Come Back – Jack Bonora

Un bolognese si rende conto di essere tornato a casa dopo un lungo viaggio quando vede stagliarsi la basilica di San Luca. L’aereoporto Guglielmo Marconi è troppo anonimo: anche quando il pilota annuncia “siamo atterrati a Bologna” non gli si da fiducia.

Amo la mia città e, per quanto stia bene altrove, dopo un certo periodo ho voglia di avere davanti ai miei occhi quell’ immagine che profuma di torri, tortellini e ( ma si, si può dire! ) tette. A Las Vegas non ho avuto modo di apprezzare nessuna di queste tre cose.

Le torri perché qui non c’è storia, i tortellini perché sarebbe un delitto di lesa maestà, le tette perché, in quanto felicemente fidanzato da un anno, ho portato rispetto a chi, stoicamente, mi sopporta. Però sono stato benissimo, perché si è creato uno splendido gruppo di lavoro e le tavolate con i giocatori italiani sono state la ciliegina sulla torta.

Un filetto con il vecchio amico Bicio Ascari che si confida, un bucatino con il nuovo amico Silvio Crisari che si racconta, una carbonara con il sempre squisito Salvatore Bonavena, un fritto misto con l’ospitale “Flamingo” Malaguti. Tante belle serate trascorse a parlare non di poker ma di vita: come piace a me e come, in fondo, piace a loro.

Abbiamo lavorato molto, abbiamo sfornato decine di video che, spero, abbiano soddisfatto le vostre curiosità e regalato emozioni: ora altri impegni professionali mi chiamano in Italia. Qui è l’ 1 e 30, alle 4 dovrò essere in aereoporto e, questa volta, non mi era mai successo, con la voglia di restare dov’ero.

Come una splendida donna che ho avuto tempo di conoscere meglio, Las Vegas mi ha fatto innamorare: l’ anno scorso non mi ero reso conto di quanto fosse bella…

Ora lo so e tornerò a trovarla. Prima di partire volevo salutarvi, cari amici che avete avuto la pazienza di leggermi ed ascoltarmi: grazie per le “visite” on line che ci avete regalato: ci avete fatto percepire che il nostro lavoro vi piaceva, e non c’è nulla di più bello per chi ce la sta mettendo tutta.

Chiudo come l’ anno scorso: “Sipario”. Ma questa volta so che lo riaprirò…