Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
WSOP, FINITA LA SCALATA DI MONTAGNA: 43ESIMO
LAS VEGAS – E’ arrivato dove nessun italiano era mai giunto: 43esimo al Main Event delle World Series of Poker. Ha portato a casa 178.857 dollari, incrociando per ore le chip, anzi le pedine come le chiama lui, contro un mostro sacro del gioco come Phil Ivey. Anzi, sempre per usare parole sue, “con quel ragazzo di colore che rilancia sempre”. Eppure Corrado Montagna non è soddisfatto. “A inizio luglio avrei messo la firma per un risultato così, certo – spiega nel patio di ingresso del Rio Pavillion, poco dopo la sua eliminazione TT contro JJ di Bill Kopp – però mi credete se dico che adesso ho un nervoso pazzesco adesso che sono uscito?”.
EXTRATIGHT Eccome se c’è da credere a Corrado. Tutta l’Italia del poker lo avrebbe voluto stasera tra i 27 che domani si giocheranno i nove posti a disposizione per il tavolo finale di novembre. Il 31enne barista reggiano ha fatto di tutto per farcela. Giocando contro natura, chiusissimo, per tutti i primi due livelli di oggi. All in o, molto ma molto più spesso, solo fold. Scalando posizioni su posizioni in classifica e gradini del montepremi. Aspettando quel terzo livello di giornata che, a suo dire, “gli ha sempre portato fortuna qui alle Wsop”.
La strategia per un po’ ha funzionato. Un double up che lo ha portato a 1,7 milioni di chip dopo un’ora di gioco, 9-9 contro asso-re con la coppia di mano a tenere fino al river, poi una lenta erosione di blind rubati fino all’inizio del tanto atteso terzo livello. Poi, beffarda, la coppia superiore alla sua nel momento cruciale. Stavolta la superstizione non è bastata. Ma tutto sommato va già bene così, per un ragazzo che si è qualificato al primo torneo importante della sua vita attraverso Gam-x, una poker room del network People’s Poker.
TRE TAVOLI PER UN SOGNO Niente più italiani quindi da domani, nell’ultimo atto estivo di questa edizione 2009 delle World Series of Poker. In un centro congressi del Rio ormai più simile a un cantiere in dismissione che alle gigantesche sale da poker che ci hanno affascinato per quaranta giorni, tenteranno di approdare al tavolo finale i migliori 27 del lotto di 6.494 partenti di quest’anno. Gli occhi di tutti saranno puntati ovviamente su Phil Ivey, sempre più a ragione considerato il miglior giocatore del mondo, arrivato a fine giornata tra i top del chip count con 11 milioni di gettoni. Davanti a lui solo il leader, Darvin Moon, con 20 milioni di punti, e il giustiziere di Montagna, Bill Kopp, con circa 16 milioni di chip.
Dietro, tra i notabili, quel Ludovic Lacay tanto inviso agli italiani quanto bravo, 6 milioni circa, Antonio “The Magician” Esfandiari, 4,5 milioni o giù di lì, e il valido e spregiudicato nordamericano Tommy Vedes, 5 milioni circa. Short stack del torneo invece l’unica donna ancora in gioco. La piccola e affascinante spagnola Leo Margets, 1,4 milioni di chip e un sogno grande come il continente e l’oceano che la dividono da casa: diventare la prima rappresentante del gentil sesso a vincere “The Big One”. Senza azzurri in giro, potremmo anche tifare per lei.