WSOP 2010: Emozioni e umori nella bolla del Main Event

“Odio questa situazione: sto passando mani con le quali pusherei senza pensarci su due volte, se solo non stesse per scoppiare la bolla”, commenta Gianluca Speranza, Pro di GD, alla pausa cena.

Per chi si trova quasi short, è una pena; invece Zumbini, dall’alto dei suoi 250.000, si limita ad aspettare: “Ci sono giocatori con cinque bui, è solo questione di tempo.”.
Sono 747 i giocatori destinati all’ITM nel Main Event, e nonostante i tantissimi tavoli ai quali si gioca mano per mano, lo scoppio si fa attendere non poco: la situazione di stallo dura abbastanza da snervare deep e short stack. Il rovescio della medaglia è rappresentato da quei giocatori deep, come Filippo Candio o Giovanni Rizzo, e dai castelli di fiches a loro disposizione per rilanciare, 3bettare e, perchè no, 4bettare anche con mani marginali con il fine di sfruttare la paura di chi gioca money scared, o di chi semplicemente ha troppa paura di perdere quei soldi quasi assicurati.

In effetti 20.000$ non sono spiccioli, neanche per Patrick Antonious: il campione di Full Tilt permette agli avversari di essere bullato vedendo il proprio stack accorciarsi senza reagire.

E se i secondi passano qualsiasi mano pur di non rischiare di essere scoppiati prima della bolla, anche chi ha tante chip mette la sicurezza al primo posto; si vedono infatti scene dove due assi vengono checkati fino al river nonostante il flop basso.
Quasi il doppio del buy-in è il premio garantito ai primi che usciranno dopo lo scoppio della bolla, ma Tim McDonald, 748°, riceve un regalo: ticket gratuito per il Main Event del prossimo anno, quindi 10.000$ dollari regalati, come ha annunciato il direttore del torneo Jack Effel, ha permesso a 747 giocatori di andare ITM.
Magra consolazione, ma sempre meglio di niente.

Gianvito Rubino, Las Vegas