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Alessandro “Bubukonan” Fasolis: «Occhio agli stranieri all’EPT di Campione!»
La tappa di Campione d’Italia dell’European Poker Tour è un appuntamento davvero storico per il nostro Paese che per la prima volta si trova ad ospitare due tappe EPT. Data l’importanza di questo torneo, saranno sicuramente presenti i più forti specialisti MTT italiani: attraverso le loro parole, scopriremo insieme come si stanno preparando all’evento e che aspettative hanno. Il primo ospite di ItaliaPokerClub è il fortissimo Alessandro “bubukonan” Fasolis, che insieme agli ottimi risultati online può vantare un risultato di grande prestigio anche Live, all’Italian Poker Tour proprio a Campione.
Ciao Alessandro, partiamo dalla domanda più ovvia: come mai hai scelto di giocare l’EPT Campione?
Perché un EPT in Italia è un appuntamento assolutamente irrinunciabile ed è una vetrina davvero importante. Sicuramente sarà molto più difficile di un “normale” IPT o PPT, nei quali il livello è davvero basso, ed è molto stimolante il fatto che ci saranno molti giocatori forti da tutto il mondo.
Comunque credo che essendo in Italia, il field sarà comunque di minor livello di un EPT all’estero, specialmente perché a Campione verranno molti giocatori occasionali. Credo che sia comunque EV+ come torneo da giocare.
Sei alla ricerca di una sponsorizzazione?
Sì, è un palcoscenico davvero importante, e fare un risultato lì vorrebbe dire tantissimo. Comunque non gioco solo per trovare uno sponsor, anzi, questi tornei si giocano principalmente per la picca… e quella di un EPT vale il triplo!
Che adattamenti al proprio gioco deve fare un grinder online che affronta per la prima volta un evento di questo tipo?
Sicuramente è molto più difficile mantenere la concentrazione, perché dieci ore di monotabling sono davvero dure da “mandare giù”. Personalmente, avendo fatto diversi tornei Live, ormai mi sono abituato e non mi annoio più.
La strategia da adottare dipende troppo dal tavolo, bisogna essere fortunati e prendere un buon table draw. Si spera sempre di avere dei giocatori “random”, occasionali, al tavolo, vero i quali possiamo far valere la nostra maggior preparazione tecnica. Proprio per questo motivo fin dall’inizio non mi chiuderò ad ascoltare musica con le cuffie, ma terrò le orecchie aperte per ascoltare molto e cercare di capire il thinking process dei miei avversari.
Chi ti fa più paura: uno spewer straniero sconosciuto o un italiano skillato?
Sicuramente non sarei contento di trovare al mio tavolo uno skillato, in generale, che sia italiano, russo, statunitense o di qualunque nazionalità. Spesso comunque gli spewer stranieri che vengono in Italia a giocare sanno quel che fanno e sono molto preparati, quindi saranno da tenere d’occhio molto bene.
Pensi che a un evento dal buy-in così elevato ci sia gente “money scared”?
Sicuramente la fase di bolla spaventerà tantissimi player, soprattutto a un EPT dove il premio minimo è circa di 8.000 €… anche se la gente non pensa che ne ha già investiti 5.000!