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Pokeristi Sportivi Uniti – Movimento online degli appassionati di poker sportivo
Lo scorso venerdè nato un movimento online che prescinde da qualsiasi ente associativo italiano. Lo scopo del gruppo è essere l’interlocutore istituzionale di riferimento per trovare una soluzione temporanea alternativa allo stop imposto mercoledì scorso ai tornei live nei club di poker italiani. “Vogliamo difendere i diritti di poter organizzare i nostri tornei della ‘Birra e della Salamella‘” dichiara Giangia Marelli, uno dei fondatori di questo movimento e i numeri che il gruppo sta registrando devono far riflettere: 1.500 persone dopo 24 ore, 4.500 persone in un week end e oggi, dopo 4 giorni, le adesioni sono circa 6.000.
Ecco le parole dei fondatori:
L’obiettivo è essere legittimati in via provvisoria a poter organizzare tornei nei club con buy in contenuti, nel rispetto delle normative vigenti fino alla diffusione del reoglamento attuativo della legge approvata lo scorso luglio e, diventare un interlocutore privilegiato proprio per lavorare al regolamento che darà attuazione alla legge comunitaria rappresentando le esigenze e prospettando le soluzioni dei “veri giocatori”.
Scriviamo “nel rispetto delle normative” perchè è auspicabile una regolamentazione che ponga fine alla libera interpretazione. In passato si sapeva che la pratica del cash era vietata e molti organizzatori rispettavano la legge, gli altri aspetti erano lasciati al buon senso.
Una regolamentazione era necessaria per il bene di tutta la comunità pokeristica sportiva nazionale. La misura drastica dello stop totale, tuttavia, rischia di diventare un’arma a doppio taglio perché potrebbe portare al proliferare dell’illecito con il ritorno del gioco in fumosi scantinati dove anni fa si giocava illegalmente.
Questo gruppo è l’espressione materiale che le persone ci sono, hanno voglia di giocare e iniziano a comprendere le cause che hanno portato a questa situazione figlia delle spartizioni di mercato di chi ci ha rappresentato fin ora.
Il gruppo è formato da appassionati di poker sportivo, ma anche persone che non giocano a poker e che, compreso lo spirito dell’iniziativa, l’hanno condivisa per dare un contributo alla forza del messaggio.
In molti si chiedono il perché di un blocco così immediato. Da piu parti arrivano motivazioni diverse: errori di battitura o nella battitura della nuova legge o qualcuno che in passato ha fatto troppo i suoi interessi.
La maggior parte delle persone si domanda perchè non si è aspettata la divulgazione del regolamento attuativo e l’apertura effettiva del bando per ottenere la licenza AAMS? “Non so dare una risposta a queste domande e quindi mi astengo dal darla” Commenta Giangia e continua:
“In questi 3 giorni ho ricevuto messaggi di tutti i tipi: tantissime persone che mi ringraziano ma io rispondo sempre di ringraziare tutti i partecipanti a Pokeristi Sportivi Uniti per il lavoro che viene fatto dai moltissimi volontari che hanno aderito e stanno aderendo. Tantissime persone che mi dicono ‘Avevo solo 60 persone tra i miei amici, va bene?‘ Ogni contributo va bene ed ha lo stesso peso in base alle possibilità che ha una persona. L’ho voluta mettere in questa forma perché richiama quella del mondo degli affari, solo che negli affari se hai una capacità produttiva piccola, non ti tengono neanche in considerazione. Internet e Facebook invece ti permettono di creare un movimento come questo in poche ore.”
“Abbiamo in chat alcune incursioni di persone che dichiarano di essere d’accordo con la decisione del blocco del gioco nei circoli live, ma poi quando vai ad approfondire scopri che una volta erano presidenti di circolo e oggi lavorano per qualche poker room e la posizione è la stessa dei rappresentanti degli enti all’articolo 1 del proprio statuto hanno messo di volersi porre come interlocutore con le istituzioni e oggi si è limitato a mettere un cartello STOP sul proprio sito nel più totale silenzio… assenso? …bhe con questo gruppo potremmo dire dissenso!!!
A questo punto è meglio chi all’inizio dell’anno ha trasformato il proprio circuito in s.r.l. dichiarandosi network a scopo di lucro in modo palese!
Pokeristi Sportivi Uniti oggi è nella fase di costruzione del gruppo ed è importante essere e rimanere compatti.
Tra i partecipanti al gruppo, ci sono anche professionisti di alto profilo: avvocati, manager, imprenditori, giornalisti come voi, persone con esperienza di politica e anche chi ha già i canali istituzionali per cercare di ottenere una soluzione provvisoria in attesa che venga divulgato il regolamento attuativo della legge emanata lo scorso luglio, che è lo scopo di questo movimento.
Nella bacheca del gruppo, alcuni hanno proposto lo sciopero del gioco online e Giangia commenta: “Mi chiedo quale sia lo scopo … si arriva a soluzioni così drastiche dopo un crescendo in cui non c’è stato dialogo e non come primo messaggio.”
Per il momento preferiamo cercare prima una soluzione che passa attraverso il dialogo istituzionale per trovare una soluzione transitoria lecita in attesa del regolamento attuativo della legge approvata lo scorso luglio.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i partecipanti al gruppo, lo Staff di questo portale che ci ha dato visibilità e appoggio e i volontari che da soli hanno deciso di prodigarsi per Pokeristi Sportivi Uniti. Andiamo avanti in questo modo, con una voce unica: “la voce della passione per il poker sportivo.“