Wsop day3, il fenomeno è “Elky” – Bonavena e Longobardi stelle azzurre

Bonavena e Longobardi stelle azzurre

LAS VEGAS – Potranno anche starvi antipatici. Potrete pure discuterne alcune giocate. Ma quando li vedete lì, talmente pieni di chip da non avere abbastanza spazio per spizzare le proprie carte, dovete avere davvero del coraggio per andare a dir loro in faccia che non sono forti. Sono Bertrand Grospellier e Ludovic Lacay, le stelle del poker francese, che stanno dominando il Main Event delle World Series of Poker 2009. L’uno, “Elky”, forte di 1,380.000 gettoni, l’altro, Ludovic, di 900.000 chip.

Salvatore Bonavena

ALLEZ LES BLUES O FORZA AZZURRI? Avremmo preferito che invece che di “blue”, la Amazon Room del Rio si colorasse d’azzurro Italia, è chiaro. Invece tra gli 810 sopravvissuti al day3 di “The Big One” dei nostri ce ne sono sì e no dieci.
Per tutti però c’è la concreta possibilità di andare a soldi. Domani basterà resistere alcune d’ore, diciamo fino alla pausa cena, per poter abbracciare con sincera soddisfazione il proprio vicino di posto e ricevere le congratulazioni del direttore di torneo per “essere arrivati in the money nel Main Event delle Wsop”.

Alex Longobardi

Dopo l’applauso generale della sala, poi, speriamo che qualche azzurro possa anche fare qualcosina di più. Chip e pedigree, ad esempio, non mancano a Salvatore Bonavena, 281.500 gettoni e la consapevolezza di essere l’unico italiano ad aver vinto un Ept in carriera. Ha di certo le carte in regola anche Alessandro Longobardi, il “Doge” di Gioco Digitale, arrivato a fine giornata con 296.000 punti, quindi sopra le 240.500 dell’average. Bene anche Mauro Corsetti, 222.000, Dario Tosin 202.500, Maurizio Saieva, 292.500, Diego Romei, 120.000, Pasquale Cicatiello, 73.500, e soprattutto Alfio Battisti, 344.000, e Corrado Montagna, nostro leader con 349.500.

Dario Alioto vs. Phil Hellmuth

BUSTED Molto più lungo purtroppo l’elenco degli azzurri che non ce l’hanno fatta. La carrellata di eliminazioni è stata inaugurata oggi poco dopo il mezzogiorno da Luca Pagano, uscito in coin flip contro un avversario che ha giocato in modo spregiudicato la sua famiglia reale (K-Q) al cospetto dei due jack di Luca. E’ durato solo un paio di livelli in più Dario Alioto, eliminato senza chiudere il progetto di scala a cui aveva affidato il suo torneo sul tavolo in cui per ore ha sfidato Phil Hellmuth. Sono caduti sul campo uno dopo l’altro anche tre decine di altri player dello Stivale, vittima di colpi più o meno sfortunati: Adriano Giuliani, Piergiacomo Fontana, Franco Cirianni, solo per citare gli ultimi.

IL FENOMENO Sorte o no, resta il fatto che in questo momento il fenomeno non ce l’abbiamo noi. Ce l’hanno i cugini d’Oltralpe. Perché il palmares di “Elky” – 1 titolo Wpt, 1 titolo Ept alle Bahamas più l’high rollers di quest’anno ai Caraibi, già in the money al Main Wsop dell’anno scorso – fa già impressione così, quando ancora possiamo solo immaginarlo tra i November Nine che si giocheranno tra quattro mesi una prima moneta da 8,5 milioni di dollari. In torneo, oggi, nemmeno Phil Ivey può guardarlo con sufficienza.
Oggi, nell’oretta che i due hanno passato al tavolo assieme, “Ace” ha dovuto rendersene conto. Avrà la sua rivincita? Intanto il Tiger Woods del poker deve accontentarsi di 380.000 gettoni.

Rudy Gaddo