una ragione!
Secondo te (o i tuoi canoni per i tornei live) qual’è il circuito italiano migliore da questo punto di vista ?
IPT è un ottimo torneo, quello con i premi maggiori e quindi ne giustifico la durata. PGP invece ha dimostrato che si può avere un ottimo torneo in 3 giorni.
Come miglioreresti tu i tornei live ?
I tornei devono iniziare al più tardi alle 12 e puntuali, non ha senso iniziare dopo, non serve a nessuno. Break più brevi, massimo 10 minuti e pause cena da 45 minuti, in questo modo si possono giocare 10 livelli senza finire a orari improbabili. Meno chips di partenza, tanto sono pochi quelli che le sanno veramente usare!
Nella tua nota facevi riferimento a molti eventi delle WSOP, che come tutti sappiamo inizieranno a breve. Hai già un programma, a quali eventi parteciperai ?
Giocherò una decina di eventi, quasi tutti NLH, tra cui il 5k shoot out e diversi 6max.
Grazie mille per la disponibilità.
Grazie a te.