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Main Event Wsop, Santoro e Pastura sugli scudi nel day1D
LAS VEGAS – C’era poca Italia, oggi, nel day1D del Main Event delle World Series of Poker. Quella che c’era, però, era buona davvero. Prendete Amerigo Santoro, 35enne di Martina Franca che on line “spacca” davvero, al punto “da aver vinto non una ma due qualificazioni a questo Main su Full Tilt”.
Ha chiuso a 104.500 gettoni – lontano dalle 187.150 chip del migliore di giornata, il fortissimo pro’ di Chicago Steve Billirakis – ma comunque avanti al grosso del gruppone dei 1.500 sopravissuti a queste 4 livelli e mezzo inaugurali. Come lui anche Alessandro Pastura, 95.800, Giovanni Rizzo, 75.100, il pro di Gd Poker Alex Longobardi, 72.150, e il capitano del team Sisal Dario Alioto, 60.775.
ALLA SCOPERTA DELL’AMERIGO “Ho sudato per tre livelli senza vedere nulla – racconta Santoro -. Poi hanno cominciato a tirarmi letteralmente le chip in faccia. Il piatto più importante l’ho vinto aprendo con 5-6 suited, e continuando a condurre il colpo su flop 7-8-K, su turn bianco e su river 4, con l’avversario che mi ha rilanciato pesantemente in quinta ma poi purtroppo non me le ha date tutte”.
EASY MONEY Tavoli tutto sommato facili anche per altri due degli azzurri sugli scudi oggi. Così il portacolori di Gd Poker Alex Longobardi. “Nel primo tavolo avevo avuto qualche difficoltà e non ero riuscito a salire – racconta il campano, l’anno passato 176esimo al Main – ma poi mi hanno spostato in un table veramente facile: zona rossa 352. Sabato nel day2 giocherò nella stessa zona, tavolo 351. Chissà che non sia il rosso a portare bene”.
E così Alessandro Pastura, che fece un grandissimo day1 anche l’anno passato per poi sperperare tutto al day2 in un’ora o poco più. “Però mi capitarono tre colpi bruttissimi – dice “Big Mac” -. Speriamo non si ripetano. Oggi è andata benone, sono salito a 60.000 a metà pomeriggio, poi tutto regolare, fino all’ultima mezz’ora in cui ho capito che al mio tavolo tutti avevano tirato i remi in barca per andare al day2. Avrò rilanciato tutte le ultime 30 mani, e eccomi a 95.000”.
CHE RIMONTA Mica facile invece la giornata di Dario Alioto. “Sono arrivato tardi, alle due (con inizio a mezzogiorno, ndr). E in un’ora ero già crollato a 5.000”. Poi però, inesorabile la rimonta di Ryu, che senza un A-K contro A-10 perso contro un corto lo avrebbe visto imbustare ben più di 60.775 chip.
Discorso analogo, non avesse perso il suo 70-30 con A-K contro K-9, anche per Giovanni Rizzo, 26enne di Parma già itm in un torneo Horse quest’anno alle Wsop. “Sarei andato a 120.000 chip già a due ore dalla fine della giornata senza quel colpo – dice Rizzo, comunque soddisfatto del suo day1 -. Fondamentale per me è stato il piatto in cui dopo aver mostrato un bluff con Q-9 “5bettando” un avversario che ha passato J-J, gli ho portato via tutto lo stack overbettando il mio set di nove al flop, venendo pagato dai suoi due fanti con a terra pure un re”.
Meno emozionante invece la giornata di Marco Traniello, 36.500 chip, e Sergio Castelluccio, corto già a cavallo della pausa cena e sparito dalla Amazon Room nelle ultime fasi di gioco, probabilmente perché eliminato.
Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo
Ecco le parole di Amerigo Santoro e di Alessandro Pastura al microfono di Jack Bonora
httpv://www.youtube.com/watch?v=t6l-FPaD2Is
httpv://www.youtube.com/watch?v=U3AW5fiSE-E