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Circoli live il parlamento sollecita l’AAMS
La discussione intorno alla necessità di regolamentare il settore del Poker live non accenna a placarsi, da un lato le associazioni che premono per la necessità di regole immediate dall’altro la burocrazia e l’apparato legislativo con le loro tempistiche e i loro problemi. Sicuramente la circolare del Ministero del 9 Settembre con cui si è andata a sanzionare la momentanea sospensione di tutte le attività dei circoli ha inasprito il dibattito, che fino a quel momento aveva avuto toni molto pacati e proseguiva in un clima di collaborazione tra le associazioni e gli organi ministeriali.
In effetti sono ormai passati ben due mesi da quando con la Legge Comunitaria è stato indicato un nuovo paradigma per la regolamentazione di questa attività, ma i regolamenti di attuazione che andranno a definire i canoni in cui operare non ci sono. Ecco che quindi anche all’interno dello stesso Parlamento Italiano inizia a serpeggiare un po’ di malumore e di critiche nei confronti di chi questo regolamento lo deve redigere, nel caso specifico l’AAMS.
Il deputato della PDL Tommaso Foti ha quindi ieri presentato un’interrogazione scritta al Ministero delle Finanze con la quale evidenzia come “il comma 27 dell’articolo 24 della legge 14 luglio 2009, n. 161 prevede che con regolamento dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, da adottarsi di concerto con il Ministero dell’interno, siano disciplinati i tornei di poker sportivo”.
Il deputato sollecita quindi l’intervento del Ministero affinché solleciti l’AAMS a velocizzare l’emanazione di suddetto regolamento e metter in condizioni gli operatori del settore di tornare a lavorare negli ambiti definiti dalla legge.
Speriamo che questo intervento serva ad accelerare il lavoro dell’AAMS e che tutto possa presto tornare alla normalità.
Dopo l’entrata in vigore a fine luglio delle norme contenute nella Legge Comunitaria 2008 relative alla svolgimento dei tornei di poker, l’organizzazione di tale eventi verrà consentita solo ai soggetti concessionari dei giochi pubblici sulla base di un regolamento che verrà emanato dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato .
Il Ministero dell’Interno, con direttiva ai Prefetti del 9 settembre, ha confermato il divieto di organizzare tornei di poker sportivo nei pubblici esercizi ed in altri luoghi senza la autorizzazione prevista dall’articolo 24 della legge comunitaria del 2008.
Al riguardo il Ministero ricorda che la legge comunitaria ha introdotto significative novità in relazione allo svolgimento dei tornei di poker sportivo non a distanza, stabilendo che i suddetti tornei sono consentiti a soggetti titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di uno o più giochi, previa autorizzazione dell‘amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.
Il Ministero sottolinea, inoltre, che con regolamento della Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, da adottarsi di concerto con lo stesso Ministero, saranno disciplinati i tornei di poker sportivo, l’importo massimo della quota di partecipazione al torneo, le modalità che escludono i fini di lucro, la impossibilità per gli organizzatori di prevedere più tornei nella stessa giornata e nella stessa località e le modalità per continuare a partecipare al torneo una volta esaurita la quota di partecipazione.Sono passati due mesi , ma di quel regolamento non c’è traccia.
Così il deputato del PdL Tommaso Foti ha presentato una interrogazione scritta al Ministero delle Finanze nella quale evidenzia che il comma 27 dell’articolo 24 della legge 14 luglio 2009, n. 161 prevede che con regolamento dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, da adottarsi di concerto con il Ministero dell’interno, siano disciplinati i tornei di poker sportivo. “In assenza dell’emanazione del detto regolamento l’Amministrazione autonoma dei monopoli è impossibilitata a rilasciare la concessione per lo svolgimento dell’attività in questione” aggiunge Foti “ è quindi importante sapere se, ed eventualmente quali, iniziative intenda assumere il Ministero per sollecitare l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ad adottare il regolamento che qui interessa.”