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il 27 Giu 2010

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WSOP, agli azzurri piace “Mixed”. Pagano, Limongi e Alioto sognano.

WSOP, agli azzurri piace “Mixed”. Pagano, Limongi e Alioto sognano.

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LAS VEGAS – Cinque azzurri su 162 sono ancora in corsa. Si tratta di nomi grossi però, di quelli che possono andare in fondo, anche in un torneo tecnico come l’evento 48 delle World Series of Poker, il 2.500 dollari mixed event che domani assegnerà al vincitore un assegno di 260.497 dollari. Come definire altrimenti Luca Pagano, quinto in chip con 54.000 gettoni, Michele Limongi, settimo con 45.000, Dario Alioto, 15esimo con 38.675, Dario Minieri, sopra media con 32.175, e Marco Traniello, il più corto con 10.400 punti.DAL SONNO AL SOGNO Ieri sera, dopo la pausa cena di fine livello 4, Luca Pagano era tornato al tavolo con il volto ancora stropicciato dal sonno, ridendo e brontolando come una caffettiera che bolle. “Mi sono appisolato su una panchina, che noia ‘sto gioco, ma quando finisce ‘sto day1?”.
Pareva proprio che il mixed (nome scelto quest’anno dall’organizzazione Wsop anche per i tornei di 8game che alternano 2-7 triple draw, limit holdem, omaha hi lo, seven card stud, stud hi-lo, razz, più texas holdem no limit e pot limit omaha) non gli fosse particolarmente gradito. Ebbene, il trevigiano riparte oggi da quinto nel chip count, non troppo lontano dalle 71.000 chip del leader Jared Jaffee, inseguendo il sogno di ottenere il primo braccialetto Wsop in carriera. Scommettiamo che questo giochino oggi lo interesserà di più?

SEI FORTE, MA NON TI TEMO Michele Limongi è il primo dei cinque alfieri azzurri a presentarsi al Rio per tastare il terreno, la Amazon Room, un’ora prima dell’inizio delle ostilità del day2. “Ho visto i sorteggi per i tavoli di oggi – commenta il termolese -. Mi troverò contro Brandon Cantu e Gavin Griffin. Ma sai che ti dico? Tutto sommato li preferisco forti, così almeno non mi fanno cose strane”.
Dopo Limongi arriva nei corridoi del Rio anche Marco Traniello, che due giorni fa è andato al tavolo finale dell’evento 43, il 10.000 dollari Horse World Championship, e forte della convinzione acquisita annuncia: “Oggi riparto decisamente cortino, però ce la faremo anche stavolta, vedrete” sorride.

INSODDISFATTI…PER QUANTO? Dario Minieri e Dario Alioto, invece, probabilmente arriveranno in sala solo in prossimità di inizio day2. Ieri pomeriggio, durante i primi livelli del mixed, entrambi non avevano l’aria troppo soddisfatta. Così il Dario romano, che all’evento 48 si era iscritto due ore buone dopo l’inizio: “Ho fatto due in the money finora in queste Wsop, è vero, però non sono arrivato in fondo e avendo giocato molti tornei questo significa comunque essere in rosso. Speriamo di rifarci con questo mixed”. Minieri per lo meno aveva il sorriso stampato in fronte. Il Dario palermitano invece, con volto scuro come la pece dopo 18 tornei Wsop giocati senza fare un solo itm, buttava lì un laconico “sta andando male, non sono contento”, rivelando però ad amici di essere comunque contento per non essere ancora andato in tilt. Il “mixed” che riparte a breve dal day2 potrebbe essere il terreno adatto a dimostrarlo.

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Rudy Gaddo

Dario Alioto alle WSOP 2010
Dario Alioto alle WSOP 2010

Dario Minieri
Dario Minieri alle WSOP 2010

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