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POKER LIVE: prime reazioni dal mondo del Poker sulla chiusura dei circoli
Siamo al Day After e immancabili iniziano ad arrivare le prime reazioni da chi è direttamente colpito dalla circolare del Ministero Degli Interni di questi giorni con la quale si richiede alle Questure e agli organi di Polizia di attuare la linea dura nei confronti dei circoli che continuino ad operare organizzando partite e tornei in questa fase di transizione.
Luca Antinori, presidente del circolo romano Liegi Nuts, ha subito commentato negativamente la notizia in quanto non essendoci prospettive di regolamentazione in tempi brevi i circoli saranno obbligati a chiudere aggiungendo che si aspetta un blocco di almeno 8 mesi. Antinori aggiunge polemicamente:“ Bloccare un settore che ha preso piede tanto velocemente e che ha fatto sforzi enormi per restare nella legalità, offrendo agli appassionati la possibilità di divertirsi e competere sportivamente, è davvero un atto repressivo.”
La questione è ancor più spinosa visto che questo stop causerà anche un ondata di disoccupati, parliamo infatti di circa 600 circoli in Italia.
Ha detto la sua nel corso della giornata di ieri anche Domenico Tresa di Italian Rounders: ”Noi contestiamo soprattutto i modi, il mercato va regolamentato e siamo ansiosi di avere le normative, ma non si può mettere in ginocchio realtà che stanno in piedi da anni. In questo modo si sta mettendo a rischio il futuro di circa 12 mila persone che vivono e lavorano nel settore:personale dei tavoli, direttori di sala, senza considerare tutti coloro che si stavano lanciando nel settore”.
Si è unito al coro anche il vicepresidente dell’associazione PokerOne, Enzo Mastrovita: ”Non credo alcuna autorizzazione abbia più alcun valore, ora – continua – se i tempi saranno rispettati entro fine settembre sarà emanato il regolamento preparato dal Ministero degli Interni e AAMS, in cui verranno riportati i requisiti necessari e le disposizioni di maggior rilievo. Poi, entro tre mesi, si dovrebbero avere i nuovi concessionari. Speriamo i tempi siano davvero questi, fatto sta che per il momento c’è lo stop, e noi dobbiamo rispettarlo. I circoli, solo se avranno i requisiti determinati dallo Stato, potranno creare società e richiedere la concessione. Ma è ancora tutto da valutare e – conclude Mastrovita – vanno lette con attenzione le condizioni di partecipazione“.
I circoli però che hanno già ottenuto autorizzazioni per tornei e manifestazioni dichiarano apertamente di non voler fermare questi eventi, lo dice Alessia Turriziani della segreteria generale FIPOS, una delle più grandi federazioni italiane.
Al momento, come in tutte le fasi di cambiamento, la situazione è molto incerta e tutti aspettano di vedere effettivamente come le Questure decideranno di intervenire: si limiteranno a rifiutare le nuove richieste di autorizzazione o interverranno a bloccare anche gli eventi già autorizzati?
La discussione si accesa ulteriormente dopo le dichiarazioni di Marcotti della Federbingo: ”Decisione giusta da parte del Ministero. C’è chi si è spinto un po’ troppo oltre – prosegue Marcotti – sappiamo che esistono circoli dove i montepremi fanno impallidire quelli possibili per i concessionari“. Marcotti è stato subito ripreso da Antinori che ha dichiarato :” I circoli hanno sempre agito alla luce del sole!!”.
Chiudiamo la rassegna con le dichiarazioni di Enrico, presidente dell’AIGP, uniche parole con un po’ di speranza per i circoli: ”I tempi per l’attuazione della regolamentazione sono lunghi e stiamo cercando di concordare una soluzione compatibile, stiamo lavorando con il Ministero per una soluzione che faccia fronte allo stato attuale. Non posso anticipare molto, ma si tratta di un a sorta di Trait d’union tra la non-regolamentazione e la regolamentazione futura”.