Candio: “Ora spero che politica e società italiana ascoltino cosa ho da dire sul poker”

LAS VEGAS – Che Filippo Candio sia contento di come è andato il suo Final Table Wsop, l’abbiamo già detto. “Drive On” lo ha ripetuto più volte, con tanto di sorrisi, nel corso della intensa conferenza stampa in inglese tenuta all’esterno del Penn&Teller Theatre.

Rispondendo alle domande della stampa estera, però, Filippo è andato oltre. Ha parlato di obiettivi futuri, di studi fatti per arrivare dove è arrivato, e del suo ruolo come alfiere del movimento del poker italiano. “Cosa farò con i tre milioni di dollari? Dunque, vediamo…penso che comprerò cinque Ferrari” ha scherzato Filippo.

“Battute a parte non ho ancora idea di come spenderò questi soldi – ha continuato -. Ecco, direi che potrei comprarmi casa, questo sì anche perché lo avevo già sostanzialmente in testa”.

Per quanto riguarda i nuovi appuntamenti, “penso che mi dedicherò per qualche mese al poker on line. In fin dei conti mancano diversi mesi alle prossime World Series of Poker, che resteranno comunque il mio principale obiettivo”.

E poi, come ci ha confidenzialmente anticipato due sere fa davanti a una birra, Filippo tornerà anche a giocare tornei live in Italia.

E a proposito del livello dei giocatori di poker italiani, Candio ha risposto agli stranieri: “Ci sono giocatori scarsi in Italia, ma ce ne sono anche di forti. E se me lo chiedete sì, penso che il fatto di essere italiano mi abbia aiutato durante il torneo a essere sottovalutato dai miei rivali”.

Filippo però per l’Italpoker qualcosa vuol fare. “In Italia abbiamo un panorama normativo che presenta diverse contraddizioni. Spero che quello che sono riuscito a fare alle World Series mi dia la visibilità, al rientro in Italia, per poter contribuire al futuro di questo settore dicendo la mia a politica e società”.

Mica male, come idee per il futuro di un November Nine. L’argomento merita di essere approfondito. Ma magari un altro giorno. Dopo 14 ore di sofferenza, è ora di riposare. Che tanto Filippo da Las Vegas per qualche altro giorno non scappa.

Rudy Gaddo inviato a Las Vegas