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Poker di Sisal all’evento 50 – triple chance no-limit Holdem
Sono ormai passati alcuni giorni da quando ho cominciato a seguire il team Sisal, e adesso siamo nel bel mezzo dell’avventura; gli azzurri presenti agli eventi sono tanti e i professionisti di Sisal non mancano alcun appuntamento importante. Primo su tutti Dario Alioto il quale oggi, dopo settimane di gioco ininterrotto (viste anche le numerose volte che ha superato la prima giornata di torneo con successo), può finalmente riposarsi: è infatti andato con Wegher e Guerra a fare una gita sulle moto d’acqua.
Ieri Alioto e Guerra hanno partecipato all’evento #50: Pot Limit Omaha da 5000€ ma, purtroppo, sono stati eliminati. Dario è tornato alla nuova villa visibilmente abbattuto.
Ma finalmente per lui arriva il divertimento; io, invece, sarei andato con piacere a bloggare le moto d’acqua sulle moto d’acqua, ma qua al Rio c’è lavoro da fare. Oggi è infatti impegnata nell’evento #51 una vera e propria squadra: Gabriele Lepore, Andrea Piva, Giorgio Miconi ed Emanuele Marzano.
L’evento in questione è il triple chance no-limit Holdem da 3000€. Cos’è il triple chance? Ogni giocatore partirà con 3000 fiches; i giocatori hanno a disposizione, oltre a queste, due rebuy che possono utilizzare prima dell’inizio di ogni mano fino al quarto livello.
Dal quarto livello in poi i rebuy disponibili saranno tramutati direttamente in chip da torneo. La strategia consiste nell’evitare di utilizzare subito i due rebuy ed essere così deep con 9000, in modo da non andare rotti prima del quarto livello; oppure nel preferire giocare deep sin dall’inizio. I nostri di Sisal sono già ai tavoli ecco una panoramica.
Giorgio Miconi e relativo tavolo.
Gabriele “Galb” Lepore
Andrea Piva
Emanuele “Rebel” Marzano
I nostri vanno in pausa e si recano in sala stampa per le intervista di routine; il primo ad entrare è Giorgio Miconi, la sua situazione è la seguente: non ha ancora utilizzato nessuno dei due re-buy a disposizione, ha scelto di adottare una strategia conservativa. Questa variante, la triple chance, non è conosciuta da tutti, quindi ho trovato interessante fare qualche domanda riguardo il gioco.
– Come mai non hai utilizzato alcun rebuy? Da cosa dipende?
“Dipende dal tavolo. Alla mia sinistra ho giocatori forti e in posizione, non voglio giocarmi il torneo col rischio di perdere tutte le mie chip contro di loro quindi, a meno che io non perda il mio stack iniziale, per il momento non ho intenzione di diventare deep, non mi conviene. La situazione potrebbe cambiare se mi spostassero di tavolo, o se gli avversari alla mia sinistra cambiassero.”
Gli altri tre Pro Sisal, invece, hanno scelto il deepstack sin dall’inizio; Galb mi spiega “C’è un solo giocatore forte al mio tavolo, quindi giocare deep mi porta vantaggio. Anche io guardo il tavolo e in base agli avversari decido quale strategia di gioco adottare. Nonostante il deepstack, non c’è stata tantissima azione per loro: tutti intorno average.
Gabriele Lepore in una mano trova e rilancia preflop trovando il call di due avversari, fra cui lo small blind.
Il flop è ; lo SB esce di donk-bet e Galb decide solo di chiamare, mentre l’altro giocatore passa.
Turn: , ancora bet di mezzo piatto e ancora call di Lepore.
River: , ancora bet e, spiega Lepore, “A questo punto decido di fare nuovamente call ma solo per vedere la mano superiore del mio avversario: , aveva floppato una doppia-coppia, ma mi è andata bene, ho perso solo 1000 chip.
Rebel Marzano ha visto molte carte: KK, AA, AK, due volte AJ, ma giocandole spesso con tribet preflop non ha praticamente mai visto un board vincendo i pot uncontested. Andrea Piva, invece, si sta annoiando: ha giocato solo due mani, non rilevanti.
Allo stesso torneo partecipano anche altri azzurri, girando fra i tantissimi tavoli ho incontrato per caso Cristiano “Crisbus” Guerra…
…E Tommaso “Tom2up” Briotti.
Gianvito Rubino