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Recensioni libri – One Of A Kind la storia di Stu Ungar
A voler aprire il dibattito su chi sia il miglior giocatore nella storia del poker la discussione sarebbe sicuramente animata e i nomi tirati in ballo potrebbero essere molti, ma sicuramente in molti citerebbero il nome di Stuey Ungar, uno dei più forti, ma sicuramente anche uno dei più estroversi e pazzi che si siano visti circolare in questo ambiente.
La sua storia è entrata nella leggenda e nel cammino molti particolari delle sue vicende personali sono stati ritoccati con particolari coloriti, ma le sue vicende personali sono sicuramente degne della trama di un film di successo, il libro “One Of A Kind” cerca di ricostruire la vita di questo campione morto che nono stante in carriera abbia vinto cifre incredibili fu trovato morto all’età di 45 anni praticamente senza un soldo in tasca.
Stu era il figlio di un bookmaker ebreo analfabeta ed è cresciuto sin da piccolo nell’ambiente del gioco d’azzardo dimostrando sin dall’infanzia la sua predisposizione naturale per il gioco, il calcolo e la strategia: rapidamente apprende i trucchi e le basi di ogni gioco a cui viene introdotto dimostrandosi pronto a competere con gli adulti dopo pochissimo tempo.
Le sue prime nozioni le apprende guardando la madre giocare, seduto dietro di lei la osserva giocare il gin rummy e già a 14 anni il gioco è il centro della sua vita, dopo la morte del padre senza nessuno che possa tenerlo in riga passa il tempo a giocare d’azzardo, ma la sua scalata verso la gloria è rapida e dopo 8 mesi è considerato uno dei migliori giocatori di gin rummy di New York.
A 21 anni fa la sua prima apparizione nei giochi High Stakes di Las Vegas e solo la prima notte già vince 100,000$ contro Danny Robison, uno dei migliori giocatori sulla piazza. Nonostante le sue vincite al tavolo Stu dilapida tutto nelle scommesse sportive e si indebita con uno dei più grossi boss del crimine di New York.
E’ costretto ad allontanarsi dalla città e inizia a giocare a Texas Hold’em arrivando nel giro di poco alla consacrazione con il titolo mondiale nelle WSOP del 1980. One Of A Kind narra la sua storia cercando di dare un quadro completo del suo carattere grazie a una serie di citazioni personali e un quadro molto dettagliato fatto dagli autori che mette in luce anche molti dettagli personali, l’amore per la sua famiglia e la grande generosità che lo caratterizzava e non mettendo nel libro solo i suoi problemi con le droghe e la sua vita sregolata.
La prefazione è ad opera di Mike Sexton che descrive così Ungar:” Stuey Ungar fu il più grande gladiatore nella storia del poker. La sua aggressività e astuzia al tavolo sono stati leggendari, ha dominato i suoi avversari come nessun altro e fino ad oggi è l’unico giocatore ad aver vinto tre Main Event WSOP. Ancor più impressionante, l’ultimo di questi è venuto quasi due decenni dopo la sua prima vittoria. La chiave di tutto è che a Stuey non interessava il denaro….“.
Il libro è stato tradotto e pubblicato in italiano da boogaloo publishing.