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Al party di Mizrachi la vera stella è Candio?
LAS VEGAS – Per la sua festa da November Nine al “Pure”, esclusivo locale notturno del Caesar’s Palace di Las Vegas, il “Grinder” l’aveva proprio studiata bene. Privè in balconata per lui e tutta la famiglia, quindi roba grossa visto che sono in quattro solo i fratelli quindi apriti cielo, e tavolini riservati agli altri November Nine subito sotto, un gradino più in basso nella scala gerarchica pokeristica.
Peccato che al tavolo Finale del Main Wsop non sia andata come Michael Mizrachi aveva supposto. Un quinto posto da 2,3 milioni di dollari dopo aver vinto questa estate il 50.000 dollari Poker Players Championship comunque val bene una festa. E anche se il braccialetto al polso ce l’ha il canadesino volante Jonathan Duhamel, ieri notte apparso qualche minuto al Pure per sedere al tavolo del connazionale e ottavo classificatoMatthew Jarvis, poco male.
Tra i November Nine l’ultimo ad arrivare al “Pure” è Filippo Candio. Manco fosse proprio lui (o forse lo era?) la vera star della festa. Impegnatissimo anche ieri tra riprese, interviste e appuntamenti con sponsor, “Drive On” si è dovuto rifugiare nella camera di hotel di Cristiano Blanco per poter rilasciare, a mezzanotte suonata, l’ultima intervista telefonica di giornata prima di poter scendere a fare due danze e bere un bicchiere.
“La prossima è alle 5 e 45 del mattino, ora è tempo di divertirsi” deve aver pensato Pippo alzando le mani al cielo a ritmo di musica prima di andare a salutare il Grinder padrone di casa. Poi vodka-redbull, nodo della cravattina allentato, qualche fotografia con gli amici “che hanno vinto un milione-di-dollari-senza-fare-un…” grazie alle quote che avevano del torneo di Pippo, e poi sui divanetti a ballare e far caciara.
Mizrachi da sopra troneggia imponente guardando la pista col suo occhietto sottile sottile a causa dell’alcol. Gabriele Lepore sotto sembra un manager e intrallazza con tutti. Gli italiani fanno conquiste in pista. L’atmosfera è da ultimo giorno di scuola. Dopo una settimana passata assieme “tutti per uno e uno per tutti”, i moschettieri di Candio (Mauro Stivoli, Gabriele Lepore, Flavio Ferrari Zumbini, Gianluca Speranza, Cristiano Blanco, Claudio Rinaldi) da domani cominceranno a rimpatriare.
Nella notte a Filippo, che aveva in programma di tornare già domani in Italia, salta fuori l’idea di seguire “Galb” a Los Angeles per giocare il Napt in programma al Bycicle a partire da questo settimana. “Sono in forma, perché non andare a mettersi subito alla prova” confida nella notte tra un drink e l’altro.
La musica rimbomba assordante. In pista ci si diverte, nel tavolo a fianco alcune spogliarelliste dello Spearmint Rhino, stasera a divertirsi in libera uscita vestite ma non troppo, danzano sinuose senza che i loro prorompenti petti gonfiati si arrendano alla forza di gravità. Spettacolo. Perché Las Vegas è Las Vegas. E non c’è Beniamino Franklin che tenga. Se devono star su, stanno su. E allora tutti sull’attenti.
Rudy Gaddo a Las Vegas