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Phil Hellmuth si è “comprato” il tredicesimo braccialetto?
Rivelazioni di portata internazionale dal sito danese “SlowPlay.dk”, che ha intervistato il secondo classificato al Main Event WSOPE 2012, l’ucraino Sergii Baranov.
Il player dell’Est nell’heads up finale contro Hellmuth aveva iniziato in svantaggio di materiale, con uno stack più corto di quello di “Poker Brat” che non è mai riuscito a sorpassare. Dopo alcuni showdown favorevoli a Baranov, i due si sono ritrovati ai resti con AT per Hellmuth contro A4 dell’avversario, e non c’è stato nulla da fare: il braccialetto è volato nella bacheca di Phil, a fare compagnia agli altri dodici già conquistati in terra americana.
Ma l’intervista appena fatta a Baranov rivela particolari “nascosti” di quell’heads up da un milione di euro. Ecco la frase shock del poker player ucraino:
Ho fatto una proposta a Phil Hellmuth: se ci fossimo divisi in parti uguali i soldi, io avrei potuto perdere apposta l’heads up e lasciargli vincere il braccialetto. Io non me ne sarei fatto nulla, e per lui invece significava tantissimo.
Un’offerta davvero interessante per “Poker Brat”. Cosa ha risposto Hellmuth all’offerta di Baranov?
“Phil ha rifiutato subito!” ha affermato subito dopo Baranov. “Non ha nemmeno considerato la proposta, non ne voleva proprio sapere. Mi ha detto che non avrebbe potuto accettare una situazione di quel tipo, che non sarebbe stato giusto.
Phil voleva lottare per il braccialetto, ha avuto un comportamento totalmente sportivo, e io apprezzo tantissimo la sua condotta.”
Ma quindi i due non hanno preso accordi di nessun tipo? Non esattamente.
I premi in denaro per il primo e il secondo classificato ammontavano rispettivamente a 1.000.000 € e 632.000 €: una differenza davvero grande per un heads up. I due player, ferma restando la piena correttezza del gioco per il braccialetto, hanno deciso di “livellare” i premi con un deal.
“Ci siamo messi d’accordo per giocarci 100.000 € in quell’heads up invece della grande differenza che, sulla carta, i due premi avevano. Phil voleva fortemente un accordo monetario, ma è stato sempre determinato nel voler vincere il braccialetto nel modo giusto.”