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Wsop: Alioto e Wegher al day2 del 5.000$ omaha
LAS VEGAS – Lo stack non sarà certo quello di Jesper Hougaard, danese chip leader del torneo con oltre 200.000 gettoni, o di Sorel Mizzi, canadese che finora ha combinato poco in queste World Series ma che con oltre 170.000 chip da domani potrebbe far vedere i sorci verdi a tutti.
Ma per Dario Alioto e Marco Wegher, gli unici due italiani rimasti in corsa nell’evento 35 delle Wsop, il 5.000$ pot limit omaha, per ora può andar bene così.
“Ryu” ha concluso i primi dieci livelli del torneo con 39.300 punti, dopo essere salito in un paio di occasioni oltre le 60.000 chip ma anche dopo essere rimasto più volte corto.
“Wuby” ha fatto anche di meglio, arrivando a superare i 103.000 punti (con tanto di eliminazione di Annie Duke) ma chiudendo il day1 a 62.500, sotto un average che per i 64 superstiti è di 85.708 gettoni.
Domani i due alfieri del team Sisal, orfani del compagno Maurizio Guerra eliminato anzitempo da una scala runner runner chiusa da un avversario, dovranno insomma sudarsi l’accesso alle 36 posizioni che valgono i premi.
Sulla loro strada troveranno un field zeppo di campioni: Chris Ferguson, Dave “Devilfish” Ulliott, Jeff Lisandro, Sandra Naujoks, Isaac Baron, Bruno Fitoussi, tanto per citarne qualcuno.
Nella lista ci sarebbe stato anche Claudio Rinaldi, e pure ben messo in chip, se un assurda scala runner a incastro chiusa da Hougaard non avesse scoppiato il suo set d’assi mandando lo svizzero a sbollire la delusione per l’eliminazione subita nei corridoi del Rio, trasformati in congelatori da un’aria condizionata sparata a temperature artiche nonostante Las Vegas stia salutando il giugno più mite che si ricordi da lungo tempo.
La giornata odierna, omaha a parte, ha regalato all’Italia del poker un altro piazzamento in the money: stavolta è toccato a Cristiano Galeazzi, 40anni dirigente d’azienda romano, incamerare 5.400 euro per il 67esimo posto nell’evento 34, un 1.500 dollari no limit hold’em nelle cui posizioni di vertice in vista del tavolo finale veleggiano due assi come Jonas Klausen, Bertrand Grospellier e Roland De Wolfe.
A proposito di assi: proprio American Airlines è stata la mano fatale a Galeazzi, “scoppiato” da una coppia di sette che ha legato tris al flop.
“Ci sono rimasto male, ma è anche vero che in diverse occasioni prima sono stato fortunato io” ha ammesso con onestà Cristiano.
D’obbligo concludere citando i due braccialetti assegnati oggi: il titolo di campione del mondo di limit hold’em è andato al pro’ di Full Tilt Greg Mueller, che ha conquistato i 460.836$ del vincitore regolando Pat Pezzin e Chad Brown, mentre il 2.000$ no limit hold’em è stato conquistato dal messicano Angel Guillen, recentemente incluso, ed a ragione visti i risultati, nel team Pokerstars.
IL PROGRAMMA DI DOMANI
Oltre al day 2 del 5.000$ pot limit omaha, e al tavolo finale dell’evento 34, di cui si è detto, partiranno domani altri due eventi: il 36, un 2.000$ no limit hold’em, e il 37, il 10.000$ dollari di seven card stud hi/lo valido per l’assegnazione del titolo mondiale di specialità. Attenzioni italiane in questo caso puntate per lo più sull’hold’em.
Rudy Gaddo