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il TLIT (si.. è scritto proprio così!)
No, non volevo scrivere “TILT”, non è un errore di battitura. Il “TILT” lo conosciamo tutti, perdere la testa al tavolo di poker facendo banali errori e magari mangiandosi in meno di due ore tutto il bankroll accumulato con certosina pazienza in mesi di quotidiane sfide, è un evento purtroppo noto. A chi racconta di non averlo mai subito non credetegli, tenete a mente che egli mente spudoratamente. Al contrario, il “TLIT” è ancora sconosciuto, ancora per poco.
Il “TLIT” è il fenomeno per cui nella real life il verificarsi di alcune normali situazioni della vita ha come effetto, l’affiorare nella mente del giocatore di poker ricordi legati a situazioni di gioco ovvero di specifici episodi avvenuti nella sua carriera di player.
Da questa definizione appare dunque chiaro che sono 3 gli elementi necessari affinché il “TLIT” possa verificarsi: il contesto ambientale, la causa innescante e la reazione soggettiva. Vediamoli nel dettaglio.
Contesto Ambientale. La situazione in cui il “TLIT” accade è la real life di tutti i giorni, cioè quel lasso di tempo che intercorre fra le nostre sessioni di poker. Non tutti hanno la fortuna, la capacità o il bankroll per giocare 24 ore su 24, pertanto può accadere che fra una sessione e un’altra si debbano fare, spesso controvoglia, un insieme di attività che nulla hanno a che fare con la nostra grande passione, come ad esempio andare in birreria, al ristorante, al cinema, al supermercato, stare con la famiglia, buttare la spazzatura o addirittura lavorare.
Causa Innescante. La causa innescante è un evento, un’attività o un accadimento che avviene nel contesto ambientale visto in precedenza e che non è assolutamente attinente al mondo del poker. E’ impossibile fare una casistica esaustiva di tutte le situazioni che possono fungere da causa innescante perciò rimandiamo agli esempi che faremo in seguito una più chiara illustrazione di questo elemento.
Reazione Soggettiva. Di fronte al verificarsi di una causa innescante nel contesto ambientale descritto, il giocatore può manifestare una risposta che è sempre di tipo emotivo ma che può anche essere seguita da una manifestazione fisica più o meno intensa. In ogni caso, anche quando è solamente emotiva questa risposta, si configura comunque come reazione soggettiva. Anche in questo caso è davvero impossibile descrivere tutti i tipi di reazioni emotive che possono affiorare nella psiche del player, tuttavia le più comuni sono felicità, tristezza, rammarico, frustrazione, rimorso, depressione. Anche le manifestazioni fisiche non sono catalogabili in maniera definitiva, a esse si possono comunque ascrivere sorriso, pianto, imprecazioni, urla, smorfie.
Vediamo un paio di esempi di TLIT in cui, per ognuno di essi e in maniera didattica e facilmente comprensibile, illustreremo il contesto ambientale e la causa innescante formulando alcune ipotesi sull’eventuale reazione soggettiva del giocatore.
ESEMPIO 1
In questo caso il contesto ambientale è abbastanza comune, nel senso che una scena del genere si può presentare a tutti i player che fanno un lavoro che li porta a frequentare le case altrui come ad esempio, muratori, idraulici, postini, elettricisti, venditori porta a porta oppure ditte di traslochi.
Per quanto riguarda invece la causa innescante, il nostro giocatore potrebbe essere colpito da vari elementi presenti nella visione che gli si presenta davanti. Ai fini didattici prenderemo in considerazione la scala appoggiata sul balcone, la donna sul balcone e il suo fondoschiena (della donna, non del balcone).
Per quanto detto finora, la reazione soggettiva del player, qualora avvenisse, potrebbe dipendere da uno o più delle cause innescanti viste prima, vediamo un paio d’ipotesi:
– Esultanza. Il giocatore ricorda con gioia la sua recente vittoria a un MTT con oltre 300 iscritti nel quale ha “sculato” (elemento fondoschiena) mano vincente realizzando una scala runner runner.
– Tristezza/Rammarico. Al giocatore viene purtroppo in mente il suo Heads Up da 100 Euro giocato e perso con un all-in, dove la sua scala al Jack è stata sconfitta da un full di Donne dell’avversario. Infatti, nell’immagine che gli si prospetta davanti, la donna in piedi (che gli ricorda il full di Donne) è più alta della scala (che gli ricorda la sua mano) che è sdraiata in terra.
ESEMPIO 2
Qui il contesto ambientale è la classica gita fuori porta, un pic-nic con gli amici o con i compagni di università oppure ancora un club escursionismo durante un’attività outdoor. Un insieme di situazioni piuttosto comuni, che perciò potrebbero facilmente vedere protagonista un giocatore di poker.
La causa innescante è costituita dagli elementi che possiamo facilmente riconoscere e che sono un gruppo di ragazze con alcune di esse che eseguono delle figure di danza classica, un grande fiume sullo sfondo.
Per quanto riguarda le reazioni soggettiva del player, eccone alcuni esempi:
– Depressione. Il giocatore ricorda che nell’ultimo satellite di qualificazione agli spettacolari WSOP di Las Vegas egli perse la partita a causa della discesa sul board del river che non gli fu d’aiuto (in inglese river significa fiume).
– Rimorso. Le due ragazze al centro eseguono in maniera speculare quello che nella danza classica si definisce “grand battement”. Il particolare intreccio dei loro corpi disegna una “A” e ciò scatena nel player il rimorso di aver foldato un Asso con carta bassa che gli avrebbe invece consentito di diventare chip leader nella fase chiave del suo ultimo sit n’go.
– Felicità. La presenza della “A” disegnata dalle ragazze sullo sfondo del fiume/river, non può non richiamare alla mente del giocatore la famosa situazione pokeristica chiamata “Ace on the river”, cioè la discesa di un asso come ultima carta sul board. E’ proprio questa situazione che suscita ricordi felici al nostro player che magari sorride ricordando quell’”ace on the river” che lo fece trionfare nell’ultimo Sunday Special.
Infine, si rendono necessarie un paio di precisazioni di carattere etimologico e grammaticale.
“TLIT” ha etimologicamente origine dalla scrittura al contrario della parola TILT poiché accade nella real life mentre il TILT accade sui tavoli da gioco.
Inoltre da questo sostantivo scaturisce il verbo “TLITTARE” che solo per ragioni di pronuncia raddoppia però la consonante finale rimanendo comunque regolare e transitivo. Ad esempio “Amore, per favore sposta quel vaso di margherite, sto TLITTANDO da paura con tutti quei FIORI” oppure “Sai Michele che prima di Natale TLITTAI da paura? Ero imbottigliato nel traffico e davanti a me c’era un camion con targa AQ 888 KK”.
Pokerchiamauomo
Siamo lieti di ospitare un articolo di pokerchiamauomo, un appassionato di poker i cui studi vertono principalmente sulla psicologia, la memetica e la sociologia. Il suo blog, facilmente reperibile in rete, è il punto di riferimento per tutti coloro ritengono che anche gli studi non convenzionali possano contribuire a capire le dinamiche pokeristiche moderne.