Mangiare a Las Vegas

Volare dalla patria della pasta fatta in casa a quella dei fast food è un’esperienza non da poco, e improvvisamente diventi abituale cliente di ristoranti di ogni genere.
Di solito si parte dalla colazione: bacon, salsicce, uova, cheddar e un paio di pancake: un po’ troppo? No, semplicemente uno stimolo in più ber buttarsi giù dal letto.

L’alimentazione è una questione culturale; in una nazione dove i ritmi sono veloci, spesso non c’è neanche il tempo di cucinare, e allora mangiare fuori diventa un habitué, per pigrizia e per fretta.
Tazzoni di caffè, allungato, quasi acqua per noi italiani abituati alla consistenza di un espresso, che qui si trova da Starbucks, ma non è all’altezza del nostro peggior bar. Il tipico turista italiano non perde occasione di sottolineare le abissali differenze con il cibo del proprio paese, nonché la genuinità: verdure coltivate nel proprio orto, salumi e formaggi caserecci, liquori fatti in casa, conditi con il minimo indispensabile per risaltare il sapore originale.
Negli U.S.A., invece, neanche l’acqua lasciano in pace: la si trova aromatizzata alla ciliegia, alla banana o alla fragola, e alla pari delle altre bevande gasate accompagnano indistintamente ogni pasto, come la famosa Dr. Pepper, conosciuta per nome in Italia grazie alla cinematografia d’oltreoceano: cola al gusto di ciliegia, un sapore davvero originale.
C’è chi dice che in America si mangi male, ma le pietanze del posto sono semplicemente lo specchio del crogiolo etnico caratteristico: cucine giapponesi, italiane, francesi e inglesi si incrociano per dare luogo alla più vasta scelta culinaria immaginabile, con ristoranti di ogni tipo in ogni dove, oltre alle classiche catene di fast food.

Il rovescio della medaglia è l’altissima percentuale di obesità, della quale se ne prende atto solo girando per strada: non è assurdo vedere persone di trent’anni costrette a camminare con il bastone oppure addirittura su una sedia elettrica per il troppo peso da sostenere.
Se è vero che noi accompagniamo le verdure con il pane, mentre qui ci sono toast unti di burro e patatine fritte, esiste anche una scelta di pasti equilibrati, dal sushi giapponese alle bistecche argentine, accompagnate da riso cinese o pasta italiana che, comunque sia, non è la stessa cosa.

Gianvito Rubino, Las Vegas