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Decreto Sanità – Vietata la pubblicità per i giochi dove si vince denaro
Che il nuovo decreto della Sanità volesse dare un duro colpo alle “ludopatie” lo si era già capito nella prima bozza uscita poco tempo fa. Che poi per farlo si fossero proposte anche alcune assurdità come la distanza minima di 500 metri da scuole e luoghi di culto è solo una piccola conferma della poca conoscenza del fenomeno da parte di chi deve fare le leggi. Il nuovo testo però ha fortunatamente tagliato questo limite, introducendo però un’altra stangata che farà parecchio discutere.
La nuova bozza prevede infatti il divieto di pubblicizzare su Televisioni, Radio, Riviste, Cartelloni o altro per tutte le attività e i giochi che prevedono premi in Denaro. Almeno per tutti quei giochi che affidano la vincita esclusivamente al caso. L’aggiunta di quel “Esclusivamente” toglie per nostra fortuna il Poker dalla restrizione (ma le scommesse sono davvero poi frutto del solo Caso?), ma non distoglie dall’idea che questo provvedimento potrebbe portare un vero sisma soprattutto per l’erario che si vede così restringere il campo di azione su attività che portano una bella fetta di entrate nelle casse dello Stato (e non solo).
Niente più pubblicità dunque per Lotto, Enalotto, Scommesse Sportive (anche online), Lotterie e concorsi vari. Leggiamo insieme il testo completo del punto che riguarda appunto le “Ludopatie” :
“Al fine di prevenire fenomeni di ludopatia sono vietate: a) le comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, dirette o indirette, che inducano all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco con vincita in denaro, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive, newslot o ad attività, anche on line, comunque denominate finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente dal caso, all’interno di programmi radiotelevisivi rivolti ai minori nei venti minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi e nella intera fascia oraria dalle 16.00 alle 19.30; b) in qualsiasi forma, la pubblicità del gioco di cui alla lettera a) sulla stampa giornaliera e periodica destinata ai minori e nelle sale cinematografiche in occasione della proiezione di film destinati prevalentemente alla visione dei minori; c) la pubblicità diretta o indiretta del gioco di cui alla lettera a) sui mezzi di trasporto pubblico e nei luoghi frequentati prevalentemente dai minori; d) qualsiasi forma di propaganda pubblicitaria che rappresenti i minori intenti a giochi con vincita in denaro”.
A rischio quindi anche programmi televisivi come quelli collegati alla lotteria Italia o al Superenalotto, mentre come detto non sembrano essere toccate eventuali trasmissioni o pubblicità che riguardano Poker Room o spettacoli di Poker.
Dal vecchio testo è stata tolta, come anticipato, il limite minimo di distanza per le “macchinette” (Slot e Videopoker) di 500 metri rispetto a tutti i luoghi di culto, scuole o ospedali. Ma saranno intensificati i controlli vicino a tali zone e come cita il decreto “in presenza di fenomeni estesi di ludopatia, anche su segnalazione dei sindaci” potranno portare alla chiusura della sala da gioco.
Alla luce di tutto questo, vedremo se questo testo verrà ulteriormente modificato e in che maniera, ma resta il fatto che se sarà confermato sarebbe un cambio di approccio abbastanza radicale per combattere le ludopatie da parte dello Stato Italiano.