WSOP, FLOP DI ISCRITTI AL DAY 1A. MA L’ORSO MARCUCCI RUGGISCE

LAS VEGAS – Pochi iscritti: 1.116. Un italiano, Gianluca “The Bear” Marcucci, tra i chip leader di giornata. Diversi altri azzurri, tra cui Claudio Rinaldi e Michele Slama Saad, ancora pienamente in corsa. E’ andato in archivio il day1A del Main event delle World Series of Poker, quello dello “shuffle up and deal” più emozionante dell’anno.

VENTI DI CRISI A soffiare gelido nelle sale del Casino Pavillion del Rio oggi non è stata solo la solita aria condizionata sparata a mille. Nella immensa Amazon Room infatti si è percepita netta la sensazione che i venti di crisi che da mesi spirano sull’economia americana e mondiale abbiano cominciato a soffiare fortissimi pure sul mondo del poker. Gli iscritti al day1A del main event, infatti, sono stati appena 1.116. Pochi al punto che l’organizzazione ha potuto ospitarli tutti nel suo “campo centrale”, la Amazon Room, senza dover nemmeno aprire le porte della Brasilia e della Miranda Room. Pochi al punto che, non fosse atteso un picco di iscrizioni per il day1D, per cui i bene informati parlano di oltre 2.000 giocatori, potremmo già annunciare d’esser di fronte all’edizione del campionato mondo di poker meno frequentata da Chris Moneymaker in poi.

SHUFFLE UP AND DEAL Qualunque sia il numero totale degli iscritti, l’emozione provata dai player al momento dello “shuffle up and deal” annunciato qualche minuto dopo il mezzogiorno dal commissioner Wsop Jeffrey Pollack è stata comunque enorme. Poi per qualche minuto, infatti, è stato solo cicalio di chip e fruscio di carte: manco un fiato. Prima invece era stato solo discorso di rito, niente inno americano, e la mascotte dello sponsor principale dell’evento – una azienda produttrice di carne essiccata e messa in bustine come le noccioline che a noi italiani fa chiudere la bocca dello stomaco solo a vederla da lontano – a impazzare sul palco. Che gli americani stiano perdendo la loro forte identità nazionale a scapito degli interessi degli sponsor?

IL RUGGITO DELL’ORSO Dopo quattro livelli e sole otto ore di gioco, due meno delle cinque previste alla luce del basso numero di iscritti, a notte fatta tra gli ottocento sopravvissuti scarsi sono rimasti in gioco diversi azzurri. Tra questi il protagonista assoluto è stato Gianluca Marcucci, 39 anni di Roma, che ha imbustato 118.000 chip dopo aver condiviso per una buona ora la leadership assoluta del torneo con il croato Dragan Galic, cedendola poi nelle ultime fasi di giornata a tale Redmond Lee (134.275).

Oltre all’”orso”, che grazie a un poker di cinque contro full di tre e un colore all’asso ha costruito buona parte del suo stack, ottima prova oggi anche per Claudio “Swissy” Rinaldi, 59.250 gettoni rilanciandosi da corto con coppia d’assi contro un asso-re non aiutato dal board, e Michele Slama Saad, salito ai finali 57.550 punti grazie al set di donne trovato al flop e pagato da una coppia d’assi maldestramente giocata in slow play da un avversario. Giornata dura invece per Andrea “Fluke” Benelli, capace comunque in un tavolo molto difficile di chiudere a 29.025 chip, per l’ex presidente del Torino Luca Giovannone, 22.375 chip ma otto ore di gioco al tavolo con la bella Beth Shak, e per i vari Alessandro Gusso, 33.350, Davide Marangio, 30.000, e Pasquale Cicatiello, 31.075. Un bravo a tutti comunque per aver svoltato il primo angolo di una strada lunga lunga che, di qui a metà luglio, porterà nove capaci e fortunati giocatori a diventare membri di una ristretta elite di milionari: quella dei “novembre nine”.

Rudy Gaddo