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Pier Paolo Fabretti out dall’EPT Praga con una mano incredibile
Qualche mese fa commentavamo, attoniti, l’uscita di Gianluca Marcucci dal Main Event WSOP con una mano che aveva dell’incredibile, che aveva provocato nel Pro romano una delusione incommensurabile, tale da fargli addirittura pensare di “appendere le carte al chiodo”.
Più sintetico è stato, invece, Pier Paolo Fabretti. Il Pro di PokerStars ha semplicemente pubblicato su Facebook la sua posizione di uscita dal Main Event EPT di Praga con un rapido resoconto della mano di eliminazione, senza commentarla ulteriormente. Ci hanno pensato i suoi amici e fan, però, perché la mano che lo ha condannato all’eliminazione è un’altra di quelle bad beat quasi insensate che, in un evento di questa importanza, fanno davvero male.
Abbiamo subito raggiunto Pier Paolo che, pur nella delusione, si è dimostrato come al solito gentilissimo e disponibilissimo nel commentare questo spot. Ecco cosa ci racconta:
Appena iniziato il day 3 dell’EPT Praga, siamo al tavolo da un’ora circa a bui 1.500 / 3.000. Io ho giocato soltanto una mano, nella quale con AQs sono andato ai resti contro 77 su flop Jack high e ho perso un piatto che mi ha fatto scendere dalle 175.000 chip iniziali fino a circa 160.000.
Il giocatore con lo stack più grande del tavolo (circa 200.000) aveva già raisato due o tre volte dall’inizio della giornata, ma non avevo particolari informazioni o letture su di lui.
Dal CO lui apre 6.500 e io con AK suited 3-betto a 15.100. Lui 4-betta a 28.100, io faccio 45.100 e lui mi 6-betta all-in.
Io chiamo per 160.000 circa e mostro AK, lui invece gira… 2 e 3.
Flop: K38, turn 7, river 2, e vengo eliminato dall’EPT di Praga. E’ stata davvero una coltellata.
Le percentuali non sono certo ridicole come quelle della mano di Marcucci, ma il “tuffo” dell’avversario è stato davvero tremendo anche in questo caso. Non conosceremo mai il thinking process di oppo, ma sarebbero da farsi tante domande sulle motivazioni che lo hanno portato a speware in questo modo con la mano di partenza peggiore del Texas Hold’em, contro un avversario che porta la patch del Team Pro di PokerStars.
Ironia della sorte, Pier Paolo ieri era stato intervistato da Stephen Bartley del PokerStars Blog, che aveva concluso l’articolo con la frase “Che vinca o che perda, sappiamo per certo che Fabretti sorriderà sempre alle telecamere, come i bravi giocatori sanno fare.” Se però stavolta Pier non ha sorriso, beh, possiamo anche perdonarlo.
E voi cosa ne pensate di questa mano assurda?