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il 3 Dic 2010

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Poker Polacco – Il gioco dei Campioni!

Poker Polacco – Il gioco dei Campioni!

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Sta letteralmente spopolando, non esiste tappa di qualsiasi circuito italiano o mondiale, in cui almeno un gruppo di pro poker player non si trovi da qualche parte per una sessione di Poker Polacco.

Per chi pensa che sia poco più di un “indianata” da fare mezzo ubriachi, diciamo subito che è completamente fuori strada. Forse non per lo stato alcolico, ma sicuramente etichettare il Poker Polacco come solo goliardico è quantomai errato. Ci vogliono tecnica, intelligenza, matematica e uno spirito gambler come non mai. Ma che diavolo è questo gioco che sta facendo impazzire tutti?

Che si tratti di Sanremo, Nova Gorica o Malta ha poca importanza. Nè sono da meno Barcellona o Praga. Non c’è luogo dove passi la carovana del poker, che non porti dietro almeno una partita memorabile di Poker Polacco. E non stiamo parlando di quattro scapestrati che si giocano una birra con le carte in fronte. Stiamo parlando del meglio del panorama italiano da Andrea Bulgari a Davide Costa, da Stefano Demontis a Jackson Genovesi, da Andrea Dato a Dario Sammartino, da Renato Paolini a Cristiano Guerra (insomma un tavolo parecchio EV- per tutti noi).

E se tutti loro, nonchè tantissimi altri, si sono così appassionati a questo gioco, c’è da star certi che è qualcosa di più che una semplice “indianata”. Vediamo allora di cosa si tratta.

Flavio Ferrari Zumbini e Dario Alioto in una sessione di Poker Polacco a LV

Il gioco è concettualmente semplice. Si può giocare fino a dieci persone, e all’inizio ognuno riceve UNA carta. Il primo a parlare dovrà “Dichiarare” un punto qualsiasi, generalmente visto che può vedere solo la sua carta, dichiarerà o la sua carta come High Card, o può anche “bluffare” dichiarandone un’altra.

Il giocatore dopo di lui ha due scelte. Potrà o Dichiarare un punto maggiore (per esempio se ha in mano una carta più alta, o se invece vorrà provare a Dichiarare una coppia), oppure dichiararsi “CONTRO”, ovvero non credere che il giocatore che ha Dichiarato prima abbia realmente quel punto.

Se si Dichiara un punto maggiore, si va avanti nel giro aumentando ogni volta la Dichiarazione, almeno finchè appunto qualcuno si dichiarerà CONTRO. A quel punto verranno girate tutte le carte in gioco, nel nostro esempio tutte e dieci, e si vedrà se in quelle carte è presente o meno l’ultimo Punto Dichiarato.

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Chi perderà dei due ultimi dichiaranti (quello che ha dichiarato il punto o quello che ha “contrato”), il giro successivo avrà una carta in più in mano. Il massimo numero di carte che uno può avere in mano è Cinque, se perderà ancora sarà Eliminato dal gioco.

Il gioco è freezout, ovvero vince soltanto l’ultimo che rimane in gara.

Più difficile a spiegarsi che a farsi. Ma le implicazioni dietro questo gioco si fanno via via più interessanti e complicate, man mano che il numero delle carte in gioco aumenta. Quando per esempio avremo ancora sei giocatori in gioco, rispettivamente con 4,3,4,4,5,2 carte, abbiamo in totale 22 carte in gioco sulle 52 totali del mazzo.

A questo punto, oltre a vedere le nostre carte personali, possiamo costruire strategie che derivano sia da un calcolo matematico delle carte in gioco rispetto alla probabilità che i vari punti siano fuori, nonchè il modo migliore per far giocare male i nostri avversari più pericolosi (questo utilizzando strategie di Dichiarazione punto che portino al momento della Dichiarazione del nostro più temibile avversario una chiamata particolarmente difficile, ma queste tecniche di “alta strategia” le vedremo magari più avanti…).

Da aggiungere nella Dichiarazione dei punti, che in questo gioco i Semi delle carte hanno un ordine particolare, in cui il colore di PICCHE è in effetti il colore più forte. Viceversa per dichiarare Scale e Scale colore bisognerà definire anche il minimo ed il massimo (ovvero “Dichiaro Scala dal 3 al 7” piuttosto che “Dichiaro scala colore dal 8 alla Donna”, ecc).

Insomma questo gioco ha talmente tante possibilità strategiche che qualcuno potrebbe fin pensare di scriverci un libro sopra. Ma ancora di più, ha una componente di divertimento che al momento non ha rivali in nessuna altra “variante”.

Forse per questo sempre più poker player decidono di trovarsi finita la giornata ai tavoli di poker, per qualche bevuta in compagnia, unita ad una lunga sessione di Poker Polacco.   Se avete dei dubbi o volete saperne di più su questo fantastico gioco, non avete che da chiedere, basta andare sulla discussione di ItaliaPokerForum.com 😉

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