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Poker Tracker 3: Le statistiche post-flop
Vi abbiamo illustrato in un precedente articolo l’uso delle statistiche pre-flop fornite dal software per il poker online Poker Tracker 3, adesso è il momento di dare uno sguardo alle restanti statistiche valide per il gioco sul board, ovvero nei turni di puntate a partire dal flop fino al river: nel Texas Hold’em e ancor più nella sua versione online, le informazioni che abbiamo sul giocatore possono essere delle ottime basi di partenza su cui basare le nostre scelte in combinazione con ciò che abbiamo ricavato durante il gioco pre-flop.
AG Fattore Aggressività
Questa statistica rileva il grado di aggressività del giocatore in questione e per la maggior parte dei giocatori è un numero compreso tra 1 e 3. Un giocatore con un basso coefficiente è un player che non bluffa quasi mai e aggredisce con delle buone mani, al contrario se vi trovate ad affrontare un giocatore con un valore superiore al 3 iniziate a pensare che potrebbe spingere anche con mani non nuts.
WTSD percentuali di piatti allo showdown
Questo coefficiente indica la percentuale di piatti in cui il player arriva allo showdown dopo aver visto il flop: la stragrande maggioranza dei giocatori ha un valore compreso tra 20% e 32%.
E’ molto utile utilizzare questa statistica combinata con la precedente: se l’aggressività è bassa e il numero di piatti giocati allo showdown anche allora è chiaramente un giocatore weak-tight.
Se il vostro player è aggressivo e ha una bassa percentuale di piatti allo showdown allora sapete che cercherà di farvi passare la mano prima della fine della mano, al contrario se aggressivo con elevato numero di piatti allo showdown probabilmente chiama anche con mani deboli sul river una volta che è pot-committed.
Naturalmente queste informazioni andranno analizzate alla luce del piatto che si sta giocando.
CB Utilizzo della continuation bet
Questo è il coefficiente che indica la percentuale di volte in cui il player utilizza la continuation bet dopo aver rilanciato pre-flop, la maggior parte dei giocatori hanno un valore compreso tra 55% e 88%.
Questa statistica va combinata con il PFR (percentuale di raise pre-flop) perché se il giocatore in questione rilancia spesso pre-flop potrebbe avere un CB più basso, mentre chi rilancia poco pre-flop con mani molto forti spesso utilizza la continuation bet sul flop. Ma se il PFR è alto e il CB è alto allora tenete d’occhio il giocatore in questione perché potrebbe darvi delle buone opportunità di vincere piatti consistenti.
2B Continuation bet sul turn
Questa statistica individua la percentuale di volte in cui la continuation bet continua anche dopo il flop.
Natualmente questa informazione è coordinata alla precedente: alta percentuale di CB al flop e al turn significa forza dell’avversario, ma un’alta percentuale di CB al flop e bassa al turn può indicare un giocatore “standardizzato” da rilancio al flop e frenata improvvisa se qualcuno calla.
FC Fold to continuatoin bet
Indica quante volte il player folda alla continuation bet sul flop: potrebbe individuare un giocatore che chiama rilanci anche con mani marginali e folda facilmente al flop se non ha legato nulla. Questa informazione va naturalmente letta in parallelo con il VPIP ( percentuale di volte in cui il giocatore vede il flop): tanti flop visti e molti fold dopo una continuation bet individuano spesso un giocatore che va a pesca di mani, ma basso FC rappresenta un giocatore che ama giocare con il board e non molla facilmente la presa.
F2 Fold to continuation bet al turn
Questa statistica è l’equivalente della precedente proiettata sul turn: quante volte il player folda a seguito di una continuation bet sul turn. Ovvio dire che questa informazione va letta alla luce di quanto scoperto con il VPIP e FC.