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Filippo Candio alle WSOP 2010 è november nine: “L’ho fatta grossa”
LAS VEGAS – “Mamma, questa volta l’ho fatta veramente grossa” dice Filippo Candio, 26 anni da Cagliari. Eccome se l’hai fatta grossa, Pippo. Sei appena diventato “November Nine”. Niente di meno. Dal 6 all’8 novembre tornerai al Rio di Las Vegas per giocarti il titolo di campione del mondo, il braccialetto più prestigioso, quello del Main Event Wsop. E come se non bastasse un primo premio di quasi nove milioni di dollari. Sapendo, per di più, di essertene garantiti male che vada 811.823$.
LA MARATONA Per arrivare così in alto però, nonostante si fosse già al day8 di torneo, quanto hai ancora dovuto sudare. Ce lo ha raccontato all’alba il tuo maglione a strisce blu che non hai abbandonato, come avevi fatto per tutto il torneo, nemmeno per tutte le 17 ore e 40 minuti giocate in questa giornata conclusiva. Tanto è durata la scrematura che oggi, o meglio tra ieri e oggi, ha portato dai 27 giocatori partiti a mezzogiorno ai nove player che alle 5:40 del mattino, quando il sole qui a Las Vegas era già alto, hanno festeggiato la più grande vittoria pokeristica delle loro vite. A chiudere i conti di una giornata infinita è stato un coin flip tra il corto Brandon Steven, finito ai resti per gli ultimi 4,4 milioni di chip affidati ad A-K, e Matthew Jarvis, il rivale che ne ha visto i resti con Q-Q. Board 4-3-10-4-5 e per “Drive On” Candio è iniziata la festa, esultando con la truppa italiana rimasta al Rio a tifare per lui: Dario Alioto, Max Pescatori, Flavio Ferrari Zumbini, Gianluca Speranza, Fabio Coppola e il compagno di stanza Gabriele Lepore, che erano tutti rimasti al Rio fino a giorno fatto solo per stargli vicino.
DUE COLPI Ne ha avuto bisogno, degli amici, Filippo, in questa giornata per lui caratterizzata soprattutto da lunghe, estenuanti attese. Così, confermerà il sardo nell’intervista di fine giornata che leggerete a margine, l’aveva programmata lui. Aspettando eliminazioni in sequenza, per arrivare all’obiettivo del tavolo finale. Così è sostanzialmente andata, con l’eccezione di due scariche di adrenalina che hanno acceso il “Candio day”. La prima, dopo tre orette abbondanti di gioco, quando Filippo è finito ai resti con 5-7 su flop 5-6-6 contro Cheong che gli ha girato in faccia due assi. Fine dell’avventura? Manco per sogno: turn 4 river 8 e con la scala runner runner che ha fatto pensare a tutta l’America del poker al solito donk italiano Candio, da vero predestinato come annunciavamo da giorni, è addirittura diventato per qualche decina di minuti chip leader del torneo con 26 milioni di chip.
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Poi, dopo una lenta discesa culminata toccando addirittura la soglia degli 11 milioni di gettoni dopo aver subito “un colore runner runner versus scala” in blind war da Jonhatan Duhamel, perché nel poker come nella vita chi la fa l’aspetti, la seconda impennata, quella arrivata nel cuore della notte. Ore 3 circa, dodici ore dopo quel 4 e quell’8 benedetti, coppia di assi in mano al sardo su piatto “4bettato” dall’aggressivo John Racener. Resti del nostro e call con A-K del rivale ormai committed, e board che nonostante un K al flop non ha portato ulteriori sventure a Candio. Che così poi, rimettendosi in carreggiata, pur perdendo terreno nel finale ha chiuso a 16,4 milioni di pezzi, in un count dominato da Duhamel con 65,9 milioni e John Dolan, forse il più bravo a interpretare l’interminabile bolla da November Nine, con 46,2 milioni.
THE GRINDER Il pubblico americano, però, si è infiammato soprattutto per l’impresa compiuta da Michael “The Grinder” Mizrachi, che dopo aver vinto il braccialetto nel torneo da 50mila dollari di buy in all’inizio di queste Wsop ha fatto November Nine e ripartirà tra qualche mese con 14,4 milioni. Meno di lui, è vero, ne avranno solo Jason Senti (7,6 milioni) e Soi Nguyen (9,6 milioni), ma non è che Joseph Cheong (23,5 milioni), John Racener (19 milioni) e Matthew Jarvis (16,7 milioni) siano poi così lontani.
- Seat 1: Jason Senti (7,625,000)
- Seat 2: Joseph Cheong (23,525,000)
- Seat 3: John Dolan (46,250,000)
- Seat 4: Jonathan Duhamel (65,975,000)
- Seat 5: Michael Mizrachi (14,450,000)
- Seat 6: Matthew Jarvis (16,700,000)
- Seat 7: John Racener (19,050,000)
- Seat 8: Filippo Candio (16,400,000)
- Seat 9: Soi Nguyen (9,650,000)
Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo
Nel video che segue abbiamo compresso in 4 minuti e mezzo, la nostra interminabile avventura a Las Vegas: luoghi, facce e sensazioni nella fantastica cornice della città che non dorme mai.
http://www.youtube.com/watch?v=lNpfkq1Lsgg